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Dizion. 4° Ed. .
CASO.
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CASO.
Definiz: | Avvenimento, Accidente. Lat. casus, sors. Gr. σύμπτωμα. |
Esempio: | But. Ed è caso venimento non pensato ec. Caso è cagione per accidente di cose, che
vengono rade volte in quelle cose, che per altra cosa si fanno; ovvero caso si dice, perchè viene senza cagione, ed è
differenza tra caso, e fortuna, imperocchè caso è generale, che è in tutte le cose, e fortuna è ne' fatti degli uomini
tanto. |
Esempio: | Bocc. pr. 9. Nelle quali novelle piacevoli, e aspri casi d'amore, e altri
fortunati avvenimenti si vederanno. |
Esempio: | E Bocc. Introd. 30. Non già da alcuno proponimento tirate, ma
per caso in una delle parti della chiesa adunatesi. |
Esempio: | E Bocc. nov. 15. 20. Dolente del caso, cominciò a chiamare il
fanciullo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 17. 57. Dal Re, e dalla Reina de' suo' casi
addomandata. |
Esempio: | E Bocc. nov. 18. 46. Volle ogni cosa sapere di tutti i suo'
preteriti casi. |
Esempio: | Petr. cap. 7. La notte, che seguì l'orribil caso. |
Esempio: | Stor. Eur. 5. 100. Ordinate così le cose, ed esercitati bene i soldati, volle far
pruova de' casi loro. |
Definiz: | §. I. Caso per Colpa. |
Esempio: | G. V. 10. 70. 4. Procedette sopra il detto Iacopo di Caorsa, trovandolo in caso di
resía. |
Definiz: | §. II. Caso, appo gli scolastici, vale Figurazione del fatto, e il Fatto stesso. Lat. casus, species, facti species. Gr. θέμα. |
Esempio: | Pass. 166. Quattro sono i casi, ne' quali la persona è tenuta di riconfessarsi.
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Definiz: | §. III. Caso termine grammaticale attenente al nome, quantunque appo di noi non si distinguano i casi per le
terminazioni, ma per lo segno posto loro avanti. Lat. casus. Gr.
πτῶσις. |
Esempio: | Salv. Avvert. 2. 1. 15. Tutte l'altre chiaman casi, cioè cadute, o cadenze,
siccome quelle, che mostra, che caggiano dal predetto nominativo, ovvero retto. |
Esempio: | E Salv. Avvert. appresso: Tutto che il primo nel sentimento
solamente del retto, ed il secondo in quel de' casi, e non in altro, abbia luogo. |
Esempio: | E Salv. Avvert. appresso: I nomi loro nel genere neutrale,
come del quinto, così ancora son privi del quarto caso. |
Definiz: | §. IV. In caso di morte d'alcuno, o simili, termine de' legisti, che vale Se egli avverrà, che egli
muoia. |
Definiz: | §. V. In caso di morte, vale anco In pericolo di morire. Lat. in mortis
articulo, vel casu. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 31. Veggendo uno in caso di morte dir così. |
Definiz: | §. VI. Essere il caso, vale Essere acconcio, a proposito, e dicesi anche Il caso,
assolutamente. Lat. idoneus, aptus. Gr. ἐπιτήδειος. |
Esempio: | Fir. Luc. 4. 3. Va via, va, cerca d'un'altra ec. che quanto a me, io non ci sono
più il caso. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 1. 6. Asinio Gallo avido, ma non da tanto, Lucio Arunzio il caso,
e ardito. |
Esempio: | E Tac. Dav. ann. 2. 67. Scegliessero un Viceconsolo, soldato
robusto, il caso a questa guerra. |
Esempio: | Ambr. Cof. 2. 2. E' mene par benissimo, Gli è il caso. |
Definiz: | §. VII. Far caso d'una cosa, vale Farne stima. Lat. pendere,
aestimare. Gr. λόγον
ἔχειν. |
Esempio: | Bemb. Asol. 3. O figliuolo, questo piacere è tanto, quanto comprender non si può,
mentre di questi altri si fa caso. |
Esempio: | E Bemb. pros. 1. Ma giudicano a' dotti di qualunque secolo tanto ciascuno dover
piacere, quanto egli scrive, che del popolo non fanno caso. |
Definiz: | §. VIII. Far caso assolutam. vale Importare. Lat. referre. Gr.
διαφέρειν. |
Esempio: | Cecch. Dot. 2. 5. Più dugento, o trecento non fa caso. |
Esempio: | E Corr. 1. 3. Io la fo fatta, che l'aver io detto Della bestialità, non
farà caso. |
Definiz: | §. IX. Far caso, vale anche Apparire, Comparire, Fare impressione. |
Esempio: | Dant. Par. 14. Nella mia mente fe subito caso Questo, ch'io dico.
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Definiz: | §. X. A caso, posto avverbialm. vale Accidentalmente, Casualmente. Lat.
fortuitò, casu, fortè. Gr. τυχικῶς. |
Esempio: | Pass. 328. Imperocchè vengono a caso, e a fortuna, e di rimbalzo. |
Esempio: | Dant. Inf. 4. Democrito, che 'l mondo a caso pone. |
Definiz: | §. XI. A caso, vale anche Inconsideratamente, Impensatamente. Lat. inconsideratè,
inconsultò, temerè. Gr. προπετῶς. |
Esempio: | Petr. son. 292. Non a caso è virtute, anzi è bell'arte. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 1. 14. Perchè le cose date a caso, e inconsideratamente non
posson piacere a persona. |
Definiz: | §. XII. A caso, e A casaccio, aggiunto di uomo, vale Inconsiderato. Lat.
inconsideratus. Gr. προπετής. |
Esempio: | Fir. lett. donn. Prat. 336. Pur nondimeno, per non parere un uomo così a
casaccio, subito che mando fuori una traduzione della poetica d'Orazio ec. io risponderò quattro parole a correzion di
costoro. |
Esempio: | Capr. Bott. E nientedimanco era un certo uomo a casaccio, e fantastico.
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Definiz: | §. XIII. Favellare a caso, o a casaccio. |
v. A CASO, e A CASACCIO.
Definiz: | §. XIV. Caso che, posto avverbialm. vale Posto che, Dato che. Lat. finge,
*dato, supposito. Gr. ὑποθές.
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Esempio: | Cas. lett. Può farlo, caso ch'e' ci vegga attacco. |
Definiz: | §. XV. In caso che, In ogni caso che, In ogni caso, e simili maniere
poste avverbialm. vagliono: Se il caso si darà, che segua ciò, di che si parla. Lat. si
contigerit. Gr. ἐὰν
συμβῇ. |
Esempio: | Ar. Fur. 17. 53. In ogni caso, Ch'egli ne palpi nell'uscir del fesso.
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Esempio: | E Ar. Fur. 38. 3. Per salvar, dico, in caso ch'altrimente
Facendo, biasmo, ed ignominia fora. |
Esempio: | Bemb. stor. 4. 53. Laonde i Padri, per essere in ogni caso ben muniti,
deliberarono ec. |
Definiz: | §. XVI. In proverb. L'immaginazion fa caso; e vale L'immaginazione fa parere quel, che non è.
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Esempio: | Bern. rim. Così con questo io mi certificai, Che l'immaginazion non facea caso.
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Esempio: | Cas. rim. burl. Or non dirà più il Berni, Che l'immaginazion non faccia caso.
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Esempio: | Cecch. Donz. prol. E perchè (come dicon questi dotti) L'immaginazion fissa fa
talora Caso, forse potre' riuscir loro. |
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