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CROLLO.
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CROLLO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto del crollare o del crollarsi; Scotimento, Scossa: usato spesso col verbo Dare. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Ma dinne se tu sai, perchè tai crolli Diè dianzi il monte?
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 134: Come getta il caval con un sol crollo Da sè la sua poca pietosa salma ec.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 82: Diè la torre a quel moto uno e duo crolli.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 103: Pria su la tempia il fere, indi nel collo. L'elmo fatal.... non fende; Ma lo scote in arcion con più d'un crollo.
Esempio: Mont. Poes. 1, 352: Fuggendo allora [il bruto] Atterrito per tutta la campagna, Con fioche voci e con lunghi lamenti All'ignaro mortal predice e grida Il vicin crollo della madre antica.
Esempio: Leopard. Poes. 162: Un'onda di mar commosso, un fiato D'aura maligna, un sotterraneo crollo Distrugge sì ch'avanza, ec.
Definiz: § I. E detto di colpo, percossa e simili, vale Forza, Veemenza. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 59: Ma tanto fu de la percossa il crollo, Che la vita gli tolse e roppe il collo.
Definiz: § II. E per Urto, Colpo, Scossa, e simili, in senso figurato. –
Esempio: Vill. G. 752: E per le dette cagioni, e per altre,... la nostra città di Firenze ricevette gran crollo e male stato universale.
Esempio: Petr. Rim. 2, 147: Vidi Giunon gelosa, e 'l biondo Apollo, Che solea disprezzar l'etate e l'arco, Che gli diede in Tessaglia poi tal crollo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Bocc. Amet. 91: Avenga che.... più volte si siano gravemente opposti alla sua salute, e crolli da temere molti l'abbiano donati, sempre è in istato multiplicata maggiore.
Esempio: Menz. Sat. 93: Quanti dier ivi all'onestade il crollo!
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 263: Verrà la rotta di Zabaras, che dato il crollo alla grandezza della Pollonia, la condusse in lungo corso d'anni in tanto pericolo, che ec.
Definiz: § III. E per Leggiero movimento; onde Dare un crollo, Dar crollo, detto di persona, vale Muoversi tanto o quanto, Fare il più piccolo movimento. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Rilegollo, Ribadendo sè stessa sì dinanzi, Che non potea con esse dare un crollo.
Esempio: Bern. Orl. 19, 33: Cadde morto colui senza dar crollo.
Esempio: Car. Mattacc. 226: Fruga tanto, che sbuche; E rimettilo in geti; e se dà crollo, Senza rimessïon tiragli il collo.
Esempio: Grazz. Pros. 24: Gli legarono le braccia e le gambe di maniera che non poteva pur dar crollo.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 86: E 'l buon Raimondo, ove mirò, scontrollo, Nè dar gli fece nell'arcion pur crollo.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 2: Io crollai il capo e 'l crollar meco gli altri. Fe' vedercene un'altra [piastra] non men bella: Un nuovo crollo confermò il rifiuto Primiero.
Definiz: § IV. Dare un crollo in sulle forche, si disse scherzevolmente per Essere impiccato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 20: E se 'l fratel di Ferraù, Isoliero, Ch'a l'arbore legato ritrovollo, Non facea fede inanzi al re del vero, Avrebbe dato in su le forche un crollo.
Definiz: § V. Dar il crollo o l'ultimo crollo, vale Morire, e figuratam. Andare in rovina. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 87: E 'l busto che seguia, troncato al collo, Di sella cadde e diè l'ultimo crollo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 158: Si sta muta la vergine ed ascolta, E guarda in terra, e duolsi della mano Che tolse il laccio al circondato collo, E non le lasciò dar l'ultimo crollo.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Che chi nascendo ebbe di tempre tali, E sì debil l'appoggio di sua vita, Che sempre par che a dare il crollo penda.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 1, 3: E giocando, fatto 'l collo Mi fu spesso, e messo in mezzo Ben fui sì, ch'io n'anda' al vezzo, E diei giù l'ultimo crollo.
Definiz: § VI. Dare il crollo alla bilancia. –
V. Bilancia, § VII.
Definiz: § VII. Essere sul crollo della bilancia. –
V. Bilancia, § VIII.