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CRESTA.
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CRESTA.
Definiz: Sost. femm. Quella carne molto rossa ed a merletti, che hanno sopra il capo i galli, le galline ed altri volatili.
Dal lat. crista. –
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. Z. 21: Ungasi la palpebra con sangue di cresta di gallo.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 111: Se il paone s'orgoglia di sua coda, e 'l gallo di sua cresta, ciò non è maraviglia.
Esempio: Pallad. Agric. 35: Grande pericolo è in loro (polli) quando cominciano a mettere la cresta fuore; che secondamente ch'e' fanciulli languiscono quando le gingie ingrossano per mettere i denti; così i pollastrini nel mettere le creste.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 177: Come galli tronfi, colla cresta levata, pettoruti procedono.
Esempio: Domen. Plin. 306: I galli vanno con la testa alta, e con la cresta ritta.
Definiz: § I. E per estensione, dicesi anche dell'Escrescenza carnosa che hanno, o si crede che abbiano, sul capo altri animali, come serpenti, pesci e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 69: Sara è uno pesce, c'ha una cresta ch'è alla maniera di serre, onde rompe le navi di sotto.
Esempio: E Giamb. Lat. Tes. 73: Ha [il dragone] piccola cresta e bocca.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 107: Nella quale spilonca era lo serpente Marzio, lucente con le creste e con oro.
Esempio: Virg. Eneid. 9: Frattanto eccoti venire da quella isola di Tenedos, per mare, due serpenti com le teste levate,... e hanno grande creste vermiglie come sangue.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 12: Quivi era ascoso un marzïal serpente Di creste e d'oro orribilmente adorno.
Esempio: Car. Eneid. 2, 350: S'ergean [due serpenti] con le teste orribilmente Cinte di creste sanguinose ed irte.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 47: Ma esce, non so donde, e s'attraversa Fiera, serpendo, orribile e diversa. Inalza d'oro squallido squamose Le creste e il capo, e gonfia il collo d'ira.
Definiz: § II. E per similit. e poeticam., Criniera del leone. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 349: Infiammati [i leoni] Di strage indifferente, ambe le schiere Scompigliavan crudeli, e de' lor capi D'ogn'intorno scuotean l'orribil creste.
Definiz: § III. E per Ornamento di piume o di crine, che ponevasi in cima al morione, alla celata od all'elmo, che i Latini pure dicevano crista. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 427: Compagni, diss'egli, le creste non fanno mica le piaghe, e le nostre lance passano bene gli scudi dipinti e dorati.
Esempio: Ugurg. Eneid. 20: Vedeva come Achille, insegnato con creste sopra l'elmo, li perseguitava nel carro.
Esempio: Machiav. Disc. 62: Con creste e pennacchi sopra le celate.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 100, 2: Morione. Sorta d'arme difensiva che ricuopre il capo, simigliante in tutto alla celata; ma il morione ha di più la cresta.
Esempio: Salvin. Eneid. 3, 369: Una lorica fatta di maglia e di tre licci ad oro, Cimiero insigne con chiomante cresta.
Definiz: § IV. E per Quella specie di cuffia o berretta, con molta guarnizione intorno intorno, che tengono in capo le donne. –
Esempio: Adim. L. Sat. 81: Scuffia, cresta, braccier, paggio e carrozza.
Esempio: E Adim. L. Sat. 220: Le creste osserva, i nastri, i sottanini.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 60: La figlia del Soldan che usbergo veste, Porta cimiero, e non ghirlande o creste.
Esempio: Fag. Comm. 3, 421: N'ho viste dell'altre.... che hanno posato il gammurrino, il drappo e la cuffia, e portano il manto, la mantiglia e la cresta.
Definiz: § V. Trovasi detto, in senso scherzevole o dispregiativo, per Cappello di prelato. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 182: Per questo parrà altrui cosa leggera Che, stando io a Roma, già m'avesse posta La cresta dentro verde e di fuor nera.
Definiz: § VI. E Pelosa cresta trovasi detto, in modo un po' ironico, di Acconciatura dei capelli, insieme raccolti, usata già dalle donne, e anche dagli uomini. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 371: Man maestra A compasso ed a squadra la divina Pilosa cresta ha con tal arte acconcia, Che infiniti capei sembran d'un pezzo.
Definiz: § VII. Cresta, figuratam., riferito a monte, colle, poggio, balzo, e simili, vale Cima, Sommità alquanto prolungata ed acuta. –
Esempio: Vill. M. 27: Tutto era in mare [il Castello dell'Uovo], salvo che dall'una parte si congiugneva con una cresta del poggio, in sul quale il Re fece fare uno battifolle.
Esempio: E Vill. M. 173: E' villani.... s'erano riposti per le creste de' colli, e nelle ripe e balzi che soprastavano le vie.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 20: Su e giù per balzi e creste di monti.
Esempio: E Bart. D. Giapp. 1, 46: Per la postura della fortezza, la quale.... non era aperta al salire, fuor che su per una ripida cresta di sasso.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 148: Si dirizzava verso i monti. E siccome l'esercito piemontese era padrone di tutte le creste, così ec.
Definiz: § VIII. E riferito a muro, argine, pescaia e simili, dicesi L'estremità superiore di essi, terminata in forma di penna o in forma rotonda. –
Esempio: Viv. Disc. Arn. 65: Scarpa assai dolce e distesa pel verso della corrente, e con la cresta tanto depressa nel mezzo, che ec.
Esempio: Grand. Relaz. Fucecch. 182: Feci poi misurare l'altezza d'un segno di massima escrescenza,... alta sopra la cresta della pescaia braccia tre ec.
Esempio: Perell. Relaz. Idr. 160: L'altezza ragguagliata degli argini sarà braccia 2. 10, e la larghezza nella cresta braccia 3.
Definiz: § IX. E Term. degli Architetti. Ornamento di marmo o di pietra, col quale cuopresi esternamente lo spigolo formato dalla unione di due spicchj di una cupola, tribuna e simili, inalzata su pianta poligona, e che più comunemente dicesi Costolone. –
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. A. 171: Facciasi 8 creste di marmo agli angoli nella superficie della cupola di fuori, grosse come si richiede, alte braccia 1 sopra la cupola ec.
Definiz: § X. Cresta, dicesi, pure per similit., Quella parte del pennato, che dal lato della costola sporge in fuori, ed è pur essa tagliente. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 28: Con la cresta del pennato farete una fessura nel mezzo della buca, aprendola alquanto.
Esempio: Trinc. Agric. 209: Tagliandoli tutte le barberelle piccole e capillari, senza lacerarli (i piantoni),... servendosi dell'accetta o del pennato colla cresta.
Definiz: § XI. Term. di Chirurgia. Escrescenza carnosa, che viene talora intorno all'ano, prodotta da ingorgo ed infiammazione dei vasi sanguigni dell'ano stesso.
Definiz: § XII. Cresta, usasi figuratam. a significare Orgoglio, Superbia; onde le maniere Alzar la cresta, Rizzare la cresta o Drizzare la cresta, che vagliono Inorgoglire, Montare in superbia; e Abbassar la cresta, che vale Sbaldanzirsi, Deporre l'orgoglio, la superbia. –
Esempio: Sacch. Rim. M. 387: E con superba cresta Il lor Signore Non tengon per maggiore.
Esempio: Med. L. Op. 3, 52: Ora, in quel poco imperio che ci resta, Ogni vil terra vuol rizzar la cresta.
Esempio: Varch. Suoc. 3, 5: Io dirò il vero; poichè voi avete avuto questo poco di roba più, voi avete alzato la cresta, e fate molto del grande.
Esempio: Cecch. Esalt. 2, 2: Questi tamburetti Per la città fan che gli spadaccini Alzan tutti la cresta.
Esempio: Dav. Tac. 2, 181: I Galli rizaron la cresta, credendo per tutto i nostri eserciti farla male.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 10: Così scaciata, abbasserà la cresta In veder che de' suoi non campa testa.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 92: Si vedrebbe anco il birro alzar la cresta.
Definiz: § XIII. A cresta e a vela, usato come aggiunto di Cupola. –
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 52: Fu la prima [cupola], che si volgesse in Firenze in quella forma, che si dice ancora a cresta e a vela, e si fa con una canna, o pertica fermata nel centro del piano di essa, girandosi per tutto a poco a poco, e toccando con la cima ogni mattone, ovvero mezzana, che vi si metta dal muratore, e alzandola sempre dalla punta, fintantochè si termini e si chiuda la cupola, restando quella totalmente perpendicolare.