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1) Dizion. 5° Ed. .
MALVAGIO
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MALVAGIO.
Definiz: Add. Che per grande cattività d'animo fa il male, Di pessima natura, Scellerato, Perverso; detto di persona, e, per estensione, del suo animo, indole, e simili.
Forse dal provenz. malvatz, voce probabilmente composta dall'avverbio mal, Male, e dal verbo vazer, Andare; spagn. malvado, ant. franc. malvais. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 24: Questo imperadore Berlinghiero sì fu molto malvagio uomo contro a Dio e contro al mondo.
Esempio: Dant. Inf. 32: Omai non vo' che tu favelle, Malvagio traditor, chè alla tua onta Io porterò di te vere novelle.
Esempio: E Dant. Parad. 17: E quel che più ti graverà le spalle Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 86: Il frate acceso forte disse: Come il puo' tu negare, malvagio uomo?
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 502: Serà la compagnia; cioè co la quale ti troverai fuora di Fiorenza, cioè li tuoi cittadini, la parte, cioè quella de' bianchi, malvagia; cioè ria, e scempia; cioè e divisa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 34: Temer più non dovea, Che contra lor l'incantator malvagio Potesse oprar la sua fallacia rea.
Esempio: Varch. Lez. Accad. II, 5, 24: Non si potendo nè pensare pure, non che trovare, cosa alcuna peggiore e più biasimevole d'un uomo ignorante e malvagio.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 2: Vien nel pubblico rischio al suo signore, A re malvagio consiglier peggiore.
Esempio: E Tass. Rinald. 9, 43: Io falso estimo Quanto tu dici, e te malvagio e rio.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 165: E in qual funesta entrai Necessità d'esser malvagio! A quanti Delitti obbliga un solo!
Definiz: § I. E per similit., detto di animale, di sua qualità e natura. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Ed ha (quella bestia) natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria.
Esempio: E Dant. Inf. 17: Convien che si torca La nostra via un poco infino a quella Bestia malvagia che colà si corca.
Esempio: Bocc. Laber. 211: Convenia che 'l fante, e la fante o tutta l'altra famiglia si levasse, e co' lumi in mano si metteano alla inchesta della malvagia e perfida zenzara, turbatrice del riposo, e del buono e pacifico stato della lisciata donna.
Definiz: § II. Figuratam. detto di cose, vale Che produce o può produrre cattivi effetti, Cattivo, Dannoso, Nocivo, e con più grave senso, Disastroso, Mortifero, e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 74 t.: Lo mezzano (astore) ha ale rossette, e piedi e Corpo ed unghie picciole e malvagie, e gli occhi grossi e scuri.
Esempio: Dant. Inf. 28: Achitofel non fe' più d'Absalone E di David co' malvagi pungelli.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 326: È da sapere che tutti (i funghi) generano nutrimento malvagio.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 378: Non manchi (l'esercito) del vestito necessario, e non bea acque malvagie.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 67: Di vin dolce di Candia un fiasco pieno Trovò da por con quel succo malvagio.
Esempio: Salvin. Iliad. 502: Come poggio rattien l'acqua selvoso, Che sin di tutto un piano arrivi in fondo, Che ancor di grossi fiumi le malvagie Correnti tiene.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 130: Per darvi un piccolo saggio dell'esame ch'io vorrei fare.... de' medicamenti tutti, buoni e malvagi.
Esempio: Parin. Poes. 174: Ma al piè de' gran palagi Là il fimo alto fermenta; E di sali malvagi Ammorba l'aria lenta, Che ec.
Definiz: § III. E semplicemente per Di mala qualità, che pur dicesi Cattivo; anche in locuz. figur. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 244: Si dee la corteccia circuncidere, acciocchè 'l vizio del malvagio umor n'esca fuori.
Esempio: Soder. Agric. 92: I cannoni di terra cotta, quando son bene stagionati nelle fornaci ed invetriati con diligenza di dentro (non s'appigliando mai il vetro ad alcuna qualità), non sono malvagi.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 27, 1, 82: Questi, al pur solamente sentirsi ricordare l'eternità, senton commuoversi dentro al cuore, e gonfiare, e bollire i malvagi umori di che l'han pieno.
Definiz: § IV. Detto di azione, fatto, operazione, giudizio, e altresì esempio, comando, e simili, vale Reo, Disonesto, Maligno, Riprovevole, Pessimo, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 385: Non è da dire savio quelli che ben sa una malvagia cosa fare.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 199 t.: Il gittare le vecchie penne si è lasciare stare le invecchiate usanze dell'opere malvagie.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 143: Giudico che nel virtuosamente vivere ed operare di niuno contrario sogno a ciò si dee temere.... Nelle cose perverse e malvagie, quantunque i sogni a quelle paiano favorevoli,... niuno se ne vuol credere.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 89: Chi le malvagie cose fugge, per conseguente segue le buone, e così è buono e virtuoso.
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. 220: Io voleva questo dì sanicare questa città dalle malvagie tirannie de' grandi e possenti uomini.
Esempio: Machiav. Disc. 152: Da questo nacque la malvagia opinione che surse in Roma di Fabio Massimo, il quale non poteva persuadere al popolo romano, che fusse utile a quella repubblica procedere lentamente in quella guerra.
Esempio: E Machiav. Art. Guerr. 216: E mediante questo dovevano vedere, che le armi in mano a' loro cittadini non potevano fare tiranni, ma i malvagi ordini del governo, che fanno tiranneggiare una città.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 264: Secondo l'uso malvagio di simili compagnie, che furono dette il vitupero della milizia, minacciarono di saccheggiare gli stati di Siena.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 335: Diceva che la negligenza e l'inconsideratezza sono causa di commettere infinite cose crudeli o malvagie.
Definiz: § V. Detto di tempo, stagione, cielo, sorte, e simili, vale Cattivo, Contrario, Avverso, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 145: Per la qual cosa la donna colla sua compagnia, acciò che il malvagio tempo non la cogliesse quivi, si misero in via per tornare in Trapani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 10: Solea mutar letto, or per fuggire Il tempo ardente, or il brumal malvagio.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 66: Patito avean con gran disagio La notte l'acqua e il vento e il ciel malvagio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 171: Ma io non son già per mutar la malvagia Fortuna loro (dei virtuosi), a dirti il ver; di modo Che, stimandomi tale, e' mi farebbe ec.
Definiz: § VI. Detto di luogo, vale Che dà o cagiona dolore, tristezza, martirio, e simili; Doloroso. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Poi si ritrasser tutte quante insieme, Forte piangendo, alla riva malvagia, Che attende ciascun uom che Dio non teme.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 103: Alla riva malvagia; del fiume Acheron, che è bene malvagia: che dà privamente d'allegrezza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 14: Stava alla posta Per liberar di quel regno malvagio La gente ch'in miseria v'era posta.
Definiz: § VII. Parlandosi di strada, cammino, passo, viaggio, e simili, vale Aspro, Difficile, Malagevole, e simili. -
Esempio: Dant. Inf. 34: Levati su, disse il Maestro, in piede: La via è lunga, e il cammino è malvagio.
Esempio: Pucc. A. Centil. 7, 36: Fu dal Soldano ad un malvagio passo.... sconfitto.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 859: La via è lunga: imperò che aveano a tornare nel nostro emisperio, come si mosterrà di sotto che tornarono; el cammino è malvagio: imperò che non vi si vedea lume, ed era la via mal piana.
Esempio: Bern. Orl. 37, 40: Quel cammino è sì malvagio e torto, Che mille volte, errando, saria morto.
Definiz: § VIII. Detto di dardo, freccia, e simili, trovasi per Molto grande o grosso, che anche dicevasi Disonesto. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 82, 79: Il Dalfino Essendo ad oste in un forte castello Del conte di Savoia suo vicino, Andando un giorno d'intorno a vedello, Per darvi la battaglia stabilita, Ferito fu d'un malvagio quadrello.
Definiz: § IX. E detto di dado, per Tratto, Tirato, con malizia, con frode. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 120: Giucatore e mettitore di malvagi dadi era solenne.... Egli era il peggiore uomo che forse mai nascesse.
Definiz: § X. Trovasi anche per Brutto, Spiacente, e altresì Da non tenerne conto, Di pochissimo momento o pregio, detto sia di persona, sia di cosa. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 429: Ha' tu visto non so che ragazzotto Che Luigi di Nofri ci ha condotto Di Francia? T. Signor sì, l'ho visto a caso.... F. Come è bello? T. Non è malvagio. F. Hatt'egli aria di femmina? E 481: La eredità vostra Non è malvagia.
Definiz: § XI. Si usò per Povero, Misero, Meschino, e simili, detto anche di cosa. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 60: Vita malvagia e pessima è andare albergando di casa in casa.
Esempio: Salvin. Odiss. 358: Intorno al corpo Era vestito di malvagi panni.
Definiz: § XII. In forza di Sost. Chi è malvagio, Persona malvagia. –
Esempio: Giamb. Oros. 426: Quinci il malvagio delle sue retadi è iustamente punito.
Esempio: Dant. Conv. 264: Li buoni erano in villano dispetto tenuti e li malvagi onorati ed esaltati.
Esempio: E Dant. Conv. 310: Più volte alli malvagi, che alli buoni, pervengono li retaggi.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 3, 167: Trattansi insieme gli uomini come cani, Poichè e' malvagi son multiplicati; Chi vuole ir netto non vi metta mani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 4: Tenea quell'Altaripa il vecchio conte Anselmo, di ch'uscì questo malvagio, Che per fuggir la man di Chiaramonte, D'amici e di soccorso ebbe disagio.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 13: Così n'andasser pur tutti i malvagi, Come a quei colpi n'andò Bertolagi.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 109: Contro i malvagi, Quando più gli assicura, Allor le sue vendette il ciel matura.
Esempio: E Metast. Dramm. 5, 279: Ma un Re sì grande Tutto veder non può, Talor s'inganna, Se un malvagio il circonda; E di malvagi ogni terreno abbonda.
Definiz: § XIII. E per Ciò che è malvagio, Cosa malvagia; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 85: S'alcun v'è buono (nel mondo), o alcun dolce, è da malvagio e da amaro accompagnato.