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Dizion. 4° Ed. .
SPACCIARE
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SPACCIARE.
Definiz: | Dicesi delle cose venali, e vale Esitarle agevolmente, o affatto. Lat. distrahere,
vendere. Gr. ἀπεμπωλᾶν. |
Esempio: | Bocc. nov. 14. 4. Se spacciar volle le cose sue, gliele convenne gittar via.
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Esempio: | E Bocc. num. 16. E trovato modo di spacciar le sue pietre,
infino a Gurfo mandò una buona quantità di denari. |
Esempio: | M. V. 3. 76. Venendo al comune 12000. staia di Provenza venuto di Borgogna, il
volle spacciare a soldi 20. lo staio. |
Esempio: | Buon. Fier. intr. 5. 1. Spaccia la merce rea con più
vantaggio. |
Definiz: | §. I. Per Ispedire, Sbrigare; e si usa in signific. att. e neutr. pass. Lat. expedire,
se expedire. Gr. ἀναλύειν,
ἑαυτὸν
ἀναλύειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 17. 49. Avendo il mercatante Cipriano ogni suo fatto in Rodi spacciato
ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 43. Con poche parole spacciandosi, ogni
ingiuria ricevuta rimise. |
Esempio: | E Bocc. nov. 31. 27. Tu hai il tuo corso fornito, e di tale,
chente la fortuna tel concedette, ti se' spacciato. |
Esempio: | G. V. 6. 76. 1. Manfredi non gli spacciava, nè udiva la loro richesta.
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Esempio: | Tac. Dav. ann. 4. 94. Però seco non se ne spaccerebbe di leggieri, come potria
riscrivendo. |
Definiz: | §. II. Spacciare, per Isviluppare, Strigare, Liberare; e si usa in signific. att. e neutr. pass. Lat.
extricare, se extricare. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Quello, che passa per la maglia della rete, s'impaccia del suo
andare, e quando si sforza di spacciarsi per andare, allora egli è allacciato. |
Esempio: | But. Purg. 21. 2. Si scalappia, cioè come si scioglie, e spaccia da questa
rete. |
Definiz: | §. III. Spacciare un luogo, o simili, vale Votarlo, Lasciarlo libero. |
Esempio: | M. V. 8. 4. Il Signore, temendo il furore del popolo, ubbidì, e spacciò la città
della sua persona. |
Definiz: | §. IV. Spacciare il terreno ec. vale Gagliardamente camminare. Lat. properare, maturare. Gr. σπεύδειν. |
Esempio: | Morg. 1. 65. Da una spalla il tinello avea posto, Dall'altra i porci, e spacciava
il terreno. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 1. 23. Cecina, che co i suoi tornava per l'usata via, ebbe ordine
di spacciare il cammino per Pontilunghi (il T. Lat. ha Pontes longos quam maturrime
superare) |
Definiz: | §. V. Per Abbattere, Mandare in rovina. Lat. destruere. |
Esempio: | Guid. G. Tutte le sue mura, e fortezze con rovine
spacciarono. |
Definiz: | §. VI. Per Distruggere uccidendo. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 42. Cominciò ora uno per ladro, ora due micidiali ec. a
spacciare, e mandare nell'altro mondo. |
Esempio: | Guid. G. Con mortali ferite ripingono, e molti di loro ne spacciano per morti.
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Esempio: | Morg. 10. 32. Egli è il diavol, che tua gente spaccia. |
Definiz: | §. VII. Per Vantare. |
Esempio: | Car. lett. 1. 19. Volendo spacciar pur quella sua grandezza a credenza, s'andava
avvolticchiando colle parole. |
Definiz: | §. VIII. Per Voler far credere, o stimare; e si usa in signific. att. e neutr. pass. Lat.
pro aliquo se gerere. |
Esempio: | G. V. 6. 55. 1. Ed eziandio i Fiorentini si spacciavano per Pisani in
Tunisi. |
Esempio: | Malm. 10. 9. E spaccia il Baiardino, e Rodomonte. |
Esempio: | Gal. Sist. 283. Per troppo semplici spaccerebbe noi, mentre e' credesse con
l'inesperienza di quelli persuaderci per vera una sua falsa proposizione. |
Definiz: | §. IX. Spacciar pel generale. |
Esempio: | Varch. Ercol. 81. Spacciare pel generale si dice di coloro, che dimandati, e
richiesti d'una qualche cosa, rispondono finalmente senza troppo volersi ristrignere, e venire, come si dice, a'
ferri. |
Esempio: | Fir. disc. an. Rendute le lor debite grazie, li spacciava pel generale.
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Definiz: | §. X. Spacciare, dicesi anche dello Spedire, o Mandare messi, o corrieri. Lat. dimittere. Gr. ἀποπέμπειν. |
Esempio: | Fir. As. 291. Spacciato subito uno apposta al marito suo. |
Definiz: | §. XI. Spacciar lucciole per lanterne, vale Dar cose frivole, e menome per importanti e
grandissime. |
v. LUCCIOLA §. I. e LANTERNA §. IV.
Definiz: | §. XII. La mercanzía, o la roba va dove ella si spaccia; maniera proverbiale notissima, che
significa, che Ciascuno s'ingegna di dire, o fare quelle cose, che conosce esser più gradite. |
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