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1) Dizion. 5° Ed. .
BESTIAME
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BESTIAME.
Definiz: Sost. masc. Quantità o Moltitudine di bestie; ma dicesi comunemente delle domestiche, come bovi, cavalli, pecore, e simili. −
Esempio: Vill. G. 259: Co' loro somieri e arnesi e bestiame passaro per lo detto passo.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 470: Sieno uomini feroci e veloci corridori e di membri espediti, che non solamente il bestiame seguir possano, ma ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 171: Arrivarono ad una grossa villa, dove abitava un uomo ricco di bestiame.
Esempio: Dav. Colt. 529: Riguardalo dal bestiame [l'uccellare] e tondalo a' tempi, e tienlo pettinato.
Esempio: Paolett. Op. agr. 1, 200: Interrogato [Catone] qual potesse essere la più breve e più sicura maniera per arricchirsi in campagna nell'esercizio dell'agricoltura, rispose: col nutrire molto bestiame.
Definiz: § I. Trovasi detto anche di Moltitudine di animali non domestici. −
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 100: Onde si fa una gran calca di quel bestiame (parla di formiche).
Definiz: § II. E figuratam. detto per dispregio di Gente rozza o spregevole. −
Esempio: Bern. Catr. 6: Alle guagnel, che gli enno un gran bestiame.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 30: Se ad alcun padre cale della diritta instituzione de' figliuoli, discacci da loro questo pessimo bestiame.
Definiz: § III. Bestiame grosso dicesi di buoi, vacche e simili; come per contrario di capre, pecore ec. si dice Bestiame minuto. −
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 2, 69: S'egli altresì.... avesse posseduto de gli armenti e delle mandre di grosso e minuto bestiame.