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1) Dizion. 4° Ed. .
ELLI.
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ELLI.
Definiz: Pronome. Lo stesso, che Egli, ed anche molto usitato nelle più antiche scritture; s'adopera nel primo caso così nel numero del meno, come in quel del più; ma siccome Egli nel più può fare Eglino, così Elli Ellino. Lat. ille. Gr. ἐκεῖνος.
Esempio: Liv. M. Appio, diss'elli, per forza d'arme mi convien quinci esser cacciato.
Esempio: E Liv. M. appresso: Elli rispuosono con grandi grida, ch'elli facesse trombare ec.
Esempio: Dant. Purg. 22. Elli givan dinanzi, ed io soletto Diretro, e ascoltava i lor sermoni.
Esempio: Petr. son. 110. E veggio ben quant'elli a schivo m'hanno.
Definiz: §. I. Truovasi talora usato ne' casi obliqui.
Esempio: Dant. Inf. 3. Ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli (cioè di loro.)
Definiz: §. II. Il femm. d'Elli è Ella nel numero del meno; ed in quel del più Elle, ed Elleno; e come il masculino si usa comunemente nel caso retto, benchè se ne trovi alcun'esemplo ne' casi obliqui. Lat. illa. Gr. ἐκείνη.
Esempio: Dant. Inf. 3. Ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli (cioè di loro.)
Esempio: E Dan. Purg. 3. Addossandosi a lei, s'ella s'arresta.
Esempio: E Dan. Purg. 27. Ella è de' suoi begli occhi veder vaga.
Esempio: Bocc. nov. 2. 9. Le divine cose chenti ch'elle si fossero ec. a denari e vendevano, e comperavano.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 33. Il quale ella doveva meritamente creder nimico.
Esempio: E Bocc. concl. 5. Chenti che elle si sieno, e nuocere, e giovar ti possono.
Esempio: Amet. 14. Taccion le selve, e tace ciò, che in quelle Suol far romore, e ciò, che fu palese Al basso Febo, or è nascoso in elle.
Esempio: E Amet. 34. E tanto nel cospetto della mia dea sono graziosa, che, operante ella, i segreti oracoli di Cirra mi sono manifesti.
Esempio: Petr. canz. 34. 7. E sosterrei, Quando 'l ciel ne rappella, Girmen con ella in sul carro d'Elía.
Esempio: Red. rim. Vide, che l'uomo assuefatto a quelle Bellezze mai più non volgeva in elle Stupido il guardo.