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1) Dizion. 5° Ed. .
AVVENTARE.
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AVVENTARE.
Definiz: Att. Scagliare con violenza, Lanciare, propriamente con mano o con qualche strumento. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 116: Io avrò sempre in odio la fenestra, Onde Amor m'avventò già mille strali.
Esempio: Varch. Stor. 1, 113: E più che avventare non trovando, s'eran rimasti del trarre.
Esempio: Car. Eneid. 9, 1204: Recise il capo, e l'avventò coll'elmo Lunge dal busto.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 20: Io sento in su la piazza Le donne avventar tegoli.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 95: Avventò nel quadro la spugna, di cui si serviva a nettare i pennelli, tutta intrisa di diversi colori.
Esempio: Marchett. Lucrez. 27: Passa il fulmin celeste, allor che Giove Ver noi l'avventa entro le chiuse mura.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Car. Eneid. 8, 957: Or l'elmo in man si prende, E l'orribil cimier contempla e il fuoco Che d'ogni parte avventa.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 24: Io l'ho provato in una delle tre bocche, che nei campi del zolfo di Pozzuoli avventano di sotterra una lingua di fuoco.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 755: Achille a cui parea d'intorno, Che solo il suon del carro e solo il moto Del cimiero avventasse orrore e morte.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 28: Ed avventan la peste, Come l'istrice suol far delle penne.
Definiz: § III. Neutr. pass. avventarsi Scagliarsi, Lanciarsi con impeto. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Ed ecco ad un, ch'era da nostra proda, S'avventò un serpente che 'l trafisse.
Esempio: Colonn. Guid. 160: Non aspettando la licenza del duce o vero del re, s'avventarono al lito.
Esempio: Vill. M. 5, 290: Costui come giunse alle sbarre, le fè gettare in terra, e s'avventò sopra i nemici.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 99: Gli parve che d'una parte del bosco uscissi un grande e fiero lupo, il quale prestamente s'avventava alla gola di costei.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 73: Ver lui s'avventa, e al mover de le piante Fa il ciel tremar del suo fiero sembiante.
Esempio: Segner. Pred. 39: Tosto egli [il cane] abbaia e si accende e corre alla soglia per avventarsi alla vita di chiunque accostisi.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Quale i Fiamminghi tra Guizzante e Bruggia, Temendo il fiotto che inver lor s'avventa, Fanno lo schermo perchè il mar si fuggia.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 66: Per lo comunicare insieme s'avventava [il morbo] a' sani, non altramenti che faccia il fuoco alle cose secche o unte.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 22: Tanta allegrezza mi s'avventa al cuore, Ch'io mi son per gittar dalla finestra.
Definiz: § V. Avventarsi addosso o sopra una cosa, dicesi per Correre o Volgersi a quella con grande avidità. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 76: Di poi ci saltò nell'animo l'ammirazione d'altre cose, ed a quelle ci avventammo addosso.
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 52: In udire o leggere qualche stramba opinione, benchè a voi nuova, subito vi ci avventate, come fanno i ragazzi a' fichi primaticci, lodandola fino alle stelle.
Definiz: § VI. Avventarsi agli occhi, detto di colori, vale Esser vivo, Far impressione negli occhi. –
Esempio: Papin. Lez. Burch. 32: Ma perchè il colore pallido e 'l rugginoso può esser più carico o meno carico, e per conseguente avventarsi più o meno all'occhio, per questo ec.
Definiz: § VII. Avventare, in forma di Neutr., dicesi comunemente non solo di colori, ma anche di stile, d'imagini, di concetti e simili, che abbiano troppo del vivo o dell'esagerato.
Definiz: § VIII. Trovasi detto proverbialm. Chi non può dare avventa, ad esprimere una straordinaria gara del pubblico nel ricercare e nel favorire alcuno. –
Esempio: Cecch. Incant. 2, 5: Dio buono, chi diventai io a un tratto! Ognuno mi fa motto, ognuno mi saluta, ognuno mi carezza, che chi non mi può dar mi avventa.