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Dizion. 4° Ed. .
ELLI.
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pag.277
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ELLI.
Definiz: | Pronome. Lo stesso, che Egli, ed anche molto usitato nelle più antiche scritture; s'adopera nel primo caso così
nel numero del meno, come in quel del più; ma siccome Egli nel più può fare Eglino, così Elli Ellino. Lat.
ille. Gr. ἐκεῖνος. |
Esempio: | Liv. M. Appio, diss'elli, per forza d'arme mi convien quinci esser cacciato.
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Esempio: | E Liv. M. appresso: Elli rispuosono con grandi grida, ch'elli
facesse trombare ec. |
Esempio: | Dant. Purg. 22. Elli givan dinanzi, ed io soletto Diretro, e ascoltava i lor
sermoni. |
Esempio: | Petr. son. 110. E veggio ben quant'elli a schivo m'hanno. |
Definiz: | §. I. Truovasi talora usato ne' casi obliqui. |
Esempio: | Dant. Inf. 3. Ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli (cioè di
loro.) |
Definiz: | §. II. Il femm. d'Elli è Ella nel numero del meno; ed in quel del più Elle, ed Elleno; e come il
masculino si usa comunemente nel caso retto, benchè se ne trovi alcun'esemplo ne' casi obliqui. Lat.
illa. Gr. ἐκείνη. |
Esempio: | Dant. Inf. 3. Ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli (cioè di
loro.) |
Esempio: | E Dan. Purg. 3. Addossandosi a lei, s'ella s'arresta.
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Esempio: | E Dan. Purg. 27. Ella è de' suoi begli occhi veder vaga.
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Esempio: | Bocc. nov. 2. 9. Le divine cose chenti ch'elle si fossero ec. a denari e
vendevano, e comperavano. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 33. Il quale ella doveva meritamente creder
nimico. |
Esempio: | E Bocc. concl. 5. Chenti che elle si sieno, e nuocere, e
giovar ti possono. |
Esempio: | Amet. 14. Taccion le selve, e tace ciò, che in quelle Suol far
romore, e ciò, che fu palese Al basso Febo, or è nascoso in elle. |
Esempio: | E Amet. 34. E tanto nel cospetto della mia dea sono graziosa,
che, operante ella, i segreti oracoli di Cirra mi sono manifesti. |
Esempio: | Petr. canz. 34. 7. E sosterrei, Quando 'l ciel ne rappella, Girmen con ella in sul
carro d'Elía. |
Esempio: | Red. rim. Vide, che l'uomo assuefatto a quelle Bellezze mai più non volgeva in
elle Stupido il guardo. |
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