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1) Dizion. 5° Ed. .
GREGGIA.
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GREGGIA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Gregge. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 448: Il contrario è de' tori, i quali due mesi innanzi che s'ordinino a coprire, si deono, più che all'usato modo, riempier d'erba, di paglia e di fieno: e si deono dalle femmine partire, e poi rimettere nella greggia quasi nella fine del mese di maggio.
Esempio: Pallad. Agric. 163: Questi segni si vogliono agguardare ne' buoi, o di nostra greggia o d'altrui che sieno.
Esempio: Vill. G. 312: Una pecora malata corrompe l'altra, e tutta la greggia.
Esempio: Vill. M. 434: E per questo le gregge si dispargono, e diventano pasto di lupi rapaci.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 35: Ovvero degli altri, che mescolano essi animali alle gregge loro.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 10: E questa greggia e l'orticel dispensa Cibi non compri alla mia parca mensa.
Esempio: Menz. Poes. 1, 44: Nè sa ch'ove contende irato il toro Ivi fur tetti d'oro: Ch'ove or pasce la greggia, Ivi splendeo la reggia.
Esempio: Pindem. Poes. 103: L'erba molle alla pascente greggia Obbliar fea col suo campestre flauto.
Esempio: Manz. Poes. 60: Qui scorsi Gregge erranti e tugurj.
Definiz: § I. E con qualche aggiunto determinativo della specie. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 121: Le gregge degli armenti, e l'ampia coltura de' campi, e l'abbondante vigneto.... tutte queste cose si lasceranno, e di po' la morte non si troveranno.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 396: Colui, che vorrà aver greggia di cavalli e di cavalle, principalmente convien che riguardi l'etade, ec.
Esempio: Vill. M. 353: Gli Ungheri hanno le gregge de' cavalli grandissime.
Esempio: Ugurg. Eneid. 241: A lui cinque gregge di pecore e cinque armenti redivano, e con cento aratri rivollevano la terra.
Definiz: § II. Pure per Branco, trovasi detto di pulcini raccolti intorno alla chioccia. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 478: Il maggior numero sia trenta pulcini per gallina; ma maggior greggia non è da fare.
Definiz: § III. E per similit., detto di moltitudine di api. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 423: A questo modo il timo e l'amaranto Dei trapiantare ancora, e quell'altre erbe, Che danno a questa greggia amabil cibo.
Definiz: § IV. E poeticam., per Moltitudine di pesci; onde Gregge di Nereo, e simili, per Tutti quanti i pesci. –
Esempio: Salvin. Opp. 180: Tu mare istesso, e voi abitatori Del mare strepitoso, ondosi numi, Consentite che io narri i vostri armenti, Le vostre gregge e le marine genti.
Esempio: E Salvin. Opp. 382: E quelle, che stan tralle canne e' giunchi, Gregge di palamite, ec.
Esempio: Fosc. Poes. C. 70: Perchè clemente a noi che mirò afflitti Travagliarci e adirati un dì la santa Diva, all'uscir de' flutti ove s'immerse A ravvivar le gregge di Nerèo Apparì con le Grazie.
Definiz: § V. In locuz. figur. e figuratam., vale Ogni moltitudine, turba o turma, di persone, soldati, e simili, ed altresì di spiriti, raccolti sotto un medesimo capo, o in un medesimo luogo; anche con compimento. –
Esempio: Dant. Inf. 14: D'anime nude vidi molte gregge.
Esempio: E Dant. Inf. 15: O figliuol, disse, qual di questa greggia S'arresta punto, giace poi cent'anni.
Esempio: Petr. Rim. 1, 132: I' mi fido in colui, che 'l mondo regge, E ch'e' seguaci suoi nel bosco alberga; Che con pietosa verga Mi meni a pasco omai tra le sue gregge.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 10: Così Marsilio ed Agramante allora, Per dar buon reggimento alla sua greggia (cioè all'esercito), Dai lochi dove il verno fe' dimora, Vuoi ch'in campagna all'ordine si veggia.
Definiz: § VI. Usasi spesso in senso dispregiativo. –
Esempio: Dant. Purg. 6: E qui proveggia la donna di Brabante Sì che però non sia di peggior greggia.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 24, 2, 145: Di questo sale non avea in tavola il re Baldassare a quella sacrilega sua cena, dove sedeva con intorno una greggia di femine.
Definiz: § VII. Nel linguaggio religioso o della Chiesa, Gregge dicesi la Società dei fedeli, la Comunità delle anime, affidate ad un pastore, dipendenti dal loro Capo in conformità della gerarchia ecclesiastica; ed usasi spesso con qualche aggiunto, come gregge Devoto, gregge Sacro, gregge di Dio, gregge del Signore, e simili. –
Esempio: S. Bern. Contempl. 20: Percoterò il pastore, e dispergerannosi le pecore della greggia.
Esempio: Dant. Parad. 10: Io fui degli agni della santa greggia, Che Domenico guida per cammino, U' ben s'impingua se non si vaneggia.
Esempio: Pass. G. Cr. 55: Poi ritornò alla sua santa greggia, Ch'era da ogni letizia longinqua.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 68: Ma se queste sue greggie, e queste op presse Mura non torniam prima in libertade, Giusto non è, con iscemar le genti, Che di nostra vittoria il corso allenti.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 58: E dice a lui: non vedi or come s'armi Contra la mia fedel diletta greggia L'empia schiera d'Averno, e insin dal fondo Delle sue morti a turbar sorga il mondo?
Definiz: § VIII. Si usò pel Luogo dove stabbia la greggia. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 406: Greggia è lo luogo dove sta la mandria delle pecore.
Esempio: E But. Comm. Dant. 730: Greggia è stalla e mangiatoie di pecore.
Definiz: § IX. A greggia, posto avverbialm., vale A similitudine di greggia, Raccolto come gregge, e simili. –
Esempio: Pallad. Agric. 128: Non vogliono [i porci] stare rinchiusi a greggia come l'altre bestie.
Definiz: § X. Fare greggia di capre, pecore, e simili, vale Farne branco, Allevarne, Tenerne, in buona quantità. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 463: Colui che vuole ordinare e far greggia delle capre, conviene nel suo eleggere consideri prima l'etadi, cioè, che apparecchi quella che possa far frutto e figliare: e di queste apparecchi innanzi quella che più lungamente fruttifichi: e imperò è da sapere che la giovane è più laudabile che la vecchia.
Definiz: § XI. Mettere in greggia, riferito a persone, vale figuratam., e con certo senso dispregiativo, Mettere in un mazzo, Confondere insieme. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 37: Mettil co' ciechi in greggia Chi tien ch'altri non veggia il suo difetto.
Definiz: § XII. Rassettare le gregge. –
V. Rassettare.
Definiz: § XIII. Uscire di greggia, vale figuratam. Essere singolare dagli altri, Allontanarsi dall'uso comune. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 197: Ogn'un zimbella, ogn'un guata e vagheggia, Ei sol per fedeltà esce di greggia.