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OFFESO.
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OFFESO.
Definiz: Partic. pass. di Offendere.
Lat. offensus. ‒
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 28: E, offesa l'aria colle percosse penne, solicito stette nell'altezza del monte Parnaso (il lat. ha: eliso percussis aere pennis).
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 339: Mai nel petto dell'invidioso seccarsi o venir meno, ma sempre vivere e starvi verde l'iracondia, la quale sempre, siccome offeso dall'altrui felicità, lo stimola a vendetta, ec.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 16: Se le peccata delli uomini dispiacessono alli Iddii, sì che offesi del fatto di Paris, lasciassono Troia al fuoco ed al ferro, che fosse distrutta ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 87: Baiardo offeso, e che non ha ragione Di schermo alcun, ratto a fuggir si pone.
Esempio: Car. Eneid. 9, 218: Ma chi meco Di voi, guerrieri eletti, è che s'accinga D'assalir queste mura e queste genti Già di paura offese?
Esempio: E Car. Eneid. 11, 4: Enea,... quantunque offeso Da tante morti il cor funesto avesse, Tosto che 'l sole apparve, il voto sciolse De la vittoria.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 90: Poi che, non offeso da tutti, tutti egualmente offendeva, e s'era dichiarato in effetto nimico della patria.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 105: La parte migliore e più sana, con lui offesa, seco se ne condolse e compianse.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 10, 95: Liba di Giove pargoletto i baci, Da' suoi furtivi amor non anche offesa.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 150: Offeso il fiero Dal mio tacer, snuda l'acciaro, e corre Superbo ad assalirmi.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 267: Veramente per la noia non credo si debba intendere altro che il desiderio puro della felicità; non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere.
Definiz: § I. In forma d'Add. A cui è stato fatto ingiuria o torto, Che ha ricevuto pregiudizio, detrimento, danno, e simili: anche figuratam. ‒
Esempio: Ovid. Art. Am. 22: Conciò sia cosa che tu abbi padre, difendi le ragioni del padre, e conciò sia cosa che tu abbi fratelli, vendica gli offesi fratelli.
Esempio: Ceff. Dicer. 68: Come si dee dire a' consorti per l'amico offeso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 47: E dicean che sarebbe un nuovo tòrsi Proteo nimico, e attizzar l'ira insana,... E che meglio sarà di chieder pace Prima all'offeso dio, che peggio accada.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 730: Egli è tanto più da temere che questa falsa politica alla prima occasione si rinnovelli, quanto che ora ha uno specioso pretesto nelle cose di Roma e nel debito che corre alla Francia di ristorare l'offesa giustizia.
Definiz: § II. E per Travagliato, Afflitto, detto di anima, spirito. ‒
Esempio: Dant. Inf. 4: Per tai difetti, e non per altro rio, Semo perduti, e sol di tanto offesi, Che senza speme vivemo in disio.
Definiz: § III. Vale anche Ferito, Leso, e simili, detto di persona, o di animale, o di parte del loro corpo. ‒
Esempio: Dant. Inf. 7: Vidi genti fangose in quel pantano, Ignude tutte e con sembiante offeso.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 110: Dava l'offeso collo a dietro, e, dando luogo, costringea ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 130: Il Pagan vuole entrar, ma il piè gli falla, Che per la coscia offesa era impotente.
Esempio: Red. Esp. Insett. 71: Ferito da una di quelle bestiuole nel piede sinistro, patì punture atrocissime non solo nella parte offesa, ma ancora per tutta la coscia fino alla spalla.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 887: Accorsero gli amici, e dal tumulto Sottrassero l'eroe che del confitto Telo di molto si dolea, nè mente V'avea posto verun, nè s'avvisava Di sconficcarlo dalla coscia offesa.
Definiz: § IV. E detto di checchessia per Guasto, Danneggiato, e simili. ‒
Esempio: Michelin. Direz. Fium. 38: Se tali argini non sono offesi nè corrosi, si manterranno mai sempre paralleli fra di loro.
Esempio: Legg. Band. C. 26, 353: Fatta la piantazione qualora s'incontrino piante rotte, o in altra forma offese, senza potersi trovare il danneggiante, la spesa ec.
Definiz: § V. In forza di Sost. Persona offesa. ‒
Esempio: Dant. Inf. 9: E fuor n'uscivan sì duri lamenti, Che ben parean di miseri e d'offesi.
Esempio: Ceff. Dicer. 22: Io non conosco sì grande uomo, che ciò avesse commesso sotto la vostra signoria, che non si tenesse per folle, pensando alla vostra pronta giustizia, e la potente riverenza degli offesi, li quali ec.
Esempio: Stat. Pot. Fir. 3, 82: Se alcuno faràe offendere alcuno nella cittade o nel contado o distretto di Firenze.... per alcuno o per alcuni che sieno chiamati assessini o masnadieri o disperati, e l'offeso morirae, ec.
Esempio: Quist. Filos. S. 5: La gravezza dell'offensione si piglia dall'offeso e dall'offendente, secondo il grado di ciascheduno.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 204: Andasse a casa il padre dell'offeso, e del caso seguito gli chiedesse perdono.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 333: Che di fatto gli offesi neghino a' loro offensori la remissione per un tal motivo d'equità convenevole, e non più tosto per odio; questo frequentemente è pur troppo falso.
Definiz: § VI. Chiamarsi offeso di chicchessia, Tenersi, offeso di checchessia, Darsi per offeso, di checchessia, vale Mostrare con atti o con parole di aver ricevuto ingiuria, torto, danno, e simili, per checchessia. ‒
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis. 249: Dello levar del campo il Giglio bianco Sopra 'l campo vermiglio era disteso, A dimostrar che 'l Ghibellino stanco, Tegnendosi da' Guelfi molto offeso, Per arme 'l prese contra 'l popol franco.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 61: Il duca d'Angiò se ne tenne molto offeso, e palesemente si dolse del popolo fiorentino.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 37 t.: Il conte.... molto più si teneva offeso di questa seconda morte che della prima.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 126: Udillo Ferdinando, senza darsi per offeso, come poteva, della proposizione e del modo in che era concepita.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 119: Può insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile.