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GRATICCIO.
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GRATICCIO.
Definiz: Sost. masc. Arnese di varie forme, ma più spesso ovale o bislungo, fatto per lo più di vimini intessuti su mazze, sopra cui si distendono le frutta per seccarle.
O dal basso lat. craticulum, diminut. di crates, o dall'adiettivo craticius, Di graticcio. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 218: Conservansi [le castagne] verdi nel sabbione,... o poste al fummo in graticci quasi per due mesi, acciocchè poi che saranno secche, si mondino e lungamente si serbino.
Esempio: Pallad. Agric. 125: Le silique si serban lungo tempo, e si spandono sulle grati o graticci.
Esempio: E Pallad. Agric. 161: Spandonsi i fichi in sul canniccio, ovver graticcio, e lasciali stare in fine al meriggio.
Esempio: Burch. Son. 2, 25: Son diventato in questa malattia Come un graticcio da seccar lasagne.
Esempio: Med. L. Op. 2, 152: Ella fa molti graticci e canestre; La Nencia mia è 'l fior delle maestre.
Esempio: Bern. Orl. 34, 13: Rami insieme sottil d'olmo compose, E fe' di lor, come dir, un graticcio.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 310: Seccansi il settembre i [fichi] maturi, al sole, sopra i graticci, non solamente per l'uso de i cibi, ma ancora per l'uso delle medicine.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 97: Alcuni gli serbano ficcando il picciuolo nei graticci, sì che il cardo non si strofini a guastarsi le spine acute che ha.
Esempio: Capor. Rim. 166: Le travi, i vergoli e i graticci Aridi e secchi dier materia al foco.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 71: E quando e ' piove si fanno ceste, panieri, graticci, bugnole e gabbie, ec.
Definiz: § I. E per estensione, Qualsivoglia arnese consimile, che serva anche ad altri usi. –
Esempio: Dav. Scism. 386: Accoppiati per più dispregio un cattolico e un eretico per graticcio, furono strascinati per le piaze al supplizio maggiore.
Esempio: Salvin. Georg. 1, 91: E molto ancor chi rompe co' rastrelli Le pigre zolle, e trae sopra graticci Di vimini, ne giova alla campagna.
Definiz: § II. Graticcio dicesi dai Tappezzieri Quell'arnese di forma quadrata, composto di tante bacchette fittamente intrecciate, sul quale essi battono la lana.
Definiz: § III. E per similit., Fitto intrecciamento dei rami di due o più piante tra loro vicine. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 387: Le quali [piante] quando saranno alla predetta altitudine pervenute, con l'aiuto delle pertiche, verso le prossimane piante, e appresso verso quelle di fuori, si pieghino: e in cotal modo si faccia tante volte ciascuno anno, infinattanto che sia formato un forte graticcio, sopra 'l quale possano gli uomini sicuramente stare.
Definiz: § IV. E per Opera di vimini o rami d'albero tessuti in su mazze o bastoni, adoperata o per lavori di terra, o per riparo ai soldati in un alloggiamento tumultuario, in una trincea, in un bastione, ovvero per il passo di un fosso, fiume, e simili. –
Esempio: Giamb. Vegez. 152: Ed ancora è rimedio trovato che si facciano graticci di legno, i quali tra due bertesche si pongano, ed abbianvi molte pietre, e quando su per la scala sale il nemico e viene infino alla bertesca, sopra il capo suo molti sassi gitti.
Esempio: Vill. G. 724: Di là si partirono con grande affanno, e faccendo fare più ponti di graticci, e dove di legname, sopra più riviere e canali salvamente passarono.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 59: Altrove, per non aver pietre di sorte alcuna, murano con graticci e con arzilla.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 390: Se tu arai a scacciare o a reggere tutto il pondo del fiume con uno argine attraverso, allora nella state, quando le acque saranno più basse, manifestandosi il letto del fiume, fa' un fodero o vero un graticcio con congiugnere insieme pedali di rovere molto lunghi, e congiugni ed incatena bene insieme con spranghe questo fodero, e metti i pedali per il diritto del letto del fiume, che con le teste scaccino la corrente, e ficca, per quanto il terreno te lo comporti, nella profondità del letto pali auzzi per i buchi fatti in detti foderi.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 198: Fatte tagliar le montagne ch'erano alla terra vicine, e fatta condurre gran quantità di legnami e di pietre, ed accommodare de' graticci su pe' bastioni per diffondere i soldati da' tiri dell'armi,... attendeano a fare il bastione.
Esempio: Dav. Tac. 1, 275: Accerchiano Uspen, città in monte, con buoni fossi e triste mura di graticci, ripieni di terra, agevoli a disfare.
Definiz: § V. Graticcio si disse una Specie di scudo formato di vimini. –
Esempio: Bard. P. Avinav. 10, 49: La mischia d'ogni banda ormai s'appicca, In tutti il marzïal furor si desta, Chi adopra spada, chi baston, chi picca, Chi con graticcio o scudo arma la testa.
Definiz: § VI. Graticci si dissero Certi arnesi, composti di funicelle e di vimini intrecciati, che portavano in piede gli alpigiani quando camminavano per la neve. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 63: I zoccoli, che e' chiamano fondamenti, debbon essere una determinata parte più larghi che il muro da farsi; a imitazione di coloro che vanno per le nevi su per le alpi di Toscana, i quali portano in piedi certi graticci fatti di funicelle e di vinchi, tessuti per quello uso proprio, con la larghezza de' quali si difendono dallo sfondare.