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Dizion. 3° Ed. .
VENTRE
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pag.1763
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VENTRE.
Definiz: | Propriamente ricettacol del nutrimento, nel quale si cuoce il cibo: Stomaco. E pigliasi ancora per tutta la massa
delle budella. Lat. venter, ventriculus. |
Esempio: | Amm. Ant. 24. 4. 11. Il ventre, che bolle di vino, tosto schiuma in lussuria.
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Esempio: | Boc. Nov. 15. 18. Richiedendo il naturale uso di dover deporre il superfluo peso
del ventre. |
Esempio: | Lab. num. 293. Gli si vorrebbe dare d'un ventre pecorin per le gote.
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Esempio: | Tes. Pov. P. S. Impiastrato caldo molto giova, e muove il ventre
[fa cacare] |
Esempio: | Sagg. Nat. Esp. 115. Come se veleno avesse
preso, scaricò il ventre (cacò) |
Esempio: | Maestr. 2. 12. 4. La
'ngluvie del ventre provoca la lussuria. |
Esempio: | Ar. Satir. M'empia la gola
il ventre, e le budella. |
Esempio: | Dant. Par. 23. L'alta letizia, che spira del ventre, Che fu albergo del nostro
desiro. |
Definiz: | §. Per Pancia, e luogo, dove sta il ventre. Lat. venter. |
Esempio: | Bocc. Nov. 90 10. E così fece alla schiena, e al ventre, e alla groppa.
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Esempio: | Dan. Inf. 6. Gli occhi ha vermigli, e la barba unta, e atra, E 'l ventre largo.
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