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1) Dizion. 5° Ed. .
IGNORANTE.
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IGNORANTE.
Definiz: Partic. Pres. d'Ignorare. Che ignora.
Lat. ignorans.
Definiz: § I. Comunemente usasi in forma d'Add., e vale Che ignora, Che non conosce, Che non sa, checchessia; ed altresì Che non ha notizia di una data cosa o di un dato fatto, Che non ne è informato, e simili. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. I, 23: È certo che non sono ignoranti della volontà di Dio, nè ancora delle cose che debbono venire.
Esempio: Vill. M. 5, 194: I traditori.... uccisono le guardie, ch'erano con loro alle poste, ignoranti del tradimento.
Esempio: Bocc. Filoc. 105: Io vi credo in parte ignorante di qual sangue questa giovane cui amo, sia discesa.
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 211: Disse il prete: di certo tu parli il vero, e rettamente dici, ma io sono ignorante di quello ch'io faccia, però che 'l dì della domenica dopo li notturni inni io sto appresso al santo altare, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 46: Fa il segno, tra noi solito inante, A me che de l'inganno era ignorante.
Esempio: Bern. Orl. 52, 20: Marsiglio avea mandato Balugante Che raffrenasse il primo assalto un poco, Perchè la gente sua, di ciò ignorante, Ritrar potesse alquanto di quel loco.
Esempio: Ambr. Cofan. 5, 3: Nè so se quel tristo di Panurghio M'ha menato alla mazza, o pure erane Ignorante.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 87: Sono gli uomini comunemente così ignoranti nelle cose dell'anima, che quando sentono nominare amor di Dio, stimano che non si parli con esso loro.
Definiz: § II. E usato assolutam., per Insciente, Inconsapevole. –
Esempio: Vill. M. 5, 48: Il marito ignorante e puro scese al luogo, e trovò il fanciullo morto.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 81: Io v'ho offeso, ignorante, in un sol loco; Vi lodo in tanti a studio, e mi val poco.
Definiz: § III. E per Che non ha la cultura necessaria al suo ufficio, alla sua arte, professione, e simili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 67: Fornita la Canzone accusata, io m'immaginai.... che alcuno grammaticuccio ignorante, non intendendola, ciancerebbe, e perciò vi feci sopra un Commento.
Esempio: E Car. Lett. fam. appr.: Te' questo Commento,... e mandalo a quel tale ignorante grammaticuccio: e mandagli dicendo da parte mia che quinci impari quello che non sa.
Definiz: § IV. E per Che non ha istruzione, o ne ha poca e insufficiente, Privo di sapere. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 68: Il cherco ignorante, il cavaliere rozzo, e il lieve populo, non cura delle ragioni.
Esempio: Petr. Rim. 2, 181: Poi vidi.... Quella, che per lo suo diletto e fido Sposo, non per Enea, volse ir al fine; Taccia 'l vulgo ignorante: i' dico Dido; ec.
Esempio: Bocc. Laber. 36: Essi, del tutto ignoranti, niuna cosa più oltre sanno, che quanti passi ha dal fondaco o dalla bottega alla lor casa.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 315: O quelli che leggerannno saranno intelligenti, o eglino saranno ignoranti: gl'intelligenti ci sapranno dire che ec.
Esempio: Car. Trad. gr. 11: A me, signori, è avvenuto questo, non come a persona ignorante e senza discorso, ma più tosto intendente di quel ch'io faceva.
Esempio: Varch. Lez. Accad. II, 5, 24: Non si potendo nè pensare pure, non che trovare, cosa alcuna peggiore e più biasimevole d'un uomo ignorante e malvagio.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 303: Noi altri italiani ci facciamo spacciar tutti per ignoranti, e diamo da ridere agli oltramontani.
Esempio: Mont. Poes. App. 62: Mascalzoni, ignoranti, in suo parere Ognun li estima, eppur lor fole intasca.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 460: Anche i più duri di testa, i più ignoranti, andavan dietro al filo del discorso.
Definiz: § V. E per Proprio di persona ignorante, che non ha cultura. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 293: Nella quale, più che esaminare troppo curiosamente, conviene, sottomettendo il nostro intelletto agl'inscrutabili divini segreti, con santa ignoranza e con ignorante sapienza esclamare.
Definiz: § VI. Ignorante, vale popolarmente anche Zotico, Villano, Poco amorevole, Sconoscente. –
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 466: E pregovi m'avisiate come m'ò a governare.... ch'i' paia manco ignorante e ingrato che sia possibile.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 15: Benchè fusse costui come una pina Tanto largo, ignorante e discortese, ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 155: Ignorante.... vale ancora ingrato, zotico, villano, e poco amorevole: ed in questo luogo è preso in tal senso, nel quale è sempre e per lo più preso nel contado.
Definiz: § VII. In forza di Sost. Colui che non ha istruzione, o ne ha poca, o insufficiente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 24: Credi che Dio questi ignoranti ha privi De lo 'ntelletto, e loro offusca i lumi.
Esempio: Bern. Orl. 25, 1: Questi draghi fatati, questi incanti.... Son fatti per dar pasto agli ignoranti.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 526: Fra gli esempj, i favolosi, e massimamente gli apologi, vagliano appresso del vulgo e de gli ignoranti: perciochè più semplicemente ammettano simili finzioni, ec.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 73: Io so che a un ignorante, a un idiota L'esser il primo a favellar non tocca.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 444: Nelle verità nascenti dalle idee semplici, si vede per quotidiana sperienza che vanno d'accordo i zotici e gli svegliati, i dotti e gl'ignoranti: ma quando c'entra la complicazione, insorgono subito i dispareri e le controversie.
Esempio: Bottar. Dial. 233: Sempre si torna lì, che sono peggiori degl'ignoranti affatto i mezzo intendenti.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 90: Il dotto esclamerà: sono un somaro; E l'ignorante: eh, io ci vedo chiaro!
Definiz: § VIII. E per Colui che è zotico, villano, sconoscente. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 281: Le villanie e l'oltraggioso procedere di alcuni [letterati] mi sono sempre paruti costumi barbari, e veramente villanie, e di quella voce degne, che argutamente usano questi nostri volgari, che le chiamano cose da ignoranti, quasi che la cortesia sia propria degl'intendenti.