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NOTO
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» NOTO
NOTO.
Definiz: Sost. masc. Vento che spira da mezzogiorno, comunemente Austro; ma dagli antichi è confuso talora con lo Scirocco, e talora col Libeccio.
Dal lat. notus, e questo dal grec. νότος. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 497: Euro e Noto ed Affrico, disfrenati dalle spelunche d'Eolo, rivolgevano il mare di sotto.
Esempio: Giamb. Oros. 26: Il secondo èe detto Pachino, là dov'è Siracusa; ed èe dal vento chiamato Noto.
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Quando soffia quel vento, che s'appella Noto, allora l'aere è umido e piovoso.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 451: Li venti sono quattro principali;... e ciascuno di questi venti ha seco due collaterali venti;... Ostro ha dal destro [lato] Euroaustro, dal sinistro Austro affrico, chiamato Noto.
Esempio: Dal. L. Sfer. 3, 3: E Noto incontanente Scilocco ha nome; e seguita Affricone Ch'è mezzodì.
Esempio: Alam. L. Avarch. 18, 48: E già con quel furor che Libo e Noto Suol Nettunno assalir nel verno oscuro, ec.
Esempio: Domen. Plin. 26: Da mezzogiorno è Austro, e da ponente brumale Africo, il quale essi (i Greci) chiamano Noto e Liba.
Esempio: E Domen. Plin. 27: Alcuni altri ancora v'aggiunsero un vento, che si chiama Mese, fra Borea e Cecia, e fra Euro e Noto un, che chiamarono Euronoto.
Esempio: Tass. Gerus. S. 12, 63: Qual l'alto Egeo, perchè Aquilone o Noto Cessi, che tutto prima il volse e scosse, Non s'accheta ei però, ma 'l suono e 'l moto Ritien de l'onde anco agitate e grosse; Tal ec.
Esempio: Soder. Op. 1, 63: Favonio è per opposito al Subsolano, Settentrione contro al Noto.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 126: Esso si chiama da noi Vent'acquaio, Austro e Scirocco e Noto e Mezzogiorno.
Esempio: Targ. Alimurg. 6: Il Sud, o Mezzogiorno, o Ostro, o Austro, o Noto, detto dai contadini Vento acquaio, e da molti confuso collo Scirocco.
Definiz: § E poeticam. usato in senso generico per Vento. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 42: Levossi un furïoso Noto Che d'ombra il cielo e 'l pelago coperse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 32: Corron chi qua, chi là; ma poco lece Da lui (dall'Orco) fuggir, veloce più che 'l Noto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 44, 18: Fur benedetti dal Vecchio devoto, E sul navilio al fin si ritornaro. I remi all'acqua, e dier le vele al Noto.
Esempio: Leopard. Poes. 70: Per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti.