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1) Dizion. 4° Ed. .
INNEBRIARE, e INNEBBRIARE, INEBRIARE , e INEBBRIARE
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Dizion. 3 ° Ed.
INNEBRIARE, e INNEBBRIARE, INEBRIARE , e INEBBRIARE.
Definiz: Imbriacare. E si usa nel sentim. att. e nel neutr. e nel neutr. pass. Lat. inebriare, ebrium reddere. Gr. μεθύειν.
Esempio: Bocc. nov. 84. 4. E oltre a ciò s'innebriava alcuna volta.
Esempio: E Bocc. lett. Pin. Ross. 273. Nè gli valse l'essersi inebriato per fuggire sanza sentimento le 'ngiurie della commossa moltitudine.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. C'innacqua il vino della temporale letizia, lo quale, se puro bevessimo, ci farebbe inebriare, e far le stoltizie.
Esempio: Circ. Gell. 2. 53. Spesso vi lasciate tirare tanto dal diletto, che voi sentite nel vino, che voi non solamente vi inebriate, ma ne cavate mille varie infermità.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Amm. ant. 30. 10. 3. Alla mente, che per lo furore è inebriata, ogni cosa diritta, che detta gli è, perversa gli pare.
Esempio: Nov. ant. 8. 2. Ricevea lo fumo, che n'uscía, ed innebriato il pane del fumo, che n'uscía del mangiare, e quelli lo mordea, e così lo manicò tutto.
Esempio: Dant. Inf. 29. La molta gente, e le diverse piaghe Avean le luci mie sì innebriate, Che dello stare a piangere eran vaghe (cioè: pregne di lagrime)
Esempio: Vit. Crist. E tutte addolorate, e innebbriate d'assenzio.