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Dizion. 4° Ed. .
VENTRE.
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VENTRE.
Definiz: | Si dicono le Principali cavità, che sono nel corpo dell'animale, e che contengono le viscere, come Ventre
supremo, medio, e infimo; ma propriamente l'infimo, che racchiude lo stomaco, gl'intestini ec. Lat.
venter, ventriculus. Gr. γαστήρ,
γαστρίδιον. |
Esempio: | Amm. ant. 24. 4. 11. Il ventre, che bolle di vino, tosto schiuma in lussuria.
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Esempio: | Maestruzz. 2. 12. 4. La 'ngluvie del ventre provoca la lussuria. |
Esempio: | Lab. 293. Gli si vorrebbe dare d'un ventre pecorin per le gote, tanto quanto il
ventre, o le gote bastassero. |
Esempio: | Ar. sat. 4. E se non basta M'empia la gola il ventre, e le budella. |
Definiz: | §. I. Per Utero. Lat. uterus. Gr. ὑστέρα. |
Esempio: | Dant. Par. 23. L'alta letizia, che spira del ventre, Che fu albergo del nostro
desiro. |
Definiz: | §. II. Per Pancia, o Luogo, dove sta il ventre. Lat. venter. Gr.
γαστήρ. |
Esempio: | Bocc. nov. 90. 8. E così fece alla schiena, e al ventre, e alle groppe.
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Esempio: | Dant. Inf. 6. Gli occhi ha vermigli, e la barba unta, e atra, E 'l ventre largo.
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Definiz: | §. III. Scaricare il ventre, vale Cacare, o Deporre il peso del ventre. Lat.
alvum exonerare. Gr. ἀποπατεῖν,
χέζειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 15. 18. Richiedendo il naturale uso di dover deporre il superfluo
peso del ventre, dove ciò si facesse, domandò quel fanciullo. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 115. Come se veleno avesse preso, scaricò il ventre.
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Definiz: | §. IV. Muovere il ventre, vale lo stesso, che Smuovere il corpo, Far cacare. |
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