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1) Dizion. 5° Ed. .
COSTÀ.
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COSTÀ.
Definiz: Avverb. che accenna, in modo alquanto indeterminato, a luogo vicino alla persona a cui si parla; In cotesto luogo: e si usa coi verbi così di quiete come di moto.
Probabilmente dal lat. ecce e isthac. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Perchè il Maestro accorto lo sospinse, dicendo: Via costà con gli altri cani.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Lo mio maestro disse: La risposta Farem noi a Chiron costà di presso.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 169: E chi sarebbe quel giovane.... che vedendo tante belle giovani, quant'io ho inteso che costà sono,... non lasciasse ec.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 180: Il Duca e Ascalione, per non vedere la mia morte, se ne sono venuti costà.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 181: Tu.... ti stai costà forse contento.
Esempio: Dat. Lett. 39: Non occorreva che il Padre Bartoli costà e il Padre Tigrigim qua andassero dicendo, ec.
Esempio: Fag. Rim. 2, 222: Finirò il carnovale in quel contorno, La quaresima poi verrò costà.
Definiz: § I. Prepostevi le particelle Di costà, Per costà e In costà, forma una maniera avverbiale, indicante con la prima moto da luogo, e familiarmente anche a luogo; con la prima o con la seconda, moto per luogo; con la terza, moto a luogo. –
Esempio: Dant. Inf. 22: E 'l gran Proposto, volto a Farfarello,... Disse: Fatti in costà, malvagio uccello.
Esempio: Ovid. Pist. 56: Quinci ti partisti mio: perchè di costà mio non tornasti?
Esempio: Bocc. Decam. 3, 151: Fatti in costà; non mi toccare.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 201: Avevo scritto addì 22, e mandato la lettera per Ugolino di Niccolò Martelli, che se ne tornava in costà.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 247: Starà qui domani, e di poi ne verrà in costà con el Cardinale.
Esempio: Tass. Lett. 3, 9: Acciocchè Vostra Signoria mi favorisca come nel mio partire di costà promise.
Definiz: § II. E prepostavi la particella Di, e usato a modo d'aggiunto, vale Che è, Che si trova, o Che abita, dimora, costà; ed usasi anche con l'ellissi di detta particella. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 28: Fanno di que' melaranci, come di costà il gelsomino.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. appr.: Non sono fatte come coteste costà.
Definiz: § III. Di costà, riferito ad oggetto, vale Dal lato o Per il lato, che è dalla parte della persona, a cui si parla. –
Esempio: Machiav. Comm. 123: Piglialo di costà, ed io di qua.
Definiz: § IV. Si unisce anche ad altri avverbj, ed altresì a preposizioni, e se ne formano varie maniere; come ad esempio: Costà dove, Costà ove, e vale In o A cotesto luogo, nel quale; Costà donde, Costà onde, e vale In o A cotesto luogo, dal quale.
Definiz: Costà dentro o entro, vale Dentro a cotesto luogo. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 41: Se voi mi mettete costà entro, io vi lavorrò (lavorerò) sì l'orto, che mai non vi fu così lavorato.
Definiz: Costà oltre, vale Verso cotesta parte.
Definiz: Costà sopra, vale lo stesso che Costassù. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 76: L'innocenza mia, che costà sopra È nota, al mondo cieco anco si scopra (qui vale Nel cielo).