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Dizion. 4° Ed. .
G
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pag.557
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G
Definiz: | Lettera compagna del C, ed ha anch'ella due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più
rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile come GENTE, GIRO; onde per diffalta di
proprio carattere, per servircene nel primo suono coll'E, e coll'I, le pogniamo dopo l'H, come GHERONE, GHIRO. Questo
GH, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI, dal verbo
Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale per lo più avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come
GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA; e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno.
Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba le L, N, R, come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, SOGNO,
DISEGNARE, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono per la sua durezza
sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno
più rotondo e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato, come
GIGLIO, FOGLIO, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alle L, ed N, gran parte ne perde del suo
suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se la L, N, R, S, nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come
VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più in composizione colla preposizione
DIS. Ma nel principio di parola più frequentemente, come SGARARE; e si pronunzia sempre la S avanti al G nel secondo
modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso:
come POGGIO, OGGI, ec. |
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