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DISUSATO e, per sincope, talora anche DISUSO.
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DISUSATO e, per sincope, talora anche DISUSO.
Definiz: Partic. pass. di Disusare. ‒
Esempio: Accolt. Oraz. I, 6, 131: Ivi (in cielo) con disusate proposizioni dalle scuole nostre, comprendi, e miri il triangolo da una retta linea infinita contenuto.
Definiz: § I. In forma d'Add. Non più usato, praticato, o adoperato, Caduto dall'uso, Dismesso: detto anche di vocabolo o simile. ‒
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 217: Conviene che si guardi il poeta ch'e' non usi soperchio parole disusate.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 240: Ma perchè questa voce (roggio) oggi è disusata, non è maraviglia se alcuno non l'ha così bene intesa.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 400: Se guernisco il capo Di cappel disusato, io son deriso.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 20: Cavalieri sperimentati nell'esercizio dell'armeggiare: giuoco ora quasi disusato, e già in Firenze frequentatissimo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 14: Chiamavano i migliori poeti, e principalmente gl'italiani, vecchiumi, cosacce disusate, lingue, e non altro.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 48: L'articolo τοῦ e τῆς nel secondo caso, non viene da ὁ, nè da ὴ che usiamo nel retto: i gramatici lo deducono dal disusato τός e τή o τά in dorico.
Definiz: § II. E per Che non è in uso, Inusato; e detto di via, scala, e simili, Che non è comunemente tenuta, Che è praticata da pochi. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 10, 34: Se ne gian per disusata scala.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 55: Mentre la battaglia ardea più fera Per disusate vie così s'avvolse, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 60: Per vie ne trasse disusate e torte Fra noi discordi.
Definiz: § III. E per Disavvezzo, Disabituato, costruito con un compimento retto dalla particella Di: ma è maniera non comune. ‒
Esempio: Esop. Fav. M. 190: Siccome uomo disusato di battaglia.
Esempio: Ugurg. Eneid. 31: E tenta di volgere già l'animo di prima lento, e 'l cuore disusato d'amare, col vivo amore d'Enea.
Esempio: E Ugurg. Eneid. 212: E moverà [Tullo] nell'armi li uomini sedenti e tardi, e le schiere già disusate dei triumfi.
Definiz: § IV. E per Non avvezzo, Non abituato. ‒
Esempio: Giamb. Vegez. 105: Che si conviene fare s'alcuno hae oste di disusate genti da battaglia, o rozzi cavalieri.
Esempio: Ugurg. Eneid. 258: La selva disusata.... s'amira vedendo dalla lunga li scudi rilucenti degli uomini, e le navi dipinte correre per lo fiume (qui figuratam.).
Esempio: Esop. Fav. S. 47: Fece cadere nel lago uno corrente con uno subito e spaventevole busso, per lo quale le disusate ranocchie forte impaurirono.
Definiz: § V. E per Nuovo, Insolito, Straordinario, Singolare; in senso così buono come cattivo. ‒
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 19: Onde cotali essendo fatti uomini, non era loro alcuna fatica disusata, nè luogo nessuno aspro nè brigoso nè malagevole.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 128: Chiamò Servando tre volte con grande voce; per la qual voce e grida disusate commosso e svegliato Servando, subitamente rispose.
Esempio: Petr. Rim. 1, 60: Perchè fa' in lei con disusata foggia Men, per molto voler, le voglie intense?
Esempio: Bocc. Decam. 1, 198: Il quale [valente uomo] messer Cane della Scala.... d'una subita e disusata avarizia in lui apparita morse con una leggiadra novella.
Esempio: Vill. M. 407: Il popolo si levò a romore e furore contro al Conte, dicendo ch'egli era sturbatore della pace, e voleagli mettere in disusate gravezze.
Esempio: Bemb. Rim. 25: E come quei che trova in suo viaggio Disusato piacer, non si ritenne.
Esempio: Car. Eneid. 5, 985: Ciò disse appena, che da torbidi austri E da nera tempesta il cielo involto In disusata pioggia si converse.
Esempio: Gell. Poes. 466: Ancor che molto disusate e nuove Sieno a gli orecchi miei, caro Fileno, Le cose che tu narri, un gran piacere ec.
Esempio: Cellin. Vit. 481: Io mi vedevo guardare da tutti quei di Vicchio come cosa disusa da vedersi.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 28: Mi ricorda di avere osservato tra le famigliari lettere d'un gran politico e statista di questa patria, esservene molte con tale disusato artificio scritte.
Definiz: § VI. In forza d'Avverb. In modo disusato. ‒
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 227: Che se oscuramente e disusato dire volesse, gli uditori ne vadano voti.