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1) Dizion. 5° Ed. .
LABILE
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LABILE.
Definiz: Add. Che scorre, Scorrevole.
Dal lat. labilis.
Esempio: Comm. Anon. Dant. 1, 51: Il peccato degli uomini, il vivere vizioso, si può assimigliare alla acqua de' fiumi, ch'è labile e transitoria come il peccare.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 133: La penna non è sì precipitosa nel suo parlare, com'è la lingua, più labile d'ogni biscia.
Definiz: § II. Comunemente usasi, in senso figurato, per Facile a venir meno, a mancare, Caduco. –
Esempio: S. Bern. Medit. piiss. 20: Quale adunque vessazione di vizj ci costringe a desiderare ed avere sete dell'assenzio, cioè dell'amaro mondo, e di seguire lo naufragio, cioè lo pericoloso affogamento della vita presente labile, sofferire la signoria dello spietato tiranno, ec.?
Esempio: Dant. Parad. 20: Cominciaron cauti Da mia memoria labili e caduci.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 563: Labili e caduci: imperò che nolli ò potuto ritenere nella mente.
Esempio: Red. Ditir. 2: Se dell'uve il sangue amabile Non rinfranca ognor le vene, Questa vita è troppo labile, Troppo breve e sempre in pene.
Definiz: § III. Detto in particolare di persona, di animo, di coscienza, volontà, e simili, vale Inclinato, Facile, Prono, Proclive, a cosa non buona, al male; e usasi spesso con un compimento, retto dalla prep. A. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 155 t.: La loro labile e perversa conscienzia si è nascosta a gli occhi delli uomini, per la similitudine della santità che essi mostrano di fuori.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 117: Sono naturalmente le femine tutte labili ed inchinevoli: e perciò a correggere la iniquità di quelle che troppo fuori de' termini posti loro si lasciano andare, si conviene il bastone.
Esempio: E Bocc. Vit. Dant. M. 72: Questi (gli spirituali pastori) sono i prelati..., nella cui custodia sono commesse le animi labili.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 133: Se il mandi alla comune scuola dove si rauna moltitudine di disfrenati, tristi, labili al male, ed al bene contrarj o difficili, temo non perda infra un anno la fatica di sette.
Esempio: Bemb. Asol. 44: Da natura più labili siamo ciascuno a rammaricarci delle sciagure, che a lodarci delle venture.
Esempio: Arrighett. N. Cical. III, 1, 110: Siccome la maggior parte degli uomini sono labili e sdrucciolevoli al male,... fa di maniera (Circe) che essi, cedendo alla voglia eccessiva, divengano ebri.
Esempio: Segner. Pred. 340: Non vogliate dunque sì presto far gl'impeccabili, perchè a mio credere voi non siete finor raffermati in grazia, siete ancor labili, siete ancora caduchi,... e piaccia a Dio che già non siate peggiori di que' medesimi de' quali voi mormorate.
Definiz: § IV. Detto di memoria memoria labile, vale Che è facile a dimenticare le cose; e il suo contrario è Tenace. –
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 17: Certamente nè 'l grosso ingegno, nè la memoria labile, nè ancora l'appetito inquieto, nè il grosso sentimento, nè la debile vita fanno per sè medesime l'uomo colpevole; sì come i contrari di questi nol fanno innocente.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 80: Io che debbo di me presumere, conoscendo il mio intelletto tardo, lo ingegno piccolo e la memoria labile?
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 95: Non è la più labile cosa, che la memoria de' beneficj ricevuti.
Esempio: Giacomin. Oraz. 59: Vaglion alcuni ne la memoria, altri l'hanno labile e caduca.
Esempio: Fag. Rim. 4, 19: Ognun si scorda Di quanto aveva inteso: e immantinente Si fa memoria labile e balorda.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 203: Per quelli ch'hanno la memoria labile, Ormai s'è visto, io sono indispensabile.
Definiz: § V. E per Lubrico, Sdrucciolevole, Su cui facilmente si cade, si sdrucciola, o si scivola; detto di terreno. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: La terra, ch'è bagnata dall'acqua, diventa labile.