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CUPIDITÀ, CUPIDITADE, e CUPIDITATE.
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CUPIDITÀ, CUPIDITADE, e CUPIDITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Cupido. L'esser cupido, Desiderio intenso e smoderato di conseguire o fare alcuna cosa, e propriamente non buona, non onesta, e simili.
Dal lat. cupiditas. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 83: Sono da veder queste cose, e da fuggir la cupidità della pecunia.
Esempio: Dant. Conv. G. 28: La loro mossa viene da cinque abbominevoli cagioni. La prima è cecità di discrezione; la seconda, maliziata scusazione; la terza, cupidità di vanagloria ec.
Esempio: Vill. G. 689: La disordinata cupidità di volere signoria, fa montare in superbia e in ingratitudine contro all'amico.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 142: Currado, nè cupidità di signoria, nè disiderio di denari, nè altra cagione alcuna mi fece mai alla tua vita, nè alle tue cose, insidie, come traditore, porre.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 118: Tanto poteva in loro la cupidità del dominare!
Esempio: Varch. Gramm. 82: E insegni non tanto per ingordigia di guadagnare, quanto per cupidità d'onore.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 145: Altri si conducevano alla medesima deliberazione per desiderio di libertà, credendo che là fosse dove non era, ed altri finalmente per cupidità di commetter male in mezzo alle turbazioni.
Definiz: § I. E nel medesimo senso, talora riferiscesi a cosa buona. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 57: Ma più degno di essere celebrato il proposito loro, se a tanti pericoli e fatiche gli avesse indotti, non la sete immoderata dell'oro e delle ricchezze, ma la cupidità o di dare a sè stessi e agli altri questa notizia, o di propagare la fede cristiana.
Esempio: Mart. V. Lett. 21: La bontà di questo mio Principe vince i meriti miei con la affezione, l'ambizion con gli onori, e la cupidità con la grandezza de i doni.
Esempio: Tass. Dial. 3, 367: Mentre io era in questo modo sospeso fra 'l piacere de la vista e la cupidità del sapere, mi si fece appresso.... un giovane, ec.
Definiz: § II. E riferito a cibi, per Avidità, Golosità. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 12, 1: Imperocchè fare si può, che sanza vizio di cupidità, o di voracità il savio usi cibo prezioso, e lo sciocco con sozza fiamma di gola nel vilissimo cibo, ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 355: I compagni di Ulisse, non per cupidità di fagiani o di pernici, ma per mangiare i buoi del Sole, sopportarono tante sciagure.
Definiz: § III. Cupidità, si usò assolutamente a significare Affetto veemente dell'animo cupido di conseguir checchessia, Amore disordinato dei beni materiali. Oggi Cupidigia. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 115: Questa incontinenza, ch'è ne l'ira, si è per molta cupidità e per velocità di movimento.
Esempio: Dant. Parad. 15: Benigna volontade, in cui si liqua Sempre l'amor che drittamente spira, Come cupidità fa nell'iniqua, Silenzio pose a quella dolce lira.
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 189: L'amore dunque affamato d'avere quello che ama, si chiama cupidità.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 437: Come cupidità; cioè, come l'amore disordinato ec.
Esempio: S. Antonin. Lett. 66: Se l'amore è buono, è carità; se è cattivo, è cupidità.
Esempio: Car. Trad. gr. 152: La cupidità è la radice di tutti i mali.
Esempio: Tass. Dial. 1, 366: Tale è la donna in rispetto de l'uomo, qual'è la cupidità in rispetto de l'intelletto. E sì come la cupidità, che è per sè irragionevole, prestando ubidienza a l'intelletto, s'informa di molte belle e leggiadre virtù; così la donna, ec.
Definiz: § IV. Pure assolutam., e secondo proprietà latina, trovasi per Avarizia. –
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 8: Per cupidità, ne' suoi pagamenti s'ingegnava di levar qualche cosa del patto fatto.