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Dizion. 4° Ed. .
CASTALDO, e CASTALDIONE.
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CASTALDO, e CASTALDIONE.
Definiz: | Quelli, che ha cura, e soprantendenza a i negozj, o alle possessioni altrui; che noi oggi diciamo Maestro
di casa, o Fattore. Lat. praefectus domûs, villicus,
*castaldus. Gr. οἰκονόμος . |
Esempio: | Bocc. nov. 21. 5. Anzi mi pregò il castaldo loro, quando io me ne venni, che se io
n'avessi alcuno alle mani, che fosse da ciò, che io gliele mandassi. |
Esempio: | Sen. Pist. Il panattiere mio non aveva fior di pane, ma e' n'aveva il castaldo, e
'l lavoratore, e 'l pigionale. |
Esempio: | Cr. 1. 7. 6. Potranno nel predetto luogo così disposto far dimorare un guardiano,
il qual si chiama castaldo. |
Esempio: | Borgh. Vesc. Fior. 453. Aveva fuor del Visdomino il Vescovo per suoi proprj
ministri il Visconte, il castaldo, ovvero castaldione, e siniscalco, e forse alcun altro, i quali per mio avviso più
erano anch'essi nella cura del temporale impiegati, che nella parte dello spirito. |
Definiz: | §. Castaldo, vale ancora Maiordomo, e Governatore generale. |
Esempio: | Com. Par. 6. Ramondo Berlinghieri conte di Provenza si trovò avere quattro
figliuole femmine, e nullo erede maschio. Avea uno castaldo universale per nome Romeo ec. |
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