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Dizion. 5° Ed. .
DIZIONE.
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DIZIONE. Definiz: | Sost. femm. Ciascuna di quelle Minime parti del dire o favellare significative di checchessia, delle quali è composto il ragionamento, e nelle quali si discioglie; Parola. Ma prendesi anche per Modo di dire, Maniera, Locuzione. |
Dal lat. dictio, dictionis. ‒ Esempio: | Fr. Giord. Pred. 260: La terza dizione dice omnem. Questa dizione importa ogne effetto. | Esempio: | Stat. Art. Calim. II, 3, 25: E che, in qualunque parte del detto Statuto, o d'alcuno capitolo d'esso, fosse alcuna parola o clausula o capitolo o dizione dubitevole, o della quale si dubitasse,... steasi e stare si debbia.... al detto e dichiaragione de' Consoli della detta Arte. | Esempio: | Bocc. Com. Dant. M. 2, 287: Alleluia è dizione ebraica, e secondo alcuni è interjectio laetantis;.... e oltre a ciò, questa dizione s'interpreta in due modi. | Esempio: | Bern. Rim. burl. 1, 7: E certo è strana cosa, s'egli è vero, Che di due dizïoni una facesse. | Esempio: | Lett. Pros. Fior. IV, 1, 99: Si dubitava se e' lece si poteva dire, ponendolo come nome,.... e di questo domandavo io l'esempio, dicendo ancor io d'essere come sicuro che arete letta questa dizione in questo significato, ma non vi ricordar già del luogo. | Esempio: | Cas. Pros. 2, 68: È dunque necessario di far sì con diligenza che l'uomo abbia a memoria le dizioni e le figure che si leggono negli autori. | Esempio: | Varch. Gramm. 110: Devendo noi in questa prima parte favellare delle parti dell'orazione, le quali si comprendono tutte sotto questa parola dizione,
devemo sapere che dizione è, secondo i gramatici, una voce articolata, cioè che si può scrivere, la quale significa alcuna cosa; e in somma dizioni si chiamano tutte quelle parti, delle quali si compongono, e nelle quali si risolvono l'orazioni. | Esempio: | Galil. Op. fis. mat. 2, 549: Seguitando poi d'interpretarlo (il testo di Aristotile), dice che la dizione semplicemente si può congiugnere colla dizione figure, e colla dizione cause, e colla dizione muoversi. | Esempio: | Lam. Dial. 23: Dizioni e maniere poco latine, o di latinità inferiore. |
Definiz: | § I. Per Modo di esprimersi, Dicitura, e simili. ‒ |
Esempio: | Salvin. Casaub. 183: È la poesia un discorso illustre,.... le cui parti tra loro hanno abitudine e disposizione.... dichiarante la mente del dicente per via di dizione breve, ec. |
Definiz: | § II. E per Discorso, Orazione, nel senso de' Grammatici; ma non è comune. ‒ |
Esempio: | Varch. Lez. Pros. var. 2, 111: Aristotile, dove favella verso il fine delle parti della dizione, e divide il nome in più spezie, non intende di quel propio di che al presente favelliamo noi. |
Definiz: | § III. Trovasi per Motto, Sentenza e simili. ‒ |
Esempio: | Libr. Segr. Cos. Donn. 11: Sia scritta questa dizione o in uno pome, o in altra cosa, e siale data a mangiare, cioè Sator arepo tenet opera rotas. |
Definiz: | § IV. Trovasi per Ciascuna delle parti nelle quali è divisa un'opera; Libro. ‒ |
Esempio: | Difend. Pac. 4: Questa presente opera.... diviserò per tre dizioni. | Esempio: | E Difend. Pac. 265 t.: Qui finisce la terza dizione del Difenditore della pacie. |
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