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1) Dizion. 5° Ed. .
CAMPANELLO
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CAMPANELLO.
Definiz: Diminut. di Campano. Dicesi di quello, che ha un piccolo manico, e che perciò si suona a mano; o che sospeso in alto ad una molla, si suona per mezzo d'una corda appiccatavi. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 521: Divisala in ischiere, la faceva entrare nel lavoro in giro al suono d'un campanello.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 576: Credevano che l'istesso campanello e suono avesse qualche forza d'incanto.
Esempio: Menz. Sat. 6: Ma io per me non son sì freddo e gonzo, Che creda santo un fraticel, che stia A sbatacchiare un campanel di bronzo.
Definiz: § I. E figuratam. per Richiamo, Allettamento. –
Esempio: Bracciol. Schern. 15, 30: E perchè al campanel delle lenzuola Non si può lungamente contrastare ec.
Definiz: § II. Campanelli diconsi per similit. le Bolle che fa l'acqua quando piove dirottamente o quando bolle forte: oggi più comunemente Campanelle. –
Esempio: Salvin. Nicandr. 50: E posole bigicce A campanei di pioggia somiglianti.
Esempio: Not. Malm. 1, 426: Sonagli e campanelli chiamiamo quelle gallozzole che fa l'acqua quando e' piove o quando ella bolle.
Definiz: § III. Campanello, pure per similit., dicesi anche di certi fiori; più comunemente Campanella. –
Esempio: Salvin. Teocr. 62: O pur papaver molle, C'ha rossi i campanelli, e le sue bocce.
Definiz: § IV. Campanello chiamasi anche una Sorta d'imboccatura del morso del cavallo.
Definiz: § V. Andare a suon di campanello, Stare a suon di campanello, o Vivere a suon di campanello, valgono Vivere a posta altrui; tolta la similitudine dai Religiosi claustrali, che vanno a mensa e ad altri atti comuni al suono del campanello.
Definiz: § VI. Quindi Andare a suon di campanello, si dice di un uomo, d'un collegio o d'un uffizio, quando procedono con grande regolarità.
Definiz: § VII. Andare a suon di campanello, si disse anche per Aver briga in Tribunale; detto così dall'uso di chiamar le parti all'udienza col suono del campanello.
Definiz: § VIII. Andare a tavola a suon di campanello, o solamente Andare a suon di campanello, vale Vivere a spese d'altri; lo stesso che Andare a tavola apparecchiata.
Definiz: § IX. Appiccare altrui il campanello o un campanello o Attaccare altrui il campanello o un campanello, che anche dicesi Appiccare il sonaglio, vale figuratam. Apporre un difetto, una calunnia. –
Esempio: Soldan. Sat. 16: Adunque devo il mio franco intelletto.... All'arroganza altrui render suggetto? Sì, se non vuoi che un campanel ti sia Appiccato di dietro.
Definiz: § X. Attaccare i campanelli, si disse anche per Trattenere e allettare la moltitudine a fine di ottenerne favore. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 85: Questo corrisponde a quello che noi diremmo attaccare i campanelli; come fanno molti appaltoni, credendosi, per questo verso, di farsi un partito favorevole.
Definiz: § XI. Dar nel campanello, vale Incominciare a sonarlo, per lo più con una certa furia e forza. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 73: Destandosi dal sonno dopo le otto, Dettero in tutti quanti i campanelli.
Definiz: § XII. Parere un campanello, dicesi di Chi ha voce chiara e squillante, detta anche voce argentina. –
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 533: Dichiamo ancora pare un campanello, quasi abbia voce, come si dice, argentina.
Definiz: § XIII. Tenere il campanello, si dice di Chi nella conversazione cicala per tutti gli altri, o semplicemente di Colui che parlando volge a sè l'attenzione della brigata, ovvero di Quegli che favella a nome degli altri; detto così, perchè nelle udienze de' magistrati o simili, quegli che presiede tiene il campanello, e parla e dà le risposte per tutti. Oggi con maniera più comune diciamo: Far tutte le carte. –
Esempio: Buonarr. Sat. 5, 246: Il manico esser vuol d'ogni granata, Tener sempre vuol egli il campanello.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 50: Brunetto, che teneva il campanello, Dice chi sia, e che di casa egli esce.