Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CASO.
Apri Voce completa

pag.584


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» CASO.
Dizion. 4 ° Ed.
CASO.
Definiz: Avvenimento, Accidente. Lat. casus, sors. Gr. σύμπτωμα.
Esempio: But. Ed è caso venimento non pensato ec. Caso è cagione per accidente di cose, che vengono rade volte in quelle cose, che per altra cosa si fanno; ovvero caso si dice, perchè viene senza cagione, ed è differenza tra caso, e fortuna, imperocchè caso è generale, che è in tutte le cose, e fortuna è ne' fatti degli uomini tanto.
Esempio: Bocc. pr. 9. Nelle quali novelle piacevoli, e aspri casi d'amore, e altri fortunati avvenimenti si vederanno.
Esempio: E Bocc. Introd. 30. Non già da alcuno proponimento tirate, ma per caso in una delle parti della chiesa adunatesi.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 20. Dolente del caso, cominciò a chiamare il fanciullo.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 57. Dal Re, e dalla Reina de' suo' casi addomandata.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 46. Volle ogni cosa sapere di tutti i suo' preteriti casi.
Esempio: Petr. cap. 7. La notte, che seguì l'orribil caso.
Esempio: Stor. Eur. 5. 100. Ordinate così le cose, ed esercitati bene i soldati, volle far pruova de' casi loro.
Definiz: §. I. Caso per Colpa.
Esempio: G. V. 10. 70. 4. Procedette sopra il detto Iacopo di Caorsa, trovandolo in caso di resía.
Definiz: §. II. Caso, appo gli scolastici, vale Figurazione del fatto, e il Fatto stesso. Lat. casus, species, facti species. Gr. θέμα.
Esempio: Pass. 166. Quattro sono i casi, ne' quali la persona è tenuta di riconfessarsi.
Definiz: §. III. Caso termine grammaticale attenente al nome, quantunque appo di noi non si distinguano i casi per le terminazioni, ma per lo segno posto loro avanti. Lat. casus. Gr. πτῶσις.
Esempio: Salv. Avvert. 2. 1. 15. Tutte l'altre chiaman casi, cioè cadute, o cadenze, siccome quelle, che mostra, che caggiano dal predetto nominativo, ovvero retto.
Esempio: E Salv. Avvert. appresso: Tutto che il primo nel sentimento solamente del retto, ed il secondo in quel de' casi, e non in altro, abbia luogo.
Esempio: E Salv. Avvert. appresso: I nomi loro nel genere neutrale, come del quinto, così ancora son privi del quarto caso.
Definiz: §. IV. In caso di morte d'alcuno, o simili, termine de' legisti, che vale Se egli avverrà, che egli muoia.
Definiz: §. V. In caso di morte, vale anco In pericolo di morire. Lat. in mortis articulo, vel casu.
Esempio: Bocc. nov. 1. 31. Veggendo uno in caso di morte dir così.
Definiz: §. VI. Essere il caso, vale Essere acconcio, a proposito, e dicesi anche Il caso, assolutamente. Lat. idoneus, aptus. Gr. ἐπιτήδειος.
Esempio: Fir. Luc. 4. 3. Va via, va, cerca d'un'altra ec. che quanto a me, io non ci sono più il caso.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 6. Asinio Gallo avido, ma non da tanto, Lucio Arunzio il caso, e ardito.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 2. 67. Scegliessero un Viceconsolo, soldato robusto, il caso a questa guerra.
Esempio: Ambr. Cof. 2. 2. E' mene par benissimo, Gli è il caso.
Definiz: §. VII. Far caso d'una cosa, vale Farne stima. Lat. pendere, aestimare. Gr. λόγον ἔχειν.
Esempio: Bemb. Asol. 3. O figliuolo, questo piacere è tanto, quanto comprender non si può, mentre di questi altri si fa caso.
Esempio: E Bemb. pros. 1. Ma giudicano a' dotti di qualunque secolo tanto ciascuno dover piacere, quanto egli scrive, che del popolo non fanno caso.
Definiz: §. VIII. Far caso assolutam. vale Importare. Lat. referre. Gr. διαφέρειν.
Esempio: Cecch. Dot. 2. 5. Più dugento, o trecento non fa caso.
Esempio: E Corr. 1. 3. Io la fo fatta, che l'aver io detto Della bestialità, non farà caso.
Definiz: §. IX. Far caso, vale anche Apparire, Comparire, Fare impressione.
Esempio: Dant. Par. 14. Nella mia mente fe subito caso Questo, ch'io dico.
Definiz: §. X. A caso, posto avverbialm. vale Accidentalmente, Casualmente. Lat. fortuitò, casu, fortè. Gr. τυχικῶς.
Esempio: Pass. 328. Imperocchè vengono a caso, e a fortuna, e di rimbalzo.
Esempio: Dant. Inf. 4. Democrito, che 'l mondo a caso pone.
Definiz: §. XI. A caso, vale anche Inconsideratamente, Impensatamente. Lat. inconsideratè, inconsultò, temerè. Gr. προπετῶς.
Esempio: Petr. son. 292. Non a caso è virtute, anzi è bell'arte.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 14. Perchè le cose date a caso, e inconsideratamente non posson piacere a persona.
Definiz: §. XII. A caso, e A casaccio, aggiunto di uomo, vale Inconsiderato. Lat. inconsideratus. Gr. προπετής.
Esempio: Fir. lett. donn. Prat. 336. Pur nondimeno, per non parere un uomo così a casaccio, subito che mando fuori una traduzione della poetica d'Orazio ec. io risponderò quattro parole a correzion di costoro.
Esempio: Capr. Bott. E nientedimanco era un certo uomo a casaccio, e fantastico.
Definiz: §. XIII. Favellare a caso, o a casaccio.
v. A CASO, e A CASACCIO.
Definiz: §. XIV. Caso che, posto avverbialm. vale Posto che, Dato che. Lat. finge, *dato, supposito. Gr. ὑποθές.
Esempio: Cas. lett. Può farlo, caso ch'e' ci vegga attacco.
Definiz: §. XV. In caso che, In ogni caso che, In ogni caso, e simili maniere poste avverbialm. vagliono: Se il caso si darà, che segua ciò, di che si parla. Lat. si contigerit. Gr. ἐὰν συμβῇ.
Esempio: Ar. Fur. 17. 53. In ogni caso, Ch'egli ne palpi nell'uscir del fesso.
Esempio: E Ar. Fur. 38. 3. Per salvar, dico, in caso ch'altrimente Facendo, biasmo, ed ignominia fora.
Esempio: Bemb. stor. 4. 53. Laonde i Padri, per essere in ogni caso ben muniti, deliberarono ec.
Definiz: §. XVI. In proverb. L'immaginazion fa caso; e vale L'immaginazione fa parere quel, che non è.
Esempio: Bern. rim. Così con questo io mi certificai, Che l'immaginazion non facea caso.
Esempio: Cas. rim. burl. Or non dirà più il Berni, Che l'immaginazion non faccia caso.
Esempio: Cecch. Donz. prol. E perchè (come dicon questi dotti) L'immaginazion fissa fa talora Caso, forse potre' riuscir loro.