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1) Dizion. 5° Ed. .
CIVETTARE.
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CIVETTARE.
Definiz: Neutr. Uccellare con la civetta, Andare a civetta. –
Esempio: Varch. Ercol. 54: Dalle quali [civette] nacque il verbo Civettare, non solo per Uccellare, ma ec.
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, Interm.: Forasiepi e cingallegre, Se voi ben civetterete, Ratti a voi volar vedrete.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Car. Stracc. 2, 3: Ordina questo panione a Demetrio, di poi civettali tanto d'intorno che vi si cali.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 6: Ingannare simili allocchi non è gran cosa: più bella è, perchè essendo rimasi col Malizia di dividere a mezzo ogni cosa, avendo riposti i nostri trofei nel magazzino, del quale ha esso la vera chiave; io, mentre che egli badava a civettare altrove, con altra chiave contrafatta ho alzato e' mazzi.
Definiz: § II. E per Fare atti e gesti come di civetta, movendo frequentemente qua e là il capo e gli occhi, o facendo altri lezj, sia per vanità, sia per piacere altrui: e dicesi per lo più di donne. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 306: Quanto più, per dio, civetti, Tanto più d'ogn'un se' gufo.
Esempio: E Poliz. Rim. C. 323: Non mi piace chi sta cheta, Nè chi sempre lei cinguetta; Nè chi tien gli occhi a dïeta, Nè chi qua e là civetta.
Esempio: Dav. Tac. 1, 262: E Silio allatole, cinto d'ellera, in calzaretti, civettava col capo.
Esempio: Norch. Lett. IV, 1, 111: Civettare è con atti e con gesti del capo e del corpo dileggiare, e fare come fa la civetta. Ed anco Civettare, per traslazione, sempre e con atti e con gesti guardare, e vagheggiare senza riguardarsi, e con qualche leggerezza.
Definiz: § III. E per Amoreggiare con leggerezza e con poca modestia; che più comunemente, riferito a donna, dicesi Far la civetta. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 122: Quindi il Far la civetta e il Civettare, In senso tal pure approvò la Crusca, Volendo la corrente seguitare.
Definiz: § IV. Si usò altresì per Far la civetta, nel senso di Spiare furtivamente o Guardare di soppiatto e con curiosità. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 44: E nel giardino un dì sendo rimasi [Gano e Bianciardino], Dove Avin m'han veduto civettare, Mi conferì suoi fatti e certi casi, Come suol l'uno amico all'altro fare, Per consigliarsi.
Esempio: Varch. Ercol. 54: Dalle quali [civette] nacque il verbo Civettare, non solo per Uccellare, ma in quel proprio significato che i Greci dicono παρακύπτειν, cioè Fare alla civetta, cavando ora il capo della finestra, e ora ritirandolo dentro.
Definiz: § V. Att. Allettare alcuno con civetterie; più comunemente Accivettare; detto di donna. –
Esempio: Machiav. Comm. 294: Sappi che la (ella) civetta Or quell'amico, or questo, or quel parente.