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VELENO
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VELENO.
Definiz: Veneno. Lat. venenum, virus.
Esempio: Bocc. Nov. 47. 12. Messere Amerigo, al quale per avere a morte condotto Pietro, non era l'ira uscita, mise veleno in un nappo, con vino.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 9. Come se veleno avesser preso.
Esempio: Boez. Varch. 1. pr. 3. Ne che Socrate fu costretto a pigliare il veleno.
Definiz: §. Veleno: metaf. Stizza, odio rabbioso. Lat. rabies, indignatio.
Esempio: G. V. 6. 34. 1. Sì volle in quella spandere il suo veleno, e far partorire le maladette parti.
Esempio: Dant. Par. 4. L'altra dubitazion, che ti commove Ha men velen, però che sua malizia Non si potria menar da me altrove.
Esempio: Lab. n. 201. Ella sarebbe di stizza, e di veleno scoppiata.
Esempio: Filoc. lib. 2. 14. 2. Tanto il segreto veleno adoperò in loro subitamente.
Esempio: Boez. Varch. 1. pr. 1. Le quali non solo non porgessero alcun rimedio a' suoi dolori, ma gli nutrissero ancora con dolci veleni.
Definiz: §. Il veleno sta nella coda: proverb. e vale, Che da ultimo si conosce il male.
Esempio: Red. Vip. 1. 10. Conforme al trivial proverbio, il veleno altrove non istava, che nella coda.