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Dizion. 5° Ed. .
DILAVATO.
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DILAVATO. Definiz: | Partic. pass. di Dilavare. – |
Esempio: | Targ. Viagg. 10, 274: È lecito dubitare, che.... non sia potuto ricrescere [il bosco], per essergli mancata la terra, dilavata e strascinata al basso dalle acque. |
Definiz: | § I. In forma d'Add. Privato, per effetto delle pioggie, della parte migliore, più atta al frutto o alla fecondazione, e simili. – | Esempio: | Paolett. Oper. agr. 1, 182: Le conciaie sieno alquanto difese dalle piogge, sicchè [i sughi] dilavati non restino troppo, e senza vigore. |
Definiz: | § II. Usasi come aggiunto di colore dilavato, e vale Pallido, Smorto, Sbiadito; quasi Svigorito per mezzo di lavatura. Oggi più comunemente Slavato. – |
Esempio: | Firenz. Pros. 1, 287: Abbiam detto candida, perciocch'ella non vuol essere d'una bianchezza dilavata, senza alcuno splendore, ma rilucente quasi in guisa di specchio. | Esempio: | Bart. D. Ghiacc. 79: Mostrerà la macchia del vino orlata d'una mezza tinta di rossigno smorto e dilavato. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 48, 2: Fra i pittori si dice dilavato a' colori, per significare una pittura di color languido, smorto, e senza forza, quasi che sia stata lavata, e portatone via il più vivace del medesimo colore. | Esempio: | Red.
Osserv. Anim. viv. 144: Rassomigliava nel colore ad una scolorita lavatura di carne, o ad una linfa, che avesse presa un poco di dilavata tintura di rosso. | Esempio: | Cest. Gran. 461: Animaletti.... come semi di jenepa, ma però di colore più dilavato. |
Definiz: | § III. Detto, sia di persona, sia di volto, vale Impallidito, Di colore languido o smorto, o semplicemente tendente al pallido. – |
Esempio: | Lipp. Malm. 7, 32: E resta a seder lì tutto insensato, Ch'ei par di legno anch'ei come la sedia; Può far (tanto nel viso è dilavato) Colla tovaglia i Simili in commedia. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 48, 2: E di qui (dai colori) si trasporta [l'adiettivo Dilavato] al volto e faccia degli uomini, chiamandosi dilavato, quando tende al pallido il color della di lui carnagione. |
Definiz: | § IV. Figuratam., detto di discorso, scrittura e simili, vale Fiacco, Debole, Privo di vigore o di efficacia, di vivacità, o simili. – |
Esempio: | Comm. Anon. Dant. 1, 361: Ogni dì volea predicare al popolo, dicendo parole sciocche e dilavate. |
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