Lessicografia della Crusca in rete

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IMPRESSO.
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IMPRESSO.
Definiz: Partic. pass. di Imprimere.
Lat. impressus. –
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 234: I mali, li quali abbiamo fatti, impressi e affissi al nostro pensiere, con loro immagini ci conturbano in essa nostra orazione.
Esempio: Torric. Lez. 27: La forza di quel martello o di quel proietto per linea orizontale che urta con tanta efficacia in quell'obietto, non può esser altro che virtù impressagli dalla macchina.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 249: Che quando la velocità impressa dal fuoco alla palla non eccedesse quella che per se stessa.... potesse acquistare, la botta all'ingiù doverebbe più tosto esser più valida che meno.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 250: Si va di continuo smorzando in essa (nella palla) quell'impeto e forza soprannaturale impressale dalla violenza del fuoco.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 97: E questa velocità e presto e rigirevol moto impressole (alla Fortuna) dalla Necessità, viene ottimamente rappresentato nella sfera, o globo, sovra 'l quale ella è fatta posare, ec.
Esempio: Capp. Econ. 411: In ciò, senza volerlo o saperlo, noi seguitiamo il moto impresso dai secoli e dalle istituzioni delle quali ereditammo i vizj.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Che ha ricevuta l'impronta di checchessia, Che è segnato della figura, della impronta, dell'immagine di esso, per esservi stato calcato, premuto, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Tass. Rim. 1, 99: Al tuo partir sì bella immago Partirà ben, Ninfa gentil, dall'onde, Ma 'l cuor fia sempre di tua forma impresso.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Dant. Parad. 8: Fue La voce mia di grande affetto impressa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 12: E dentro fatto v'ha (in una porta) tanta finestra, Che ben vedere e veduto esser puote Dai visi impressi di color di morte, Che tutta piena quivi hanno la corte.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 57: Non ha poscia la notte ombre più liete; Ma del caldo del sol paiono impresse.
Definiz: § III. Per Improntato, Effigiato, Segnato profondamente; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Ed avea in atto impressa esta favella, Ecce ancilla Dei sì propriamente, Come figura in cera si suggella.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Qual è colui che sognando vede, E dopo il sogno la passione impressa Rimane, e l'altro alla mente non riede; Cotal son io, che ec.
Esempio: Alf. Trag. 1, 4: La vile E mal celata invidia, entro ogni volto Qual meraviglia fia se impressa io leggo, Io, mal gradito al mio padre e signore?
Definiz: § IV. Detto di figura, effigie, immagine, segno, traccia, e simili, vale Fatto, Lasciato, nella superficie di un corpo, e più particolarmente mediante pressione o compressione. –
Esempio: Dant. Purg. 33: Ed io: Sì come cera da suggello, Che la figura impressa non trasmuta, Segnato è or da voi lo mio cervello.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 43: Lacera nel fianco e nel seno.... Maddalena si rivestì. Sempre egualmente gloriosa.... per gl'impressi segni, che le restavano, per testimonianza della fortezza adoperata nella magnanima impresa.
Definiz: § V. Pure per Fatto, Lasciato, detto in particolare di orme, vestigio, e riferito a terra, suolo, e simili. –
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 528: Hanno paura [gli orsi] de le loro stesse pedate, le quali ne la terra impresse gli scuopron a' cacciatori.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 23: Egli seguendo le vestigia impresse, Rivolse il corso alla selva vicina.
Definiz: § VI. Figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 3, 68: Qui, dove ti spogli il mortal manto, Di gloria impresse alte vestigia lasci.
Esempio: Marchett. Lucrez. 147: Tal anco è l'uman germe, e benchè molti Siano egualmente di dottrina adorni, Restan però nella natura impresse Di qualunqu'alma le vestigia prime.
Definiz: § VII. Detto figuratam. e poeticam. di ferite, vale Ricevuto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 100: Ma le ferite impresse Volgon per forza il cor piagato altrove.
Definiz: § VIII. Detto poeticam. di volto, e riferito a letto, guanciale, e simili, vale Posato, Appoggiato, con tal forza, da lasciarvi quasi l'impronta. –
Esempio: Car. Eneid. 4, 1012: E qui su 'l letto abbandonossi, e 'l volto Vi tenne impresso.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 319: E madre, e madre mia, Fra i singulti ripete, e sul deserto Talamo s'abbandona, e il volto impresso Lungamente vi tiene.... e poscia esclama: Morrò senza vendetta?
Definiz: § IX. Impresso, per estensione, vale anche Scolpito, Inciso, Intagliato, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 128: La mia insegna testimon ne fia, Che qui si vede, se notizia n'hai; E la mostrò ne la corazza impressa, Ch'era in tre parti una corona fessa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 91: Erano in brevi piastre i nomi impressi.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 106: E la gran tigre nell'argento impressa Fiammeggia sì ch'ognun direbbe: è dessa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 13, 38: Colà si drizza; e nel mirar s'accorge Ch'era di varj segni il tronco impresso, Simili a quei che in vece usò di scritto L'antico già misterïoso Egitto.
Definiz: § X. Figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 29: Quanto Ruggier l'era nel core impresso, Mille volte narrato avea a costei.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 392: E se l'alto desir, ch'io porto impresso, Or con l'opre adempir fortuna toglie, Le carte il pagheran ch'io rigo spesso.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 48: Ed un fatale orror nell'alma impresso M'era presagio de' miei danni espresso.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 54: Lasciò la pugna orribile nel core De' Saracini e de' Fedeli impressa Un'alta meraviglia ed un orrore Che per lunga stagione in lor non cessa.
Esempio: Galil. Op. IV, 640: Ben è vero che per appagar voi, che già vi trovate aver una volta dato l'assenso a cotal opinione, bastano simili dimostrazioni, e anco più deboli, se di più deboli se ne trovassero; sì come all'incontro, per rimuovervene, non credo che bastassero i computi aritmetici, avendo voi in mente vostra stabilito che esser filosofo importi esser impersuasibile di cosa alcuna diversa da i concetti già impressi.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 424: Guardala solo in volto, Guardala, e leggi in esso A chiare note impresso Tutto il favor del Ciel.
Esempio: Martin. T. V. Ded.: Le medesime verità profondamente impresse ne' cuori de' vostri augusti maggiori, e trasmesse, come prezioso retaggio, di padre in figlio, son quelle, che ec.
Definiz: § XI. Impresso, detto di persona, così col compimento indicante ciò che ha fatto impressione sull'animo di essa, come assolutam., si usò per Impressionato, Che si è formato un'opinione, Persuaso di ciò che è significato dal compimento. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 7: Suole l'animo di quello [giudice] verso sè il più de le volte mal disposto ritrovare, e quasi impresso ed informato de le maligne relazioni dategli.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 1, 99: Così disse egli, ma non persuase tuttavia con le ragioni, ancorchè assai efficaci, l'animo del Duca impresso gagliardamente della opinione contraria.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 435: Dimorando in Parigi, vi abitava con grandissimo pericolo di ricever qualche affronto dalla temerità inconsiderata della plebe, impressa ch'egli favorisse e proteggesse il re di Navarra e gli Ugonotti.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. V. 2, 9: Stimava che ritornando questi impressi delle sue ragioni alle patrie loro potessero giovar molto nell'acquetare gli animi impetuosamente concitati.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 247: Il Cardinal Gian Carlo, impresso di sinistre opinioni contro il cardinal Barberino, diceva ch'egli fintamente mostravasi propizio al Chigi, ma che ec.
Definiz: § XII. Figuratam. e poeticam., per Ripieno, Invasato, e simili. –
Esempio: Alam. L. Avarch. 4, 94: Poi tutto impresso del furor di Marte A i primi vincitor si mette sopra.
Definiz: § XIII. Impresso, usasi anche per Stampato. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 375: Ma perchè questa dubitazione fu lungamente da noi trattata nella lezzione che facemmo già in Padova, sopra il dottissimo e leggiadrissimo sonetto, che fece monsignor M. Giovanni della Casa della gelosia, la quale lezione si truova impressa, non ci pare da dover dire altro in questo luogo, se non che ec.
Esempio: Fiorett. C. Consid. 5: Mi fu recato di Ferrara da un mio amico un libretto, pubblicatosi appunto.... il giorno dinanzi in quella città, ed era impresso con questo titolo: Discorso ec.
Esempio: E Fiorett. C. Consid. 147: Quasi quel dialogo del Tasso contr'a Firenze, anche senza il notificamento della lettera dello 'nferigno, impressa già passano sedici mesi, essendo pubblico per le stampe buon tempo innanzi, non dovesse aver riletto più d'una volta chi ec.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 114: Novantasei giorni durò la cura, nel qual tempo si fecero assidue preghiere per la salute del nunzio, originate dall'affezione e non dall'usanza, e però tutte le case erano oratorj di quelle supplicazioni; senza che anche le solenni riuscirono inusitate, mentre l'elettore arcivescovo le indisse a tutte le chiese per editto pubblico impresso.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 119: Come poteva egli valersi della visita di monsignor Riviera, se quando questa ebbe principio, l'opera del signor Manfredi era già impressa e pubblicata?
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 202: In quanto al libro mio,... Se trovi sotto alla cometa impresso Il nome del Formigli stampatore, Puoi prenderlo a chius'occhi, perch'è desso.
Definiz: § XIV. Detto di moto, forza, e simili, vale Dato, Comunicato, Partecipato. –
Esempio: Torric. Lez. 27: Se altri mi chiedesse che cosa sia quest'impeto impresso colà dentro agli arcani invisibili delle materie naturali, io direi che non lo so.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 174: È certo che nel nostro supposto maggior velocità dee restare impressa, in parità di circostanze, in quell'acqua, che da maggior numero d'influenti viene incalzata e sospinta.
Esempio: Volt. Op. 1, 1, 227: Alla faccia resinosa cui si applica lo scudo, non dee trovarsi impressa alcuna elettricità.
Esempio: Capp. Econ. 368: L'attività della colonía è come un moto impresso dentro un cerchio piccolissimo.
Definiz: § XV. Figuratam. –
Esempio: Capp. Econ. 381: Le condizioni sono fisse, l'andamento della economia campestre costante, immutabile; cammina per moto impresso.
Definiz: § XVI. Fare impresso checchessia in una data cosa, trovasi poeticam. per Imprimere. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Colui che volse il sesto Allo stremo del mondo,... Non poteo suo valor sì fare impresso In tutto l'universo, che il suo verbo Non rimanesse in infinito eccesso.