Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
GIUDICE.
Apri Voce completa

pag.621


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GIUDICE.
Definiz: Chi ha autorità di giudicare, o Chi giudica. Lat. iudex, cognitor. Gr. κριτής, δικαστής.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 4. Non sapete voi, che per la perversità di questa stagione, li giudici hanno lasciati i tribunali?
Esempio: E Bocc. nov. 11. 11. Le quali cose udendo il giudice del podestà, il quale era un ruvido uomo, prestamente ec. lo 'ncominciò ad esaminare.
Esempio: Bemb. Asol. 3. La fortuna, avendo riguardo alla grandezza delle cose, che dir si poteano, avea loro maggiore ascoltatrice, e più alta giudice apparecchiata.
Esempio: Cas. canz. 3. 3. Deh chi sia mai, che scioglia Ver la giudice mia sì dolci prieghi ec.
Definiz: §. I. Per Semplice dottor di legge.
Esempio: G. V. 12. 20. 2. Onde si feciono capo i Medici, e i Rondinelli, e M. Ugo della Stufa giudice.
Esempio: Bocc. nov. 20. 3. Fu adunque in Pisa un giudice, più che di corporal forza, dotato d'ingegno.
Esempio: E Bocc. num. 16. A me non parve mai, che voi giudice foste, anzi mi paravate un banditore di sacre, e di feste.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 127. Mandò uno suo figliuolo a studiare a Bologna, e fecelo giudice.
Esempio: Stor. Pist. 120. Ordinarono, che lili dicesse messer Giovanni giudice.
Definiz: §. II. Esser giudice, e parte; vale Esser giudice in causa propria, e si dice per dimostrare la sconvenevolezza di chi con autorità s'arroga ciò, che da altri gli dovría esser dato.
Esempio: Alleg. 239. Nè Venere di camera si parte, Perchè esser non si può giudice, e parte.