Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
MANATA
Apri Voce completa

pag.139


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» MANATA
Dizion. 3 ° Ed.
MANATA.
Definiz: Sust. Tanta quantità di materia, quanta si può tenere, o strignere in una mano, Manciata. Lat. pugillus, manipulus. Gr. δράξ, δράγμα.
Esempio: Tes. Br. 3. 2. Sappiate, che 'l bitume di quel lago sì è tenente, e sì appiccaticcio, che se l'uomo ne prendesse una manata, ella non si ispiccherebbe giammai (così in alcuni T. a penna; lo stamp. ha buturo in vece di bitume)
Esempio: Cr. 4. 44. 3. Anche si dice curare (il vino dalla muffa) se la mattina, e la sera nel vaso una manata di salvia s'appenda.
Esempio: E Cr. num. 4. Anche per certo si dice, che guarisce dalla muffa, se si prenda una manata d'erba, che si chiama morella, e nella parte di sopra ec. per lo cocchiume nel vaso si ponga.
Esempio: Libr. cur. malatt. Si mettano in quel vasello pieno di vino quattro buone manate di trucioli di frassino.
Definiz: §. Manata per Manna, o Fastello di paglia, fieno, sermenti, o simili. Lat. manipulus. Gr. δράγμα.
Esempio: Esp. Salm. Empierà la sua mano, che sega il suo fieno, che raccoglie le manate.