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ACUTO.
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ACUTO.
Definiz: Add. Appuntato, Aguzzo, Pungente; e riferendosi al taglio, vale Sottile, Ben affilato.
Dal lat. acutus. −
Esempio: Fr. Iac. Tod. 434: Ne additerà la piaga del costato, Le mani e' piedi como fu forato, E di acuta corona incoronato.
Esempio: Dant. Purg. 29: Mostrava l'altro la contraria cura, Con una spada lucida ed acuta.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 53: Pareano le sue parole celestiali, a modo che saette acute.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 53: E impugna l'uno e l'altro il ferro acuto.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 39: Un coltello di taglio acuto e sottile taglia benissimo il pane e il legno; il che non farà se 'l taglio sarà ottuso e grosso.
Esempio: Bellin. Disc. anat. 1, 15: D'ottuso e grosso filo, e poco buono a tagliar ch'egli era, il rende acuto e sottile in breve tempo, e affilato e tagliente.
Definiz: § I. E Term. de' Geometri. Dicesi Acuto quell'Angolo acuto che è minore del retto. −
Esempio: Varch. Lez. accad. 249: Quanto gli angoli sono meno ottusi, o vero più acuti, tanto meno d'aria si racchiude.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 3: L'angolo poi maggiore del retto dirassi angolo ottuso, ed il minore del retto, angolo acuto.
Esempio: Narducc. Acq. corr. 194: Ciò che si è detto in riguardo agli ostacoli, opposti ad angolo ottuso al corso del fiume, è applicabile agli ostacoli, opposti al medesimo ad angolo acuto.
Definiz: § II. Acuto pur dicesi di tutto ciò che termina in punta, e anche in qualche canto o spigolo, che abbia la figura d'angolo acuto. −
Esempio: Dant. Inf. 21: L'omero suo, ch'era acuto e superbo, Carcava un peccator con ambo l'anche.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 514: Appresso ad alcun palude facci una fossa,.... e sia da' due capi lunga e acuta.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 34: Quando ogni nuvol già n'era rimosso, All'acute piramidi sembiante, Sottile inver la cima, e in mezzo grosso.
Definiz: § III. Per similit., detto di checchessia, che, per l'impressione che fa sui sensi, sembri pungere come cosa acuta. −
Esempio: Dant. Parad. 28: Un punto vidi, che raggiava lume Acuto sì, che il viso, ch'egli affuoca, Chiuder conviensi per lo forte acume.
Esempio: Benciv. Volg. Mes. 3: La medicina, che ha sapore mordace e acuto, s'infiamma agevolmente.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 134: E la barba, e' capelli pareano d'oro,.... e gli occhi acuti e lucenti come fuoco acceso.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 31: Il seme di tutti [i cardamomi] agevolmente si rompe con li denti, e gustandosi è acuto e mordente.
Definiz: § IV. Acuto si pone anche a denotare la intensità, la possanza, la gagliardia, la veemenza d'alcuna cosa. −
Esempio: Guglielm. Piac. Chir. volg. 16: Lo 'nfermo si sente grandissima acuitade di caldo, nel collo spezialmente, sed egli bee vino acuto, ovvero cosa calda.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 368: Vi sono molte spezie d'acidi e di agri più o meno puri, più o meno acuti, più o meno sottili o volatili ec.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 116: Guastatosi il tempo, si fece un freddo molto acuto.
Esempio: Mont. Poes. 1, 262: Giunte là dove la folgore prende L'acuto volo,.... Inversero le coppe.
Definiz: § V. Acuto, appropriato alla vista e all'udito, serve a denotarne la squisitezza, la forza ec. Detto d'occhio o d'orecchio, vale anche Fisso, Intento. −
Esempio: Dant. Parad. 22: Tu se' sì presso all'ultima salute, Cominciò Beatrice, che tu dei Aver le luci tue chiare ed acute.
Esempio: Marchett. Lucrez. 248: Tu con acute orecchie, e con sagace Mente m'ascolta.
Esempio: Parin. Poes. 102: Ad ogni verbo con gli orecchi acuti Era presente.
Definiz: § VI. Serve parimente a denotare la forza e la squisitezza delle lenti e degli strumenti ottici. −
Esempio: Targ. Alimurg. 290: Al quale [microscopio] adattò la lente più acuta.
Definiz: § VII. Acuto, detto del suono e della voce, contrario di Grave. −
Esempio: Senec. Pist.: Tu mi insegni come le gravi e acute voci s'accordino insieme.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 29: Che spesso muta corda e varia suono, Ricercando ora il grave, ora l'acuto.
Esempio: Car. Long. 48: Variando e discorrendo per tutta l'arte della musica, sonò quando il grande che si conviene alle vacche, quando l'acuto che aggrada alle capre, e quando l'allegro che diletta alle pecore.
Esempio: Segn. B. Tratt. Anim. 92: Suono acuto è quello, che muove il senso assai in picciol tempo; e grave all'incontro è quello, che lo muove poco in lungo tempo.
Esempio: Don. Comp. Music. 87: Dove particolarmente si mostra l'errore d'alcuni antiquarj, i quali biasimano negli odierni concenti la mescolanza del grave e acuto.
Definiz: § VIII. Accento acuto, dicesi quella Lineetta, che nella scrittura, scendendo dalla destra va alla sinistra di chi legge, e della quale ci serviamo talvolta per additare la posa da farsi sulla vocale. −
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 102: La quale [voce greca] i Latini chiamano ora phrenêsis, con l'accento circumflesso in sulla penultima, ed or phrénesis con l'accento acuto in su l'antepenultima.
Esempio: Salvin. Annot. Buomm. 61: L'accento l'alza o abbassa, o alza insieme ed abbassa [la sillaba]; onde vennero l'acuto, il grave e 'l circonflesso.
Definiz: § IX. Acuto, parlandosi di malattie, vale Violento, Precipitoso, ma di non lunga durata; contrario di Lento, di Cronico; e Febbre acuta, Male acuto, stanno a denotare una specie particolare di febbre, e di male. −
Esempio: Dant. Inf. 30: Per febbre acuta gittan tanto leppo.
Esempio: Benciv. Cur. Malatt. volg.: E delle febbri ve ne sono delle acute, e delle acutissime.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 102: Nella città di Costantin lasciata Grave l'avea di febbre acuta e fiera.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 21: I morbi acuti, a differenza de' cronici o lunghi, non altro vengono a dire che morbi precipitosi.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 80: Per tacere di un male acuto, da lui sofferto nel terzo mese dopo la sua nascita.
Definiz: § X. E riferito ai dolori così dell'animo come del corpo, vale Intenso, Fiero, Veemente. −
Esempio: Red. Esp. nat. 48: Mi cominciò ad informicolare e la mano e 'l braccio e tutta la spalla con un tremore così fastidioso, e con un dolore così afflittivo ed acuto nella punta del gomito, che fui necessitato a ritirar subito la mano.
Definiz: § XI. Figuratam., riferito alle facoltà della mente ed agli affetti dell'animo, vale Sottile, Ingegnoso, Perspicace, Forte, Veemente. −
Esempio: Dant. Purg. 24: Ma per fare esser ben la voglia acuta, Tien alto lor disìo, e nol nasconde.
Esempio: E Dant. Purg. 25: L'altre potenzie tutte quante mute, Memoria, intelligenzia e voluntate, In atto molto più che prima acute.
Esempio: Cic. Tusc. 6: Ma e' mi pare che tu segua l'opinione di Epicarmo, uomo acuto, e come siciliano non sciocco.
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 1, 144: Cotali considerazioni dei più acuti ingegni furono agevolmente impresse negli animi.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 34: Bench'ella sia una considerazione acuta e sottile, non si può negare che ciò vero non sia.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 341: Avendo [Solone] a dar leggi ad un popolo così acuto ed accorto come l'ateniese, non poteva non fare ec.
Definiz: § XII. E riferito al discorso, in alcuno dei significati del § precedente. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 217: Porfirio, che d'acuti sillogismi Empiè la dialettica faretra.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 364: Per la qual risposta, benchè acuta e piena d'artificio,.... conobbe Lodovico non potere avere speranza certa.
Esempio: Parin. Poes. 114: Da te mandato, Con acuto epigramma il tuo poeta La mentita virtù trafigger puote D'una bella ostinata.
Definiz: § XIII. E per Alacre, Volenteroso, Sollecito. −
Esempio: Dant. Inf. 26: Li miei compagni fec'io sì acuti, Con questa orazion picciola, al cammino, Che appena poscia gli avrei ritenuti.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 683: Fec'io sì acuti, cioè sì volenterosi.
Esempio: Cic. Uffic. 96: L'ozio e la solitudine, due cose facevano colui acuto; le quali a tutti gli altri sogliono dare pigrizia con dolore.
Definiz: § XIV. Per Ripido, Malagevole, Faticoso. −
Esempio: Fag. Rim. 2, 260: Vi tediò forse l'erta del sentiero, Che, per venir di questo colle in cima, Da ultimo è un po' acuta daddovero?
Definiz: § XV. Acuto, posto a guisa di avverbio, in vece di Acutamente. −
Esempio: Salvin. Esiod. 234: E di costor poscia i cavalli, Incontra gli uni agli altri fatti, acuto Nitriro.