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Dizion. 1° Ed. .
MOSSE
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MOSSE.
Definiz: | Luogo, dove si conducono i barberi, per acconciargli, e muovergli a correre il palio. Lat. carceres. |
Esempio: | G. V. 9. 316. 3. E poi, ec. fece, in dispetto, e vergogna de' Fiorentini, correre
tre palj, dalle nostre mosse, insino a Peretola. |
Definiz: | ¶ Dar le mosse: dare il segno di muoversi. Lat. E carceribus
dimittere. |
Esempio: | Bocc. n. 32. 15. Se n'entrò in casa d'una sua amica, dalla quale, altra volta,
aveva prese le mosse, quando andava a correr le giumente. |
Definiz: | ¶ Diciamo, Non potere stare alle mosse, cioè, non potere aver pazienza, tolto da' cavalli, che
sono alle mosse, che non si possono tener fermi. Lat. quiescere non posse. |
Definiz: | ¶ Furar le mosse: prevenire in dire o far cosa, che altri avesse prima in pensier di fare, il che
anche diremmo Rompere l'uovo in bocca. Lat. Eripere è manu manubrium.
Flos. 213. |
Definiz: | E dar le mosse a' tremuoti, si dice di coloro, senza la parola, e ordine de' quali, non si mette
mano in cosa veruna: detto in ischerzo, che anche si direbbe Dar l'orma a' topi. |
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