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VENTRE
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VENTRE.
Definiz: Propriamente ricettacol del nutrimento, nel quale si cuoce il cibo: Stomaco. E pigliasi ancora per tutta la massa delle budella. Lat. venter, ventriculus.
Esempio: Amm. Ant. 24. 4. 11. Il ventre, che bolle di vino, tosto schiuma in lussuria.
Esempio: Boc. Nov. 15. 18. Richiedendo il naturale uso di dover deporre il superfluo peso del ventre.
Esempio: Lab. num. 293. Gli si vorrebbe dare d'un ventre pecorin per le gote.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Impiastrato caldo molto giova, e muove il ventre [fa cacare]
Esempio: Sagg. Nat. Esp. 115. Come se veleno avesse preso, scaricò il ventre (cacò)
Esempio: Maestr. 2. 12. 4. La 'ngluvie del ventre provoca la lussuria.
Esempio: Ar. Satir. M'empia la gola il ventre, e le budella.
Definiz: §. Per Utero.
Esempio: Dant. Par. 23. L'alta letizia, che spira del ventre, Che fu albergo del nostro desiro.
Definiz: §. Per Pancia, e luogo, dove sta il ventre. Lat. venter.
Esempio: Bocc. Nov. 90 10. E così fece alla schiena, e al ventre, e alla groppa.
Esempio: Dan. Inf. 6. Gli occhi ha vermigli, e la barba unta, e atra, E 'l ventre largo.