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1) Dizion. 5° Ed. .
MERLA
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MERLA.
Definiz: Sost. femm. La femmina del merlo.
Lat. merula, che però denotava così il maschio come la femmina. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 48: Una merla, che avea grande opinione De' suoi talenti..., Si mise un giorno in core ec.
Esempio: E Fiacch. Fav. 2, 49: Una nuova struttura Ritrovò pel suo nido.... Oh! questa invenzione Parve alla nostra merla un operone Da far fracasso ec.
Definiz: § I. Figuratam., Donna astuta, scaltra. –
Esempio: Fag. Comm. 3, 372: Mi fa (Amore) innamorare di questa bella vedovina d'Isabella.... Io giro, corro e galoppo dietro a questa merla; e pure, benchè la mi conosca merlotto, la non si vuol appaiar meco; oibò! ec.
Definiz: § II. E conforme a proprietà latina, usata indistintamente per denotare tanto il maschio quanto la femmina; oggi comunemente Merlo. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 64: Una avicola piccola e negra, che communemente si chiama merla.
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 37: Allodole, merle, tordi, stornelli dodici, den. 4 ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 14, 58: Il marin tordo, il bottaccio e 'l sassello, La merla nera e la merla acquaiuola.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 148: Già era l'aurora all'orizzonte, E cominciava la merla a squittire.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 531: L'invernata eziandio per le caverne de' monti nascosti si stanno i pipistrelli, i gufi, gli stornelli, i colombacci, le tortole, le merlo, i tordi, l'allodole e l'upupe ec.
Esempio: Domen. Plin. 313: Le merle intorno a Cillene d'Arcadia, e non altrove, nascon bianche.
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 391: Aveva detto il rosignuolo alla stridente merla: O tu taci, o tu canta qualche cosa che abbi del sonoro. Veramente tu sei pazzo, disse la merla, da che ec.
Esempio: Olin. Uccell. 29: La merla, che latinamente dicesi merula, è uccello che ha grandissima convenienza col tordo, essendo dell'istesso garbo di vita, diverso però nel colore, stanzando negl'istessi luoghi che il suddetto. Di queste il maschio è tutto negro morato.... La femmina è di color di fuliggine ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 22, 39: Avevan reti, non da quaglie o merle, Ma da predar pesci di grave carco.
Esempio: Tagl. Lett. scient. 119: Siccome realmente ora si odono alcuni uomini fare il verso della merla, del tordo e della quaglia, ed altri della pernice, della starna, ec.
Definiz: § III. Merla che ha passato il Po, La merla ha valicato il Po, o simile, si disse proverbialm. a denotare Persona che sia in là con gli anni, che volga a vecchiezza. –
Esempio: Pataff. 3: E valicato egli ha la merla il Po.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 273: Noi di uno di età avanzata sogliamo dire: La merla ha passato il Po.
Esempio: Fag. Comm. 2, 298: Ma chi è questa vostra dama? Qualche vedova denarosa? P. E la vostra, che è qualche vedova ricca? D. Io non tiro a merle ch'abbian passato il Po; lo lascio a quegli uccellatori i quali, scarsi di munizione, non ostante ci tirano, perchè in tutti i modi hanno bisogno d'empir la carniera.
Esempio: E Fag. Comm. 8, 196: Sì sì, stanno tutt'a due (due ricchi) dietro a una merla che non è di quelle ch'abbian passato il Po, e il tiro veramente è più bello che voi non dite: ma essi per varj capi non veggono che non è più tiro da loro, e si fanno scorger da tutti, che se ne ridono.
Definiz: § IV. E pur conforme a proprietà latina, trovasi per Quella sorta di pesce marino detto, per similit., Merlo. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 151: Gli altri (pesci) si nutriscono meglio nel mare come le orate ed i dentali; fra' sassi si nutriscono meglio i tordi e le merle, e gli altri che infra sass son nati.