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1) Dizion. 5° Ed. .
INFINITO.
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INFINITO.
Definiz: Add. Non finito, Che non ha limite o termine; ed è più che altro proprio del linguaggio filosofico.
Lat. infinitus. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Colui che volse il sesto Allo stremo del mondo..., Non poteo suo valor sì fare impresso In tutto l'universo, che il suo verbo Non rimanesse in infinito eccesso.
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 57: Da questa fede non mi sbigottiscono, nè mi rimuovono li argomenti delli filosofi, delli quali il più acutissimo argomento è tenuto quello, quando dicono che nulle cose infinite possono essere comprese da scienzia.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 82: Or essendo il primo Motore di valore infinito, non potrà in alcun modo aver in sè corpo, o materia alcuna; perciochè corpo infinito non si può trovare: e finito non può star con valor che non sia finito.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. II. 27 t.: Non potendo gravezza o leggerezza finita star con corpo infinito,... saria la lor gravezza (di quelle parti) e la lor leggerezza infinita.
Esempio: Tass. Dial. 3, 39: Se il cielo sia composto di varj elementi; s'egli sia finito o infinito; s'abbia figura sferica o pure alcun'altra: ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 402: Chi è che non capisca che nello spazio infinito si può assegnare una distanza tanto grande, dalla quale tale sfera lucida apparisse così piccola, e anco minore di questo che dalla terra ci pare adesso una stella fissa?
Esempio: Leopard. Pros. 1, 191: Si querelavano principalmente che le cose non fossero immense di grandezza, nè infinite di beltà, di perfezione e di varietà, ec.
Esempio: Giobert. Apol. 24: Il vero essendo infinito, infiniti sono gli aspetti, in cui può essere considerato ed appreso da coloro che lo contemplano, e innumerevoli i criteri che servono a farne stima.
Definiz: § I. Figuratam. e iperbolicam. –
Esempio: Leopard. Pros. 1, 201: Non si proponendo nè patria da dovere particolarmente amare, nè strani da odiare; ciascheduno odierà tutti gli altri, amando solo, di tutto il suo genere, se medesimo. Dalla qual cosa quanti e quali incomodi sieno per nascere, sarebbe infinito a raccontare.
Definiz: § II. Detto propriamente e particolarmente di Dio, di alcuno de' suoi attributi, e di ciò che ad Esso riferiscesi. Onde Bontà infinita, Bene infinito, Sapienza infinita, Infinita provvidenza, e simili, sono maniere usate a designare Iddio. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò che si rivolve a lei.
Esempio: E Dant. Purg. 15: Quello infinito ed ineffabil bene Che lassù è, così corre ad amore Come a lucido corpo raggio viene.
Esempio: Petr. Rim. 1, 6: Quel ch'infinita provvidenza ed arte Mostrò nel suo mirabil magistero, Che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 55: Come a Colui piacque, il quale, essendo Egli infinito, diede per legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: E così io Filippo di Neri Rinuccini priego Gesù Cristo benedetto che per sua infinita misericordia ci voglia esaudire di quanto si è detto di sopra, e così l'ho pregato sempre.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 284: Il che ci conceda il Nostro Signore per sua infinita bontà, e pregatelo che ancora di così consegua suora Bernarda.
Esempio: Tass. Lett. 2, 83: Gli confessai ancora d'aver avuta opinione che la misericordia infinita di Cristo dovesse salvar l'anima di que' giusti, i quali, non per altro difetto che per mancamento di fede sono immeritevoli de la gloria del Paradiso.
Definiz: § III. E riferito a spazio di tempo tempo infinito o a moto infinito, vale La cui durata è indefinita, cioè senza fine determinabile. –
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I, 71 t.: Per qual si voglia spazio finito non può muoversi alcuna cosa con tempo infinito.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 24: Essendo il moto retto di sua natura infinito, perchè infinita e indeterminata è la linea retta, è impossibile che mobile alcuno abbia da natura principio di muoversi per linea retta.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 151: Due cose adunque si ricercano acciocchè un mobile senza intermissione possa muoversi eternamente; l'una è che il moto possa di sua natura essere interminato e infinito; e l'altra che il mobile sia parimente incorruttibile ed eterno.
Definiz: § IV. E per Che non è circoscritto, limitato, terminato, in correspettività delle cose finite e naturali. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 26, 35: Se da cosa finita ad infinita Si va qui in ciel fra tante dïademe, Questo è cambiar la vita a miglior vita.
Esempio: Varch. Boez. 61: Tra le cose finite è alcuna proporzione, quando s'agguagliano l'una coll'altra; ma tra una cosa finita ed una che è infinita, non può mai cadere agguaglio nè comparazione nessuna.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 159: Più potete aver guadagnato in questo atto, che non vale tutto il mondo, il quale è finito, e li meriti di vita eterna sono infiniti.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 17: Per giugnere a fare di niente qualche cosa, dicono i filosofi che una forza finita non è bastante; conviene che sia infinita.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 53: Se il bene finito diffonde se stesso in una maniera finita, conviene per necessità che il bene infinito si comunichi a proporzione, cioè dire infinitamente.
Definiz: § V. E Term. dei Filosofi, vale Che può sempre considerarsi capace di trapassare certi confini o in più o in meno, benchè sia sempre finito in atto. –
Esempio: Dant. Conv. 167: Nella scienza naturale è suggetto il corpo mobile, lo qual corpo mobile ha in sè ragione di continuità, e questa ha in sè ragione di numero infinito.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 55 t.: La vera significazione sua.... sarà che quella cosa s'abbia da intendere infinita, la quale, essendo atta a potersi in qualche parte terminare, ultimo termine non abbia alcuno.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. I. 58: Infinite adunque si potran dire quelle cose, le cui parti succederanno in guisa, che se bene in qual si voglia parte che attualmente si prendino saran finite; tuttavia resterà sempre di lor alcuna parte da prendersi di mano in mano infinitamente.
Definiz: § VI. Aggiunto di grandezza infinita o quantità infinita quale che sia, vale Di cui non può assegnarsi, nè pensarsi altra maggiore, fra quelle della sua specie. E dicesi anche di numero infinito. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 409: La circonferenza del cerchio infinito e una linea retta sono l'istessa cosa.
Esempio: Grand. Risp. apolog. 210: Ma quando.... si pretendesse ch'Euclide nella definizione 4 avesse inteso d'una moltiplicazione da farsi solo con numeri finiti e non con infiniti, potrebbe allora rispondersi, che ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 1, 29: L'aia compresa dalla iperbola apolloniana e da' suoi assintoti è maggiore di qualsivoglia data superfizie, e conseguentemente infinita.
Esempio: E Riccat. I. Op. appr.: Le quali [serie armoniche] essendo di lor natura infinite, si superano però con eccesso finito, e tale che ci dà la vera misura dell'area circolare e iperbolica.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 356: A quantità infinita l'aggiungere o levare quantità finita è lo stesso che aggiungere o levare nulla.
Definiz: § VII. Vale anche Il cui numero non può pensarsi o assegnarsi maggiore; ed in questo senso suol precedere il suo sostantivo. –
Esempio: Galil. Op. II, 228: Sì come non un solo, ma infiniti sono gli orizonti, così infiniti sono i meridiani.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 25: Vediamo se in qualche maniera si potesse dimostrare come in una continua estensione finita non repugni il potersi ritrovare infiniti vacui.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 64: Le curve si considerino siccome un aggregato d'infiniti archi minimi circolari, descritti da varj centri e con differenti semidiametri.
Esempio: E Riccat. I. Op. 3, 116: Quando poi l'esponente m non fosse duplo di n, la soluzione dipenderà dalla quadratura d'una dell'infinite iperbole.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 196: Per questa supposizione.... noi avremo una serie di infinite contusioni sempre più piccole, corrispondente ad una serie di infiniti corpi sempre più duri.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 70: Perchè tali punti sono infiniti, infinite sono le soluzioni del problema, che però dicesi indeterminato.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 2, 425: Per due punti passa una retta, e possono passare infinite parabole, ma per tre non ne passa che una sola.
Definiz: § VIII. E per Che dura sempre, Che non ha fine, Eterno. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Nella valle d'abisso dolorosa, Che tuono accoglie d'infiniti guai.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 87: L'alma è cosa infinita, Passibil, immortale.
Definiz: § IX. Figuratam., e in senso iperbolico. –
Esempio: Tass. Rim. 2, 225: Lontano dal mio core Infinito è 'l dolore, Infinite le pene e i miei tormenti, Infiniti i martiri, Infiniti i sospiri, Infinite le lagrime e i lamenti. Sol la Speranza ha fine Di rivedervi mai, luci divine: Sol fine ha la speranza, E nel fondo de' mali ognor avanza.
Definiz: § X. E per Innumerabile; e in modo iperbolico, per Moltissimo, quasi da non si poter contare; detto di cose tanto fisiche quanto morali. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 224: Infinita è la schiera degli sciocchi.
Esempio: Ugurg. Eneid. 326: Isola nobile d'infiniti metalli.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 18: Chi sa la voluntà del suo Signore e non la fa, quello sarà de molte ed infinite piaghe flagellato.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 473: Sonci infiniti libri in Firenze nella lingua latina, che tutti s'ebbono, col mezzo suo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 48: Metto all'incontro la morte d'un solo Alla salute di gente infinita.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 136: Dispregiate le cittadinesche delizie e divenuta partecipe della fortuna del marito..., con virile animo infiniti disagi sopportava.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 142: È passata per tanti altri infortunj, che può e deve per se stessa.... derivare da tutti questi capi infiniti ed efficacissimi conforti.
Esempio: Varch. Stor. 2, 227: Maestro Benedetto da Foiano predicò nella sala grande del Consiglio, dichiarando.... quando e come e da chi s'aveva a liberare da tanti infortunj la città di Firenze, e goder poi in eterno, insieme colla sua desideratissima libertà, infinite felicità.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 25: Non edifica quel che vuol gl'imperi Su fondamenti fabbricar mondani, Ove ha pochi di patria e fe stranieri, Fra gl'infiniti popoli pagani.
Esempio: E Tass. Dial. 3, 527: Come la fuga di Serse, il quale, dopo la perdita d'infinite centinaia di soldati, elesse di fuggire con una sola barchetta, e non volle ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 117: Una benda caduta dalle pareti, ov'erano infiniti voti appesi, venne sopra la testa di Timoleone.
Esempio: Galil. Op. VI, 251: Io, per quanto posso con verità deporre, nelle infinite o, per meglio dire, moltissime volte che ho guardato con tale strumento, non ho mai conosciuta diversità alcuna nel suo operare.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 116: Quanto alla moltitudine degl'intelligibili, che sono infiniti, l'intender umano è come nullo, quando bene egli intendesse mille proposizioni, perchè mille rispetto all'infinità è come un zero.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 257: Osservate solo che quella dimostrazione, che avete fatta in due corpi soli, si può a tre, a quattro, a mille, anzi ad infiniti, accomodar egualmente.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 335: Diceva che la negligenza e l'inconsideratezza sono causa di commettere infinite cose crudeli o malvage.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 212: Siam noi che non abbiam giudizio, E commettiam degl'infiniti sbagli.
Definiz: § XI. Pure in senso iperbolico, dicesi per Grandissimo, Sommo. –
Esempio: Machiav. Rim. 430: Costei fece nel popolo accusarlo, E volle un infinito benefizio Con infinita ingiuria accompagnarlo.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 8: Corrotto dall'appetito infinito delle ricchezze, patteggiò per sè, per prezzo di tanta scelleratezza, la Vicecancelleria, ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 139: Contuttociò io la ringrazio del suo infinito amore inverso di me.
Esempio: Varch. Stor. 2, 108: Altro non acquistano con infinito scomodo e disagio, che o danno vituperoso o dannoso vitupero.
Esempio: Leopard. Poes. 70: Ahi di cotesta Infinita beltà parte nessuna Alla misera Saffo i numi e l'empia Sorte non fenno.
Esempio: E Leopard. Pros. 1, 205: Negli animi che egli (Amore) si elegge ad abitare, suscita e rinverdisce, per tutto il tempo che egli vi siede, l'infinita speranza e le belle e care immaginazioni degli anni teneri.
Esempio: Giord. Op. 1, 3: E quando la pubblica allegrezza si mostrerà con illuminazioni notturne, cresceranno infinita vaghezza allo spettacolo tanti lumi dall'acqua ripercossi.
Definiz: § XII. Detto di spazio o di tempo, vale Che non ha limite, fine; ma usasi più spesso in senso iperbolico, per Vastissimo, Lunghissimo, e simili. –
Esempio: Machiav. Disc. 17: Bene interviene che nel travagliare una repubblica, mancandole sempre consiglio e forze, diventa suddita d'uno Stato propinquo che sia meglio ordinato di lei; ma dato che questo non fusse, sarebbe atta una repubblica a rigirarsi infinito tempo in questi governi.
Esempio: Bern. Orl. 25, 21: Adunque senza capo è questa via. Anzi pur senza fine è infinita, D'onore e di piacer spogliata e priva: Chi va per essa, mai non trova uscita, ec.
Esempio: Leopard. Poes. 47: Agl'infiniti Flutti commesso, ritrovasti il raggio Del sol caduto.
Esempio: E Leopard. Poes. 156: Giunta al confin del cielo, Dietro Appennino od Alpe, o del Tirreno Nell'infinito seno Scende la luna.
Definiz: § XIII. Term. dei Grammatici. Aggiunto di uno dei Modi modo infinito del verbo, e val quanto Indefinito, Indeterminato, perchè non determina, non designa, nè la persona nè il numero; ed usasi più spesso in forza di Sost. per Modo infinito. Dicesi anche Infinitivo. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 52: Quando questa parola voglio si congiugne collo infinito del verbo sustantivo, scilicet esse, ovvero del verbo che non significa atto, ma relazione, scilicet habere, ovvero tenere.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. appr.: Ma non sarebbe così, se questa parola voglio si giungesse collo 'nfinito, che significa alcuno atto.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 57: I Latini comandano così negativamente in questo tempo (nell'Imperativo), cioè proibendo, come affermativamente:... dove i Toscani non possono proibire mai nell'imperativo, ma sempre nell'infinito, non dire, non fare; e così di tutti.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 109: Sott'al medesimo appellativo si può ancora ridurre tutti gl'infiniti de' verbi, qualora egli stanno per nomi; come il fare, il dire, lo stare, il vedere, il porgere, il dilettare, e tutti gli altri, che per esser tanto noti, non hanno bisogno di maggior dichiarazione.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. 204: Infinito è quel che accenna indeterminatamente, cioè senza distinzione di persone e di numeri, l'azione in generale, come Amare, Temere, Sentire, ec.
Esempio: Menz. Pros. 3, 242: Segue adesso a dire del verbo finito, la cui mancanza è molto più spessa che nell'infinito non adiviene; comecchè molto più facile a sottintendersi questa, che quella.
Definiz: § XIV. E Term. degli antichi Giuristi, vale Non determinato, Generico. –
Esempio: Libr. Amor. 111: Se per alcuna questione d'amanti si richiede sentenzia nella corte delle donne, non si debbon nominare le persone, ma deesi propor la questione in persone infinite.
Definiz: § XV. In forza di Sost. Ciò che è infinito, Ciò che non ha limite o termine. –
Esempio: Dant. Conv. 299: La prima bontà ch'e' Iddio, che solo colla infinita capacità l'infinito comprende.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 158: L'infinito non si truova in atto, e denota imperfezione, eccetto che in Dio, e il finito perfezione.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 336: Credo che per la vista, senso sopra tutti gli altri eminentissimo, abbia relazione la luce, ma con quella proporzione d'eccellenza, qual è tra 'l finito e l'infinito.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 34: L'infinito è per sè solo da noi incomprensibile, come anco gl'indivisibili: or pensate quello che saranno congiunti insieme.
Esempio: Segner. Incred. 162: L'infinito, come infinito, non abita nella mente di alcun mortale.
Esempio: Magal. Lez. II, 3, 192: Ma perchè questa gloria dell'anima di venire ammaestrata su in cielo più manifesta appaia, ponete mente, com'ella, tuttochè oppressa dal peso del material corpo, faccia forza in sull'ali per inalzarsi al fattore, e come l'infinito e l'immortale di lui contempli, e l'eterno di se medesima intenda.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 50: O pensa poi, amico, se tu avessi sentito le loro dispute e intorno all'idee, e intorno alle cose incorporee, o i ragionamenti sopra il finito e lo infinito.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 199: Quando bene egli avesse voluto in mille doppj aumentare gli spazj e i diletti della terra, e l'università delle cose, quella e queste agli uomini, parimente incapaci e cupidi dell'infinito, fra breve tempo erano per parere strette, disamene e di poco pregio.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 295: Ora l'uomo non è Dio, ma solo un Dio che incomincia e che non sarà mai compiuto, perchè l'intervallo che divide il finito dall'infinito è pure infinito.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 4, 3: Siccome tal principio, accordando insieme il finito e l'infinito con tutte le dualità che loro si attengono, senza confonderle nè separarle, esprime l'armonia somma inchiudente ogni assonanza e consonanza secondaria, ne conseguita che l'umiltà è una virtù supremamente dialettica.
Esempio: E Giobert. Introd. 3, 52: Il sublime.... nasce dall'idea dell'infinito, suscitata dall'impotenza in cui è lo spirito di afferrare una forma esteriore.
Esempio: Giust. Vers. 39: Studiar l'infinito? Che gusto imbecille! Se fo le sibille, Non sono inquisito.
Definiz: § XVI. E per L'Essere infinito, Iddio. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 47: Il primo Essere, il Signore sovrano, l'Immutabile, l'Infinito, l'Indipendente, il sommamente Perfetto, non può essere se non uno solo.
Definiz: § XVII. E nel linguaggio dei Matematici, vale Ciò che è maggiore di qualsivoglia quantità o grandezza finita. –
Esempio: Torric. Lez. 18: Qui bisogna che io rimetta questa causa al fòro del maraviglioso Fra Buonaventura Cavalieri, appresso al quale non solo non è assurdo, che un infinito sia maggiore d'un altro, ma è necessario.
Esempio: Grand. Risp. apolog. 231: Potrebbe dire taluno che l'unità divisa per lo infinito non divenga altrimenti un nulla affatto, da esprimersi col nome di zero, ma una parte infinitesima di quella stessa unità.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 258: Senza il soccorso della geometria non isperino i fisici di formarsi un giusto e sufficiente concetto dell'infinito, almeno per quanto alla fiacchezza della mente umana è conceduto.
Esempio: E Riccat. I. Op. appr.: Si lascino persuadere [i fisici], che tutti gl'infiniti non sono eguali, che mal si confondono i relativi con l'assoluto, e che siccome quelli inconveniente alcuno in sè non contengono, così questo ec.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 29: Tutti e tre.... hanno saggiamente divisato non poter avere la forza viva, o sia della percossa, alla morta minor ragione di quella che abbia l'infinito al finito.
Definiz: § XVIII. Trovasi per Ciò che non è finito, Ciò che è incompleto. –
Esempio: Tass. Pros. div. G. 2, 205: Dividono (i Pitagorici) in due ordini i mali e i beni, ponendo nell'ordine de' beni il destro, il maschio e 'l finito; e nell'ordine dei mali il sinistro, la femina e l'infinito.
Definiz: § XIX. Infiniti, vale Individui, Persone, innumerabili o quasi innumerabili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 1: Morti erano infiniti, e derelitti Al lupo, al corvo, all'aquila grifagna.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 54: E capitati vi sono infiniti, Ch'a piè e senz'arme se ne son partiti.
Esempio: Bern. Orl. 41, 3: Pochi si son del silenzio pentiti; Dell'aver troppo parlato, infiniti.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 287: Io stupisco che il giudizio di pochissimi, ancorchè retto, abbia potuto vincere quello d'infiniti.
Definiz: § XX. Infinito, trovasi in forza d'Avverb. per Infinitamente. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 280: Se l'uomo aiuta chi non lo disserve, misericordia è; ma chi aiuta chi mal li vuole e disservelo continuamente, è infinito maggiore.
Definiz: § XXI. All'infinito e In infinito, posti avverbialm., vagliono Infinitamente; e in senso iperbolico, Oltre ogni termine, Sommamente, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 74: E questo fa la terza ricevitrice, e la quarta; e così in infinito si dilata.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 20: Le gran cose per la discordia in breve tempo tornano al niente, e le picciole per la concordia crescono in infinito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 32: Che tosto, o buona o ria, che la fama esce Fuor d'una bocca, in infinito cresce.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 10, 42: A me certo ne spiace in infinito, Ma così porta la crudel mia stella.
Esempio: Mont. Poes. App. 63: Passi da sofo, frizzi da stordito, Progetti d'ogni età fatti coi piedi, Peggio eseguiti, e sghembi all'infinito.
Definiz: § XXII. In infinito, vale anche Lunghissimamente, Quasi sempre. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 111: Questa sorta di pietra è bellissima a vedere; ma dove sia umidità e vi piova su, o abbia ghiacciati addosso, si logora e si sfalda; ma al coperto ella dura in infinito.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 256: La scienza.... se stessa eterna ed affina, sì come l'olio, senza altro aiuto che della sua medesima sostanza, in infinito si conserva, anzi imbalsimisce.
Definiz: § XXIII. E per Senza fine. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 63: Veduto il viso ed il parlare udito, Che di Terigi avean chiara sembianza, Rinaldo fa carezze in infinito Al messaggier del conte di Maganza.
Definiz: § XXIV. In infinito, e anche All'infinito, valgono altresì Indefinitamente, Senza fine. –
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 340: Si ponno in infinito moltiplicare altre varie proposizioni, secondochè le distanze degli argini e degli obietti sono maggiori o minori.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 55: Provaremo che nè le quantità corporali, nè il movimento, nè il tempo ancora, per esser cose continue, possano esser composte di parti indivisibili, ma in parti divisibili, si dividano in infinito.
Esempio: Galil. Op. astronom. 2, 379: Non si può dare una linea retta in atto se non infinita; per questo il moto retto può estendersi in infinito, essendochè il moto infinito è quello che non si finisce mai.
Esempio: Torric. Lez. 21: E questo succederà sempre con progresso sino in infinito.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 54: Anzi per accostarsi meglio in infinito (per quanto si voglia) alla radice precisa, si potrebbe continuare l'operazione, aggiungendo all'ultimo avanzo 699 due, o quattro, o sei zeri, o quanti si volesse di numero pari.
Esempio: E Grand. Instit. geom. 141: I piani sono tra loro paralleli, se prolungati in infinito, verso qualunque parte, mai convengono insieme.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 447: Crediam noi.... che i filosofi stessi, molti de' quali, metafisicando intorno il continuo, non sono per anco giunti a capire che l'estensione è divisibile all'infinito, la premessa diffinizione ammettessero?
Esempio: E Riccat. I. Op. 3, 354: L'aggregato di tutte le impressioni positive ed acceleranti è compreso dallo spazio C E D; siccome quello delle ritardanti e negative dall'area, estesa all'infinito, I D F H.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 33: Si allivelleranno (certi beni) a linea masculina di maschio in infinito del conduttore, o conduttori, ed in mancanza di maschi, per la vita naturale durante delle femmine, nate immediatamente dall'ultimo maschio.
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 432: S'intenda la retta ABC, generata dal moto del punto A, prodotta in infinito.
Definiz: § XXV. Andare nell'infinito, in infinito, per lo infinito o Andarsene nell'infinito, o, in infinito, od anche per lo infinito, vale Non venire a fine col discorso, con la trattazione, o con l'operazione, Non finirla più, per essere la cosa quasi interminabile. –
Esempio: Cas. Rim. burl. 1, 21: Non voglio entrar nella filosofia, Che sarebbe uno andar per lo infinito.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 158: Nè era in quel tempo venuto ancora l'uso delle argenterie nelle tavole della cittadinanza, che se n'andò poi col tempo nell'infinito.
Esempio: Sassett. Lett. 53: Io me ne anderei nell'infinito, mentre che io vi scrivo, come quello che non mi contento di star senza voi.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 35: Essendo i pericoli quasi innumerabili, e volendo questi tali riparare a tutti, se n'andavano nell'infinito.
Definiz: § XXVI. E Andare nell'infinito o in infinito, detto di cosa, vale Non aver fine, Crescere senza apparenza d'aver fine o termine. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 13: Lungo saria se gl'infelici spirti De le femine ingrate, che qui stanno, Dovesse ad uno ad uno riferirti; Chè tanti son, ch'in infinito vanno.
Esempio: Bern. Orl. 62, 63: Disse Aquilante: Io non fui mai schernito, Nè cominciai, senza fornire, impresa; Se ben la cosa andasse in infinito, La voglio a fin condur, poi che l'ho presa.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 156: La cosa se n'andrà in infinito, se io andrò cercando di qua e di là esempj, per li quali appaia che le cose grandi costano poco.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 24: Imperciò che a' diletti, a' piaceri, al poter più degli altri, al godimento di tutte quante le terrene cose gli subordiniamo (i beni temporali), e in somma a tutte le soddisfazioni de' nostri affetti, i quali non mai a bastanza se ne satollano; e così i nostri fini e i nostri desiderj vanno in infinito.