1)
Dizion. 5° Ed. .
AFFAMARE.
Apri Voce completa
pag.241
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
AFFAMARE. Definiz: | Att. Ridurre alla fame, Far patir la fame. − |
Esempio: | Dant. Purg. 23: Già era in ammirar che sì gli affama, Per la cagione ancor non manifesta Di lor magrezza e di lor trista squama. | Esempio: | Pallad. Agric. 169: Il cavallo, che non vuole il freno, affamisi; e dopo vespero, quando gli si dà l'orzo, s'infreni. |
Definiz: | § I. Per Privar di viveri, Ridurre alla carestia, alla fame, per via d'assedio o per altra guisa. − |
Esempio: | Gio. Fior. Pecor. 1, 249: Sendo ivi rimaso Cesare con le sue genti,.... e avendogli affamati, i Fiesolani si arrenderono a Cesare a patti. |
Esempio: | Machiav. Art. Guerr. 4, 404: Durante la pratica, si faceva [Dionisio] provvedere da vivere; e quando poi li ebbe per questo modo vuoti di frumento, li ristrinse ed affamolli. |
Esempio: | Serdon. Vit. Innoc. 30: Rompeano le strade, e non lasciavano portare grasce nella città, cercando di affamarla. |
Esempio: | Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 374: Se i regj per vincere si servivano della fame più che del ferro, non cercavano men gli Harlemesi d'affamar quelli e di superargli con l'arme d'una conforme necessità. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. cont. 5, 208: Volle assediare chi assediava, difficoltare scorrazzando il venire delle vettovaglie, affamare chi intendeva ad affamare. |
Definiz: | § II. In signif. Neutr. Aver fame, Patir la fame. − | Esempio: | Difend. Pac. 196, 20: Giesù Cristo comanda distribuire alle compagnie de' poveri, che affamavano. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 555: L'autore pare sapere qui la cagione che fa dimagrare, e affamare, e assetare. |
Esempio: | Machiav. Rim. 360: E mentre che nel regno si martella Fra Marco e Francia con evento incerto, Finchè i Francesi affamorno in Atella, Voi vi posavi qui col becco aperto. |
Definiz: | § III. E figuratam. Affamare di checchessia, vale Averne gran brama, Entrarne in gran desiderio. − |
Esempio: | Fr. Iac. Tod. 101: Povertade, chi ben t'ama, Com' più t'assaggia, più n'affama. | Esempio: | E Fr. Iac. Tod. 631: Fuggesi, ch'ello vuole che tu 'l brami; Ascondesi, ch'el vuol che tu n'affami. |
|