Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CALARE.
Apri Voce completa

pag.373


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CALARE.
Definiz: Att. Mandar giù d'alto in basso una cosa, non abbandonandola al proprio peso, ma sostenendola con la mano, con funi, od altri strumenti.
Dal lat. chalare, e questo dal greco χαλᾶν. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 69: Romano legava lo pane con una lunghissima fune in un cestello, e calavalo giù per la ripa.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 194: Lo giudice faccendola calare nella caldaia detta, a poco a poco, quando vi fu entro in fino al collo, rendette l'anima.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 43: Il mio compagno al mar mi cala in fretta Da la finestra a un canape sospesa.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 2, 11: Avea [la torre] un sol ponte, che si leva e cala.
Esempio: Bern. Orl. 7, 42: Poi cala il ponte l'ardito guerriero, E su vi monta, e tien l'accia a due mani.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 234: La cala [nella fossa], e copre il rio ministro intanto, E la via chiude alle parole e al pianto.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 29: Suona il corriero in arrivando il corno, E tosto giù calar si vede un ponte.
Definiz: § I. Detto di vele, significa Ammainarle. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 22: Arrestatevi, calate le vele, o voi aspettate d'esser vinti e sommersi in mare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 16: Non giova calar vele, e l'arbor sopra Corsìa legar.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Quando mi vidi giunto in quella parte Di mia età, dove ciascun dovrebbe Calar le vele e raccoglier le sarte ec.
Definiz: § III. Per Abbassare, Chinare. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Allor che ben conobbe il galeotto Gridò: fa' fa' che le ginocchia cali; Ecco l'angel di Dio, piega le mani.
Definiz: § IV. Per Chinare, Volgere a terra, detto del volto, della fronte, o degli occhi. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 313: La seconda opera.... si è vergognarci e calare gli occhi.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 97: Quando l'uomo si vergogna, volge il volto in altra parte e calalo giuso.
Definiz: § V. Detto di colpo, fendente o simili, vale Menarlo da alto in basso. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 41: E cala un colpo, e non v'è piastra alcuna Che gli resista.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 92: Alfin tra mille colpi il saracino Cala un fendente.
Definiz: § VI. Riferito a monte, pendice e simili, vale Discenderlo, Venir giù per quello calando. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 47: Quei, lor mercè, mi profferiro assai, E giù calaro il poggio alpestre e rio.
Esempio: Bern. Orl. 58, 33: Alzando gli occhi vide da lontano Quella gran gente che calava il monte.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 165: Cominciando a calare la montagna, scopersero l'esercito.
Definiz: § VII. Trovasi anche riferito a finestre, per Calarsi o Discendere da quelle. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 263: Perchè e' faceva le persone destre, E bisognava calar le finestre.
Definiz: § VIII. Riferito a merce o al prezzo di quella, vale Scemarne il prezzo, Rinviliarla. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 364: Calare il prezzo e crescere, Quando gli paia, può alla cera e all'olio.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 11: Tu scema il prezzo di quelle vacchette, Abbassa quei sommacchi, Cala que' cordovani.
Definiz: § IX. Neutr. pass. calarsi Mandarsi giù a poco a poco, Discendere lentamente. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 115: Posto il petto sopra l'orlo dell'arca, volse il capo in fuori, e dentro mandò le gambe per doversi giù calare.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 37: Da una finestra di quella si calò nel giardino.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 14: A questo fondo orribile si cala Subito Alcina, e non vi adopra scala.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 169: L'attitudine fate a vostro modo, purchè mostri [Mercurio] di calarsi dal cielo.
Definiz: § X. E con similitudine tolta dagli uccelli, dicesi Calarsi l'Andare con desio o volenterosamente ad un luogo, Buttarsi ad una cosa. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 108: Non altrimenti che si gitta l'avoltoio alla carogna.... là si calò.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 76: Si cala al buon mercato [del vino], a quella macca.
Esempio: E Lipp. Malm. 3, 3: Ed era appunto l'ora che i crocchioni Si calano all'assedio de' caldani.
Esempio: Not. Malm. 1, 116: Calarsi è traslato dagli uccelli, che si calano alla vista della preda.
Definiz: § XI. E in locuz. figur. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 1: Sendoci.... danari anche Più dell'usato, che son sprone a quelli, Che gli hanno in borsa, a tentar lor fortuna Per molte guise: ed a chi nella sua Desia d'averli, visco allettatore Da calarvisi agevole.
Definiz: § XII. Per Scorrere in giù, Scendere, detto più specialmente dell'acqua. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Qual ti negasse il vin della sua fiala, Per la tua sete, in libertà non fora Se non com'acqua ch'al mar non si cala.
Definiz: § XIII. Per Venire a dar fondo, Venire ad approdare. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 79: Subito volsero la nave, e calaronsi in quel porto.
Esempio: E Gio. Fior. Pecor. 1, 89: Giannetto andava sempre avvisato e attento di calarsi in questo porto di Belmonte.
Definiz: § XIV. Neutr. Scendere giù da luogo elevato, Discendere a basso, detto di persona. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Vedendoci calar ciascun ristette.
Esempio: E Dant. Inf. 14: E tutto che tu sii venuto molto Pure a sinistra giù calando al fondo, Non se' ancor per tutto il cerchio volto.
Esempio: Bern. Orl. 58, 34: Maravigliossi e dicea fra sè stesso: Che gente nuova, Dio! può esser questa, Che da quel monte vien calando adesso Con tanta furia e con tanta tempesta?
Esempio: Lipp. Malm. 1, 24: Calò nel piano, e ad Arno se ne venne.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 1, 42: Ed è spettacolo, che muove a pari maraviglia e divozione, il vedere calar giù per i sentieri di quelle alpestri montagne in processioni di lunghissime strisce i popoli interi.
Definiz: § XV. E figuratam. –
Esempio: Segner. Pred. 221: Indarno voi durate al presente tante fatiche per arricchirli [i vostri eredi]; converrà che voi morti, calin di nuovo al loro pristino stato.
Definiz: § XVI. E pure figuratam. Scadere di grado, di potenza, di reputazione, Venir meno in ricchezze e simili; detto anche di città, regni ec. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Io vidi gli Ughi e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni e Alberichi Già nel calare illustri cittadini.
Esempio: Comp. Din. Cron. 87: Questi due cavalieri suoi figliuoli volendo tener gravità per essere onorati,.... cominciarono a calare.
Esempio: Vill. G. 74: Come la città di Firenze crescea, la città di Fiesole sempre calava.
Esempio: E Vill. G. 13: E delli antichi nomati di sopra sono calati, e tali venuti meno.
Esempio: Pucc. A. Centil. 36, 9: Dicendo: S'egli avvien che il popol cali, Sormonterà la vostra dignitade.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 375: Io non credo che.... calando tutto il giorno la Gentilità, e isvanendo il culto degli idoli,.... edificassero cappelle.
Definiz: § XVII. Riferito ad eserciti o popoli, vale Invadere un paese, penetrandovi dalla parte de' monti. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 2, 94: La qual gente volea che allora a danno di Desiderio in Lombardia calasse.
Esempio: Targ. Viagg. 11, 28: Nei tempi che i Longobardi calarono in Italia, che fu poco prima del pontificato di S. Gregorio il Magno,.... non si prova però che la città di Luni fosse da loro maltrattata.
Definiz: § XVIII. E per Convenire in un luogo. –
Esempio: Bart. D. Cin. 3, 152: In Nanchin.... vi calò, non so d'onde,.... una piena di bonzi a maniera di zingani.
Definiz: § XIX. Per Venire a dar fondo, Venire ad approdare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 31: Lasciando molte miglia a dietro il porto D'Algeri, ove calar prima volea.
Definiz: § XX. E detto di legno che dirige il suo corso al lido. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 60: Vide calar con le vele alte un legno Verso il lito african senza ritegno.
Definiz: § XXI. Detto dei volatili, vale Drizzare il volo al basso. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Come il falcon ch'è stato assai sull'ali, Che senza veder logoro o uccello Fa dire al falconiere: oimè tu cali ec.
Esempio: E Dant. Purg. 9: In sogno mi parea veder sospesa Un'aquila nel ciel con penne d'oro, Con l'ale aperte ed a calare intesa.
Definiz: § XXII. E detto pur dei volatili, per Venire a posarsi in una tesa, allettati dai richiami e dagli zimbelli. –
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 30: Cantando e stiamazzando tra le frasche impaniate gli allettano [gli altri uccelli], e quelli vi calano.
Definiz: § XXIII. E in locuz. figur. –
Esempio: Nell. Iac. Alliev. 2, 8: E voi, signor Filodoto, siete stato tanto buono di calare al fischio, e creder subito una tal fandonia?
Esempio: E Nell. Iac. Astratt. 1, 4: Sta a vedere che questa zimbellata a tempo lo fa calare.
Esempio: Parin. Poes. 3, 50: Rise il maestro, e poi disse: mirate Che le putte scodate Or calano a la rete.
Definiz: § XXIV. Detto di cosa, vale Venir giù, Discendere per lo più con una certa lentezza. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 163: Dal stomaco elevato [il vapore], Fa catarro alla testa e cala al petto.
Esempio: Segn. P. Demetr. 24: Il fiume Acheloo, calando dal monte Pindo, per le parti de' Dolopi... e appresso agli Iniadi sboccando in mare ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 30: Qualche minutissimo calculetto, che dal rene fosse calato nella vescica.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 319: Forse fontane.... si fingean talvolta, per le quali era necessario aver acqua che calasse d'alto.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 312: Il terreno delle colline del Valdarno di sopra.... è calato dai monti adiacenti e vi si è depositato a suoli.
Definiz: § XXV. E figuratam. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 222: Come dà il variar delle umane cose, che sempre vanno verso il peggio calando.
Definiz: § XXVI. E pure figuratam., Derivare. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 7: Chi fa servizj, serve; ecco ne cala L'argomento da sè limpido e chiaro Più del sol, quando canta la cicala.
Definiz: § XXVII. Detto d'armi e di colpo menato d'alto in basso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 21: Mirava quelle orribili percosse, Miravale non mai calare in fallo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 30, 58: Vietò a Durindana che calasse Impetuosa con tanto periglio.
Definiz: § XXVIII. E per Declinare, Discendere, detto di monte, pendice e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Or chi sa da qual man la costa cala.... Sì che possa salir chi va senz'ala.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Mostrate da qual mano in ver la scala Si va più corto, e se c'è più d'un varco, Quel ne insegnate che men erto cala.
Esempio: Pulc. L. Morg. 35, 227: Non per iscogli o per vento nimico, Ma perchè il globo cala della terra, Chi va più oltre [dello stretto di Giubilterra] e' non trova poi fondo, Tanto che cade giù nel basso mondo.
Esempio: Tass. Amint. 4, 2: Strada non già, chè non v'è strada alcuna, Ma cala in precipizio in una valle.
Definiz: § XXIX. Detto degli astri e del giorno, vale Volgere al tramonto, Declinare all'orizzonte. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Vapori accesi non vid'io sì tosto Di prima notte mai fender sereno, Nè, sol calando, nuvole d'agosto.
Esempio: Vill. M. 90: Vedendo i cavalieri.... che il giorno era nel calare,.... si ritrassono.
Esempio: Petr. Rim. 1, 63: Quando vede 'l pastor calare i raggi Del gran pianeta al nido ov'egli alberga ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 12, 34: Scese Rinaldo sul calar del sole.
Definiz: § XXX. Calare, detto pure dei giorni, vale Divenire più breve.
Definiz: § XXXI. E detto della luna quando diminuisce nelle sue fasi. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 262: E la luna scema e piena, quando cala e quando cresce, come altera gli omori ne' corpi, così fa mutazione ne' sogni.
Definiz: § XXXII. Per Abbassarsi, detto dei fluidi che col loro livello scendono ad un punto più basso. –
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 81: Altamente l'acqua era gonfiata;... Sì che quando ella fu poscia calata, Chi era a galla restò tra le fronde.
Definiz: § XXXIII. Per Scemare di peso. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 16 t.: Non si trova che la miniera predetta cali più di 40 o 45 per cento; il restante è purissimo ferro.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 66 t.: Trattolo [l'argento] del crogiuolo o della coppella.... el ripesarete per vedere se niente v'è calato.
Definiz: § XXXIV. E per Scemare nella quantità o nella misura. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 11: Hai desiderio Là d'un cavallo, quà t'accende brama Di cosa che più piace, apri la cassa; È tuo ciò che tu vuoi: la cassa cala.
Esempio: E Buonarr. Fier. appr.: Se vendi o compri a taglio abbi avvertenza Ch'in questa guisa la mercanzia cala.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 87: Certo voi dite: calano di giorno in giorno le entrate de' templi. E chi omai vi getta più un quattrino di limosina?
Definiz: § XXXV. Calare, e anche Calare di pregio, detto di monete, di merci e possessi, vale Diminuire di valore o di prezzo. –
Esempio: Vill. G. 794: E le possessioni in città calarono, a volerle vendere, le due derrate per uno danaio, e in contado il terzo meno a valuta e più calaro.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 275: Mostrommi iarsera una lettera, che veniva da Vinegia, che diceva come quivi era nuove che in Portogallo erano tornate da Galigutte 4 carovelle cariche di spezierie, la quale nuova aveva fatto calare assai di pregio le spezierie loro.
Esempio: Varch. Stor. 1, 388: Gli uficiali dell'Abondanza, per tenere più abbondante la piazza e farlo [il grano] calare di pregio, provvedutone grossa somma, ordinarono ec.
Definiz: § XXXVI. Per Scemare, Diminuire, Venir meno, detto di checchessia, così al proprio, come al figurato. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 111: La forza dello Imperatore cominciò a calare in Toscana e in Lombardia.
Esempio: Savonar. Pred. 17: Li santi uomini hanno avuto per consueto, quando uno si scandalizza, lasciare prima calare la ira, e poi fargli la reprensione.
Esempio: Luchin. SS. Gris. e Bas. 99: L'ira risvegliava [Timoteo] colla concitata e brusca armonia; ed ancora la faceva calare ed addolciva per lo contrario col rallentato suono.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 394: Crescendo da una parte con gli anni le indisposizioni e le infermità, e calando dall'altra l'abilità di far nuovi accumulamenti.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 241: Non cresce o cala la velocità del moto naturalmente accelerato, secondo la proporzione degli spazj, ma ben secondo quella dei tempi.
Definiz: § XXXVII. Per Scemare di vigore o d'intensità, detto specialmente di mali. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 11: Uno cotale piacimento di bene, come fa allo 'nfermo, quando incomincia un poco a calare la infermità.
Esempio: Bart. D. Vit. Borg. 3, 66: Il male gli si venne facendo ognidì più penoso e più grave, ma regolato con una tale strana alternazione di crescere e di calare, che ec.
Definiz: § XXXVIII. Detto di un cantante o di un sonatore, vale Perdere la intonazione, abbassando la voce od il suono.
Definiz: § XXXIX. Calare a una cosa, vale Indursi a farla, Accomodarvisi, Aderirvi. –
Esempio: Machiav. Comm. 334: Ho calato ad un tratto Di Cammillo al volere.
Definiz: § XL. E usato assolutam. per Cedere, Piegarsi, Arrendersi. –
Esempio: Machiav. Comm. 298: Ed io che ancor non ceda stimo, Perchè una donna mai non cala al primo.
Esempio: E Machiav. Comm. appr.: Mostransi altere, oneste e vergognose, Nè calan mai se non sono sforzate.
Esempio: E Machiav. Pros. var. 8, 72: A volere che Inghilterra cali, bisogna trovare un modo che offenda Inghilterra.
Esempio: Dav. Tac. 1, 394: Furon legati. Alla vista del tormento, e alle minaccie, calarono.
Definiz: § XLI. Calare di fare una cosa, trovasi per Allentare, Rimettere, Scemare di vigore o d'intensità nel farla. –
Esempio: Rim. Ant. F. Giann. Lap. 2, 129: Amor,.... che di colpire a me non cali.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 319: La notte infino all'ora del mattino non calò di piagnere per dolore.
Esempio: Pucc. A. Centil. 24, 91: Non calava di piagner dì e notte.
Esempio: Sacch. Batt. 3, 55: Queste che mai non calan di gridare Per rabbia e per invidia del ben fare.
Definiz: § XLII. Calarla a uno, vale Fargli burla o brutto tiro ch'ei non s'aspetti; che oggi più comunemente dicesi Accoccarla o Barbarla. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 239: I nostri compagni ce l'hanno calata.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 333: Dei avere parecchi grossi in ariento più di noi, e tu ce la cali a questo modo?
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 1: Tu l'accoccasti a Macone e Gesù; Or l'hai calata al povero Avveduto.
Esempio: E Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 597: Sempre stava in cagnesco; e quando avessi (avesse) Veduto un tratto, e' l'arebbe calata All'amico, al parente.
Esempio: Varch. Ercol. 93: E se ha detto o fatto quella tal cosa, li rispondiamo: Tu me l'hai chiantata, o calata, o appiccata, o fregata.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 70: Io ho paura che quell'amico me l'abbia calata d'un Vitellio.
Esempio: Grazz. Comm. 452: Non me la caleranno; certo ch'io voglio innanzi star così com'io sono.