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Dizion. 5° Ed. .
ACCUSARE
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pag.152
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ACCUSARE. Definiz: | Att. Manifestare in giudicio le altrui colpe o misfatti, Denunziare con querela. |
Dal lat. accusare. − Esempio: | Dant. Inf. 30: L'una è la falsa che accusò Giuseppo, L'altro è il falso Sinon greco da Troia. | Esempio: | Petr. Rim. 2, 115: Così in tutto mi spoglia Di libertà questo crudel, ch'i'accuso. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 16: Signor mio,.... fatevi a ciascun che mi accusa dire, quando, e dove io gli tagliai la borsa. |
Esempio: | S. Bern. Cosc. 112: Non è reo chiunque è accusato, ma chi è convinto e provato. | Esempio: | Varch. Stor. 2, 222: Chiunque vuol tamburare, cioè accusare o querelare chi che sia d'alcun maleficio, il quale meriti punizione o afflittiva o pecuniaria,.... scrive in sur una polizza. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 81: L'accusò a Flavio Sabino prefetto di Roma d'esser venuto, rotta la carcere, a farsi capo della parte vinta. | Esempio: | Red. Ditir. 3: Accusato, tormentato, condannato Sia colui che in Pian di Lecore Prim'osò piantar le viti. |
Esempio: | Salvin. Pros. Rim. 154: Il reo non sempre è colpevole, e quegli che è accusato può essere innocente o colpevole. |
Definiz: | § I. Accusare, per semplicemente Incolpare, Imputare, Accagionare. − | Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 183: Voglio innanzi essere accusato, che accusare, e sostenere ingiuria anzi che farla. | Esempio: | Machiav. Disc. 167: Accusando alcuno i popoli e i principi insieme, potrebbe dire il vero; ma traendone i principi, s'inganna. |
Esempio: | Tass. Gerus. 8, 79: Ancor v'è chi sospetti, e chi di frodo Goffredo accusi? e chi l'accuse approve? |
Esempio: | Red. Lett. 3, 260: Mi vien voglia di ridere, quando fo riflessione, che.... io sono accusato per ismargiasso e per tagliacantoni. | Esempio: | Mont. Iliad. 19, 412: Non accusarne Nostra pigrizia e tardità, ma il forte Di Latona figliuolo. |
Definiz: | § II. E figuratam. − | Esempio: | Petr. Rim. 1, 29: Ivi accusando il fuggitivo raggio, Alle lagrime triste allargai 'l freno. |
Esempio: | Salvin. Pros. Rim. 153: Se ella [la Fortuna] fosse stata per avventura ingiusta e spietata, sarebbe l'autor del sonetto corso col volgo ad accusarla. | Esempio: | Borgh. S. Tertull. 4: Condannati [i cattivi] s'attristano, si scolpano, e accusano gl'impeti d'una non ben disciplinata inclinazione, il destino ec. |
Definiz: | § III. Accusare, per Rimproverare, Biasimare; detto così di cosa come di persona. − | Esempio: | Cic. Uffic. 79: Eccellentemente Filippo in una pistola accusa Alessandro suo figliuolo, che egli cerchi la benivolenzia de' Macedonici con le donagioni. |
Esempio: | Tass. Gerus. 10, 40: Disse questi: o Signor, già non accusò Il fervor di magnifiche parole, Quando nasce d'ardir. | Esempio: | Parin. Poes. 36: Ti giovi ancora d'accusar sovente Il dipintor, che non atteggi industre L'agili membra. |
Definiz: | § IV. Per Dichiarare, Confessare alcuna colpa. − | Esempio: | Beniv. Eglogh. 76: L'error nostro accuso, E il fallo ch'io conosco, e nollo celo. | Esempio: | Ar. Sat. 1, 190: Teco Liberamente il mio peccato accuso. |
Definiz: | § V. E per Dare a conoscere, Manifestare, Appalesare. − | Esempio: | Dav. Tac. 2, 108: Quasi che la tanta paura accusasse la coscienza. | Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 131: Là dove un mal commesso albero s'usa Per portiera, impannata e per imposte, Che per mille fessure il dì gli accusa. | Esempio: | Chiabr. Guerr. Got. 4, 17: A ciascun tosto l'accusò donzella Il crin, che lungo di fin or parea. |
Definiz: | § VI. Accusare un dolore, un male qualunque, vale Palesare, Far sapere che uno sente quel dolore o quel male. |
Definiz: | § VII. Accusare il ricevimento d'alcuna cosa, vale Dichiarare per iscritto, Far sapere d'averla ricevuta. E parlandosi di lettere (lo che è più nell'uso), diciamo anco semplicemente Accusare una lettera. − |
Esempio: | Car. Lett. ined. 2, 60: Mi meraviglio che non m'accusiate qualcuna delle mie, avendo scritto li 17, 21 ec. | Esempio: | Bentiv. G. Lett. 159: Finirò questa lettera con accusare a V. E. la sua delli 27 del passato, e con rallegrarmi ec. |
Esempio: | Bonc. Lett. IV, 3, 237: E anche non voglio che questa prima lettera serva ad altro che ad accusarle la sua, e a farle semplicemente riverenza. | Esempio: | Red. Lett. 1, 39: Perchè quello che dee aver la risposta è in procinto di partire, accuserò solamente a VS. Illustriss. la ricevuta della sua curiosissima lettera. | Esempio: | Magal. Lett. 212: V'accuso a buon conto la vostra del primo. |
Definiz: | § VIII. Accusare, parlandosi di giuoco, vale Mostrare le carte che formano qualche punto, Dire il punto che uno ha. − | Esempio: | Not. Malm. 665: Queste verzicole vanno mostrate prima che si cominci il giuoco e messe in tavola; il che si dice accusare la verzicola. |
Definiz: | § IX. Laonde proverbialm. Accusare il punto giusto o Confessare il punto giusto, vale Dire la cosa per l'appunto, o com'ella sta. − | V. Punto.
Definiz: | § X. E in forma di Neutr. pass. accusarsi per Dichiararsi, Confessarsi colpevole di checchessia. − | Esempio: | Dant. Parad. 14: Ma chi s'avvede.... Escusar puommi di quel ch'io m'accuso Per iscusarmi. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 180: Essi s'accusano, quante volte nel cospetto degl'intendenti fanno quella scusa. | Esempio: | Fiorett. S. Franc. 6: Immantenente [s. Francesco] con grande fretta ritornò inverso frate Bernardo per accusarglisi umilemente del pensiero, ch'egli avea avuto verso di lui. | Esempio: | Morell. Cron. 243: Ultimamente in presenza di tutti e' s'accusò.... avere tratto de' danari delle spese, e messi in suoi fatti proprj, circa dieci o dodici fiorini. |
Definiz: | § XI. Per Confessare i proprj peccati al sacerdote. − | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 136: Nè basterà l'accusarsi di aver giurato indebitamente, ma converrà specificare ec. | Esempio: | E Segner. Op. 4, 626: Si accusa di avere amoreggiato in chiesa, di aver detto delle parole libere,... e tace il restante. |
Definiz: | § XII. E per Darsi a conoscere. − | Esempio: | Dant. Inf. 31: Egli stesso s'accusa: Questi è Nembrotto, per lo cui mal coto Pure un linguaggio nel mondo non s'usa. |
Definiz: | § XIII. Accusarsi morto o persona morta, vale Darsi per morto, Tenersi morto; ed anche si usa nel signif. di Perdere ogni speranza. − | Esempio: | Cin. Rim. 110: Ahi lasso! ch'io credea trovar pietate,... Ed io trovo disdegno e crudeltate E guerra forte in luogo d'umiltate; Sì ch'io m'accuso già persona morta. |
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