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Dizion. 4° Ed. .
GIUDICE.
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GIUDICE.
Definiz: | Chi ha autorità di giudicare, o Chi giudica. Lat. iudex, cognitor. Gr.
κριτής,
δικαστής. |
Esempio: | Bocc. g. 6. f. 4. Non sapete voi, che per la perversità di questa stagione, li
giudici hanno lasciati i tribunali? |
Esempio: | E Bocc. nov. 11. 11. Le quali cose udendo il giudice del
podestà, il quale era un ruvido uomo, prestamente ec. lo 'ncominciò ad esaminare. |
Esempio: | Bemb. Asol. 3. La fortuna, avendo riguardo alla grandezza delle cose, che dir si
poteano, avea loro maggiore ascoltatrice, e più alta giudice apparecchiata. |
Esempio: | Cas. canz. 3. 3. Deh chi sia mai, che scioglia Ver la giudice mia sì dolci prieghi
ec. |
Definiz: | §. I. Per Semplice dottor di legge. |
Esempio: | G. V. 12. 20. 2. Onde si feciono capo i Medici, e i Rondinelli, e M. Ugo della
Stufa giudice. |
Esempio: | Bocc. nov. 20. 3. Fu adunque in Pisa un giudice, più che di corporal forza, dotato
d'ingegno. |
Esempio: | E Bocc. num. 16. A me non parve mai, che voi giudice foste,
anzi mi paravate un banditore di sacre, e di feste. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 127. Mandò uno suo figliuolo a studiare a Bologna, e fecelo
giudice. |
Esempio: | Stor. Pist. 120. Ordinarono, che lili dicesse messer Giovanni giudice.
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Definiz: | §. II. Esser giudice, e parte; vale Esser giudice in causa propria, e si dice per dimostrare la
sconvenevolezza di chi con autorità s'arroga ciò, che da altri gli dovría esser dato. |
Esempio: | Alleg. 239. Nè Venere di camera si parte, Perchè esser non si può giudice, e parte.
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