Lessicografia della Crusca in rete

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LABILE, e LABOLE
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LABILE, e LABOLE.
Definiz: Add. Cadevole, Lubrico. Lat. lubricus, caducus. Gr. ὑπολιφὸς, γλίσχρος.
Esempio: Mor. S. Greg. La terra, ch'è bagnata dall'acqua, diventa labile.
Esempio: Bocc. nov. 89. 6. Sono naturalmente le femmine tutte labili, ed inchinevoli.
Esempio: E vit. Dant. 263. Li prelati ec. nella cui custodia sono commesse le anime labili.
Esempio: Dant. Par. 20. Cominciaron canti Da mia memoria labili, e caduci.
Esempio: Red. Ditir. 2. Se dell'uve il sangue amabile Non rinfranca ognor le vene, Questa vita è troppo labile, Troppo breve, e sempre in pene.
Definiz: §. Memoria labile, si dice della Memoria, che non ritiene.
Esempio: Bemb. Asol. 2. 121. Perciocchè non vi sento di così labole memoria, che egli vi debba già esser di mente uscito quello, che io pur ora vi ragionai.