Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
GIUOCO.
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GIUOCO.
Definiz: Verbale da Giuocare, e Il giuocare. Lat. ludus. Gr. παῖγμα.
Esempio: Dant. Purg. 6. Quando si parte il giuoco della zara, Colui, che perde, si riman dolente.
Esempio: Nov. ant. 5. 2. Appresso mangiare quali prese a giucare a zara, e quali a tavole, od a scacchi, o ad altri diversi giuochi.
Esempio: Tes. Br. 7. 25. Il giuoco ingenera briga, e ira, e odio, e mortale battaglia.
Esempio: E Tesorett. Ma tuttavia ti guarda D'una cosa, che imbarda La gente più che 'l grado, Ciò è il giuoco di dado.
Definiz: §. I. Per Festeggiamento, Letizia, Trattenimento allegro. Lat. festum, spectaculum, laetitia. Gr. ἑορτή, θέαμα.
Esempio: Dant. Par. 20. Fu degna di venire a questo giuoco.
Esempio: E Dan. Par. 31. Vidi quivi a' lor giuochi, ed a' lor canti Ridere una bellezza.
Esempio: E Dan. Par. 32. Qual è quell'angel, che con tanto giuoco Guarda negli occhi la nostra Regina, Innamorato sì, che par di fuoco?
Definiz: §. II. Per Beffe, Scherno, Burla, Trastullo. Lat. lusus, lusio, irrisio. Gr. χλευασία, χλευασμός.
Esempio: Bocc. nov. 65. 16. Disideroso di trovar modo da dovere il prete, e la moglie trovare insieme per fare un mal giuoco ed all'uno, ed all'altro.
Esempio: E Bocc. nov. 78. 10. Io gli farò giuoco, che nè tu, nè egli sarete mai lieti.
Esempio: E Bocc. nov. 85. 18. Come la donna udì questo, non le parve giuoco.
Esempio: Maestruzz. 2. 8. 5. Quando alcuno pone il male, e il difetto d'alcuna persona in giuoco, e dirisione, questo è detta dirisione.
Esempio: Petr. canz. 22. 2. Non è giuoco uno scoglio in mezzo l'onde.
Esempio: E Petr. 30. 2. A ciascun passo nasce un pensier nuovo Della mia donna, che sovente in giuoco Gira 'l tormento, ch'io porto per lei.
Esempio: E Petr. 41. 6. Il pensare, e 'l tacere, il riso, e 'l giuoco.
Definiz: §. III. Giuoco, diremmo universalmente per Ogni fatto, o Operazione. Lat. res.
Esempio: Bocc. nov. 78. 4. Nascoso si stette a vedere quello, a che 'l giuoco dovesse riuscire.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 52. Poi a Pistoia un barbier più fino Rifece il giuoco.
Esempio: Bern. Orl. 1. 20. 9. Or stando inginocchiato in orazione Vide far a color quel giuoco strano, E vennegli sì fatta tentazione, Che 'l breviario gli cadde di mano.
Esempio: Cant. Carn. 46. Il bosco, quand'egli è dritto a bacío, Lo rimondiam col fuoco, Ma s'egli è posto innanzi a solatío, Favvisi un altro giuoco, E penan poco a metter tutti i legni.
Definiz: §. IV. Per Arte, o Artifizio.
Esempio: Dant. Inf. 20. Delle magiche frodi seppe il giuoco.
Esempio: Ar. Fur. 2. 9. Fanno or con lunghi, ora con finti, e scarsi Colpi veder, che mastri son del giuoco.
Definiz: §. V. Per Modo di fare, e di procedere; che si dice anche Modo, e Verso. Lat. ratio, modus, institutum. Gr. ἔθος, τρόπος.
Esempio: Morg. 19. 85. Da ora innanzi tra noi sia divisa La compagnía, se tu non muti giuoco.
Definiz: §. VI. Chi sta a vedere, ha due parti, o due tanti del giuoco, proverb. che si dice dell'Avere il vantaggio colui, che sagacemente si sta di mezzo, e lascia tentare agli altri le cose pericolose.
Esempio: Libr. Son. 124. Duo' tanti del giuoco ha chi sta a vedere.
Definiz: §. VII. Ogni bel giuoco vuol durar poco, o rincresce; e vale, che Non si debbono continuare gli scherzi, e le burle, ma tornare al convenevole. Lat. rerum omnium satietas. Gr. ἁπάντων πλησμονή. v. Flos 269.
Definiz: §. VIII. Giuoco di poche tavole, si dice di Faccenda da sbrigarsene presto, e agevolmente. Lat. facilis. Gr. ῥᾴδιος.
Esempio: Fir. Trin. 1. 2. Questo è giuoco di poche tavole a chiarirsi.
Definiz: §. IX. Partirsi da giuoco, o Levarsi da giuoco, vale Levarsene, Non se ne voler più intrigare, Abbandonar l'impresa. Lat. rem deserere.
Esempio: Cron. Morell. 290. E in fine usando tante istrane, e diverse cose, messer Benedetto si partì da giuoco, e non si volle più intendere con loro.
Esempio: M. V. 9. 76. E levato s'era da giuoco, e ridotto il luogo di pace, e di riposo.
Definiz: §. X. A giuoco, posto avverbialm. vale per Baia, Per burla. Lat. ioco, per ludum, per iocum. Gr. παιδικῶς.
Esempio: Dant. Inf. 29. Ver'è, ch'io dissi a lui, parlando a giuoco.
Esempio: Rim. ant. M. Cin. 50. Così degg'io tener la morte a giuoco, Da che mi vien da così alto loco.
Definiz: §. XI. Volare a giuoco, Sorare; e si dice degli uccelli di rapina, quando lasciati da colui, che gli custodisce, si godon per l'aria la libertà, quasi trastullandosi.
Definiz: §. XII. Invitare uno al suo giuoco, vale Chiamar uno a fare alcuna cosa, che sia di sua professione, o gusto. Lat. Musas hortari, ut canant. Gr. εἰς πεδίον τὸν ἵππον.
Esempio: Malm. 1. 71. Andò la carta, e quei, ch'ebbe l'intesa, Come quel, che invitato era al suo giuoco, Andonne ec.
Definiz: §. XIII. Badare al giuoco, vale Attendere con applicazione al negozio, o professione, che si ha tra a mano.
Esempio: Malm. 3. 13. Gloria cerca Lion più che moneta, Perocch'ei bada al giuoco, e fa progresso.
Definiz: §. XIV. Pigliarsi giuoco, vale Schernire, Burlare, Deridere, Prendersi gusto, o piacere. Lat. deridere. Gr. καταγελᾶν.
Esempio: Varch. Ercol. 20. Sono oltre ciò non pochi, i quali pigliandosi giuoco delle contese, e travagli altrui, ec. si stanno da canto a ridere.
Definiz: §. XV. Giuoco d'amore, per l'Atto venereo. Lat. coitus.
Esempio: M. Aldobr. P. N. 229. Alcuni maestri dicono, che la femmina bianca è migliore al giuoco d'amore, che la nera.
Esempio: E M. Aldobr. P. N. 233. Egli è grande profitto per le femmine fare il giuoco d'amore.
Definiz: §. XVI. Far giuoco.
v. FARE GIUOCO.
Definiz: §. XVII. Giuoco di mano, Bagattella. Lat. praestigiae.
Esempio: Gal. Sist. 68. Io ho paura, che quì non entri qualche giuoco di mano; io veggo pure nel riguardar quello specchio uscire un grande splendore, che quasi mi toglie la vista.