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DIETA.
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DIETA.
Definiz: Sost. femm. Regola di vivere, da osservarsi come confacente alla salute; e propriamente per ciò che risguarda il vitto.
Dal lat. diaeta, e questo dal grec. δίαιτα. –
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. Z. 18: La dieta sua sia, che le cose calde gli sieno tolte,... e siangli date cose fredde e temperate.
Esempio: Vill. M. 445: E per dieta, o per altri argomenti ch'e' medici facessono o sapessono trovare, non poteano avacciare la liberagione.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 404: Non crediate che sia la dieta, Che dopo cento mila guidaleschi Ci renda la brigata sana e lieta.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 138: E' non basta solamente nutrirsi,... che tu cerchi ancora.... di confortare e adiutare gli spiriti vitali.... G. E come s'ha a fare questo?... A. Con le cose che gli confortano, con lo esercizio, con la dieta, e col viver lietamente e senza pensieri.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 95: La dieta ben regolata è la più sicura medicina per rimettere in sesto le viscere.
Esempio: Not. Malm. 1, 243: Appresso a' medici, Dieta vuol dire Regola di vita universale.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 332: Appartiene al modo d'usar quest'acque termali anco la dieta, cioè la scelta conveniente del vitto.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 175: Per errori di dieta da sei mesi soffriva un'estrema debolezza.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 364: Pose fede alle medicine de' miei gastigamenti; e quando s'accorse che la medicina era buona, e che il gastigava come amico, abbandonoe tutti i suoi primaj intendimenti, e prese la dieta che gli imposi come si dovesse reggere e guardare, e guarìe incontanente delle sue malattie.
Definiz: § II. E con un aggiunto, indica la qualità del cibo prescritto, o del vitto raccomandato. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 46: Chi vuole purgare la malinconia, sì li conviene la dieta usare che noi avemo detto della flema, e ancora più calda.
Esempio: Libr. Cur. malatt. 47: Usi buona dieta, che sieno generati buoni umori, e guardisi di troppo mangiare e bere.
Esempio: Cocch. Disc. 2, 134: Nel vitto pitagorico entra ancora la dieta lattea, cioè il vivere di solo latte, come fanno tutti i giovani animali.
Esempio: Mei C. Metod. cur. trad. 178: Non dee sperarsi ch'ella (la gotta) possa essere grandemente minorata, e molto meno estirpata, se non se... con una totale dieta lattea o col ber acqua insieme colla comune dieta animale.
Esempio: E Mei C. Metod. cur. trad. 237: Io prescriveva una dieta rinfrancante, o comune di cibo animale, e di liquori fermentati colla dovuta moderazione.
Definiz: § III. E per Astinenza dal cibo, sia del tutto sia in parte, usata pure a cagion di salute. E il più delle volte costruiscesi col verbo Fare dieta. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 42: Pognamo che lo 'nfermo cheggia al medico cosa che gli sia utile, o che si voglia medicinare, dice il medico: ben mi piace e ben lo voglio; ma non gliele dà a mano a mano, ma dice: aspetta che sii purgato, e facci la dieta, e sii acconcio di pigliarla; poi la ti darò, che ti farà sanitade; ora non ti sarebbe utile.
Esempio: Zibald. Andr. 44: Dormi quanto il corpo disidera: e se questo non basta, farai dieta di un dì o di due, tanto che la tua condizione torni nel tuo pristino stato.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 164: E' cantan (i Poeti) così spesse volte incolloriti per la fame, come fa ora il nostro Marco, il quale pigliand'il legno, e però facendo la dieta ec.
Esempio: Bonc. Serm. 62: L'infermo, che per cessare una lunga infermità fa dieta, sopporta la sete ec.
Definiz: § IV. Estensivamente vale anche Astinenza dal cibo per altro che per salute, Privazione di esso, Digiuno: ma oggi non userebbesi che scherzevolmente. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Qui non si vieta Di nominar ciascun, da ch'è sì munta Nostra sembianza via per la dïeta.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 260: A molti n'è stata fatta tanta vergogna, che sarebbe meglio che avessono fatto tre dì dieta.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 11: L'un (il grillo) par che la dïeta Rompa con l'erbe molli, L'altro (il poeta) di fiori e fronde si satolli (qui per similit.).
Esempio: Lipp. Malm. 3, 13: Attende a predicar dïeta, E farebbe a mangiar coll'interesso.
Esempio: Not. Malm. 1, 243: Sempre dice che si mangi poco; chè questo intende per Far dieta.
Definiz: § V. Figuratam. e in locuz. figur. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 204: Il digiun gli dà per lege Ch'è statuto dal rege.... Ligame di povertade.... Fa così gran dieta Con la vita discreta.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 100: Faceva molto spesso troppo più lunghe diete, che voluto non avrebbe.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 70: Ma perchè la mia borsa fa dïeta ec.
Definiz: § VI. A dieta, in costrutto coi verbi Tenere a dieta, Stare a dieta, e simili; e altresì In dieta, col verbo Stare in dieta; valgono propriamente Senza cibo, Digiuno, oppure Con poco cibo e regolato: e figuratam., In difetto, A scarsità, di qualsivoglia cosa bisognevole. –
Esempio: Vill. G. 770: Al re d'Inghilterra fallìa moneta, chè i suoi uficiali di là il ne tenieno a dieta e scarso.
Esempio: Franc. Son. 114: Salve, san Sisto, ecco a te un poeta.... Ma lo dio de' pastori (cioè Pane, sul cui nome qui scherza) il tiene a dieta, Tanto da grande inopia è soppressato.
Esempio: Poliz. Rim. C. 323: Non mi piace chi sta cheta, Nè chi sempre lei cinguetta, Nè chi tien gli occhi a dïeta, Nè chi qua e là civetta.
Esempio: Pazz. Rim. burl. 3, 331: E così ha tenuto a gran dïeta Il mondo tutto colle sue favate.
Definiz: § VII. Dieta e serviziale guarisce ogni gran male, ovvero Acqua, dieta e serviziale guarisce d'ogni male: proverbio, col quale si vuol raccomandare di tenere sgombro lo stomaco ed il ventre; il che giova in tutte le malattie anche più gravi, senza bisogno di rimedj più artificiosi. –
Esempio: Red. Lett. 1, 105: Quei medici che non voglion far da ciurmadore, soglion dire che dieta e serviziale, guarisce ogni gran male.