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CIGOLARE.
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CIGOLARE.
Definiz: Neutr. Stridere, e dicesi propriamente dei ferramenti o dei legnami allorchè si fregano o anche si premono insieme nell'adoperarli.
Voce probabilmente formata per onomatopea. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Le cappe rance Son di piombo sì grosse, che li pesi Fan così cigolar le lor bilance (qui in locuz. figur.).
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 601: Come le bilancie cigolano quando pesano grave peso, così cigolano ellino piangendo.
Esempio: Car. Eneid. 6, 607: Sì com'era [il legno] Mal contesto e scommesso, cigolando Chinossi al peso.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: Apre usci e serra, Fa cigolar carrucole ec.
Esempio: Salvin. Esiod. 27 t.: I ben fatti Cocchi, e le ruote in giro cigolavano, Mentre i cavalli in furia si moveano.
Definiz: § I. E detto di ossa che si sloghino, vale Scricchiolare. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 88: Colle ginocchia alla scala s'appicca, E 'l manigoldo gli dava una scossa;... Malvolentier dagli scaglion si spicca, E cigolar si sentian prima l'ossa.
Definiz: § II. Cigolare dicesi anche Lo stridere o sibilare che fanno le legna verdi quando ardono. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Come d'un stizzo verde che arso sia Dall'un de' capi, che dall'altro geme, E cigola per vento che va via.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 244: Sicchè esce [l'aere] con un impeto fuori pingendo quello, e ingenerasene quello cigolare.
Esempio: Gell. Lettur. 6, 44: Ai quali luoghi ricorrendo [l'umido] ancor per fuggire similmente l'aria, che si ritrova in detti legni, e trovandoli ripieni d'umidità, combatte con quella, e fa combattendo quel suono, che il poeta chiama Cigolare, voce proprissima a significarlo.
Definiz: § III. Trovasi detto del Fare con la bocca o col naso alcun suono stridulo e spiacente. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 62: Non si dee stridere, nè per riso o per altro accidente cigolare, come le carrucole fanno.
Definiz: § IV. E altresì del Gorgogliare che fanno gl'intestini. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 25, 80: Gano s'infinge non sentirsi bene, E che il corpo gli cigoli e gorgoglie.
Definiz: § V. E pure del Cantare confuso e stridulo che fanno le passere ed altri uccelli. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 232: Cicalare si è il cigolare degli uccelli, il quale non ha tuono nessuno, nè con nulla si accorda, se bene e' non si discorda; questo si è un mormorio, il quale se bene non consuona, ancora non dissuona.
Esempio: Soder. Agric. 28: Le passere insieme stridendo e cigolando predicono o pioggia o vento.
Esempio: Fag. Comm. 4, 266: Ecco ghi (gli) amici: ora comincio a zimbellare per veder se gli impaniamo questi uccellacci.... E' cigolano, e' cigolano; e' si voglion buttare, ve'.
Definiz: § VI. A volere che il carro non cigoli, bisogna unger bene le ruote; proverbio il quale significa: A volere che alcuno non ci faccia contro, o ci secondi, in qualche cosa, conviene guadagnarselo con regali. –
Esempio: Cecch. Spirit. 1, 1: A non voler che 'l carro cigoli, Ugnete bene le ruote.
Definiz: § VII. La peggior ruota del carro sempre cigola; ovvero, è quella che cigola; proverbio il quale significa: Chi ha più difetti e val meno degli altri, è sempre quel che più parla e si fa sentire. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 94: È la ruota peggior quella che cigola.