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Dizion. 5° Ed. .
DI
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pag.220
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DI Definiz: | serve alla relazione di moto, e indica il termine o il punto, onde una cosa o una persona si muove, parte o si allontana; ed equivale a Da. Usasi anche figuratam., o in locuzioni figurate. – | Esempio: | Dant. Parad. 1: E sì come veder si può cadere Fuoco di nube, sì ec. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 95: Così dello mio core.... Ogni altra cosa, ogni pensier va fore. | Esempio: | E Petr. Rim. 1, 151: Veggio di man cadermi ogni speranza. | Esempio: | Ugurg. Eneid. 1: Antica cittade fu, che ebbe nome Cartagine, la quale tennero quelli che venero di Tiro. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 87: Sopravvenuta cagione a Pietro di partirsi di Palermo,... me colla mia madre, piccola fanciulla, lasciò. | Esempio: | E Bocc. Decam. 2, 102: Come se del letto o da alto sonno si levasse, sbadigliava, e stropicciavasi gli occhi. | Esempio: | Tor. Miser. 53: Pochi sono che di così tempestoso mare si sappiano o vogliano in sicuro porto ricogliere col virtuoso operare. | Esempio: | Bemb. Rim. 39: E non m'hanno potuto Levar di vita gli amorosi affanni. | Esempio: | E Bemb. Rim. 60: E sì come di speglio Un riposto colore Saglie talor e luce in altra parte. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 21: Timone.... trovò per via Alcibiade che tornava di consiglio. | Esempio: | E Adr. M. Plut. Vit. 2, 29: Smontato di galea, si nascose in guisa che i cercatori nol trovarono. |
Definiz: | § I. Serve altresì a denotare il termine onde una cosa o persona è rimossa, allontanata, e simili; e usasi anche in locuzioni figurate. – |
Esempio: | Dant. Inf. 9: O cacciati del ciel, gente dispetta. | Esempio: | E Dant. Purg. 23: Tratto m'ha della costa ove s'aspetta. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 32: Che pur la sua dolce ombra Ogni men bel piacer del cor mi sgombra. | Esempio: | Bocc.
Decam. 3, 282: La reina.... levatasi la laurea di capo, quella assai piacevolmente pose sopra la testa a Filostrato. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 43: Di levar lei di qui non ho consiglio Che dar ti possa. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 20: L'avere.... tolta del numero delle prigioniere una giovane ec. | Esempio: | E Adr. M. Plut. Vit. 2, 29: Alcibiade adunque col suo partire, rapì delle mani degli Ateniesi Messina. |
Definiz: | § II. Regge pure il primo termine di cambiamento, mutazione, trasformazione e simili, in senso tanto proprio quanto figurato; e spesso è in correlazione con le particelle A e In. – |
Esempio: | Dant. Inf. 25: Fersi le braccia duo di quattro liste. | Esempio: | E Dant. Purg. 14: Vassi caggendo; e quanto ella più ingrossa, Tanto più trova di can farsi lupi La maledetta e sventurata fossa. | Esempio: | E Dant. Parad. 31: Tu m'hai di servo tratto a libertate. | Esempio: | E Simint. Ovid. Metam. 3, 18: Lo quale.... avvezzossi di fare delle cose nere bianche, e delle bianche nere. | Esempio: | Nov. ant. B. 149: Che debbo io fare, se del Grasso io sono diventato Matteo? | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 3, 87: Di fertile e facile lo fa (l'ingegno) tornar sterile e difficile. | Esempio: | Bald. Pros. 420: Ippocrate.... di mercante fecesi geometra. | Esempio: | E Bald. Pros. 442: Manilio.... di servo fatto liberto. | Esempio: | Monet. Poes. 149: L'uomo vizioso ad ogni mal costume Di can lupo si fa, d'agnello un orso. |
Definiz: | § III. Regge pure il termine di proscioglimento, liberazione, preservazione e simili; anche figuratam. – |
Esempio: | Dant. Purg. 23: E liberato m'ha degli altri giri. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 307: Tutta la mia fede è posta in te; liberami di lui. |
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