Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FURATO.
Apri Voce completa

pag.641


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FURATO.
Definiz: Partic. pass. di Furare. –
Esempio: Dant. Conv. 388: E la tovaglia furata di su l'altare con li segni ecclesiastici ancora ponesse in su la mensa.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 137: Ed io con una mia astuzia furatomi loro, a fatica solo me ne usci' della bocca di Plutone.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 245: Qui mille erbe onorate, mille fiori.... Faccian ricco il terren, che 'ntorno giace, E lor servino in sen l'alma rugiada, Non furata già mai, che d'esse sole.
Definiz: § I. In forma d'Add. Rubato, Portato via; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. R. 44 t.: L'onor de Dio furato, Lo innocente dannare, Lo malfattore salvare.
Esempio: Stor. Tob. 10: Non c'è licito di mangiare d'alcuna cosa furata.
Esempio: Legg. Tosc. 9, 70: In tutti i predetti e simili casi basti che il valore della cosa furata, o il danno resultante dalla falsità ascenda alla metà delle sopraddette somme per incorrere nelle pene, ec.
Definiz: § II. E detto di persona, vale Rapito. –
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 159: E fu più giusta guerra contra quelle genti che non avessono voluto dare per mogli alli vicini l'addomandate figliuole, che farla contro a quella gente che raddomandava le figliuole furate.