Lessicografia della Crusca in rete

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GELOSO
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GELOSO.
Definiz: Travagliato da gelosía. Lat. zelotypus, disse Arnobio. Gr. ζηλότυπος.
Esempio: Boc. Nov. 20. 7. Il quale era sì geloso, che temeva dell'aere stesso.
Esempio: E Bocc. Nov. 65. 1. La precedente novella mi tira a dovere similmente ragionare d'un geloso.
Esempio: Petr. Son. 26. E l'altra, che Giunone Suol far gelosa nel Settentrione.
Esempio: Dav. Annot. 426. Impara qualunque se moglie strebbiatríce, borbottóna, salamistra, e gelosa.
Esempio: Fir. Disc. An. 60. Io conosco molto bene, che l'amor grande, che tu mi porti, ti fa geloso della mia salute. (Qui Lat. studiosus, amans)
Esempio: Bellinc. Col capo infra i ginocchi Mi sto, ch'io paio proprio uno spinoso, Che d'altro, che di moglie i' son geloso (cioè avea gielo, onde nasce lo scherzo)
Esempio: Bern. Orl. 1. 3. 5. Crede infilzare Astolfo, com'un tordo, E certo Astolfo ne parea geloso, Che ne venía così mezzo balordo.
Esempio: Pallavic. Stor. Conc. 585. Più gelosi dell'onore, che avidi della quiete.
Definiz: §. Dicesi anche Geloso: di Cosa, che dia gelosía, o che operi con esattezza, e da maneggiarsi con gran cautela. Onde: Negozio geloso, bilancia gelosa, strumento geloso, e simili.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 5. L'uso del pigliare acqua arzente, ec. è primieramente, perch'ella è più gelosa, cioè sente più, ec. le minime alterazioni del caldo, e del freddo.
Esempio: E Sag. Nat. Esp. 7. Seco viene a essere più geloso, e veloce di quella ben quattro volte.
Esempio: Segn. Pred. 21. Egli è un negozio gravissimo, un negozio geloso, un negozio tremendo [qui arduo]