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1) Dizion. 4° Ed. .
SCUDIERE
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SCUDIERE.
Definiz: Propriamente Quegli, che serve il cavaliere nelle bisogne dell'arme. Lat. armiger, scutigerulus, Plaut.. Gr. ὁπλοφόρος.
Esempio: M. V. 1. 20. I baroni ec. con loro scudieri vestiti d'assise ec. con molta festa si misono ad andare al Carmino.
Esempio: Ar. Fur. 26. 80. Datemi l'arme, disse, e il destrier mio, Agli scudier, che l'ubbidiron tosto.
Esempio: Tass. Ger. 11. 74. I pietosi scudier già sono intenti Con varj uffici al cavalier giacente.
Definiz: §. I. Scudiere, si dice anche di Persona nobile, che serve in corte a Principi, o a signori grandi in varj ufficj onorevoli.
Definiz: §. II. Per Famigliare, o Servidore semplicemente.
Esempio: Bocc. nov. 19. 5. Oltr'a questo niuno scudiere, o famigliare, che dir vogliamo, diceva trovarsi, il quale meglio, nè più accortamente servisse ad una tavola d'un signore, che serviva ella.
Esempio: E Bocc. nov. 91. 5. Stando sempre lo scudiere attento alle parole del cavaliere, vennero ad un fiume.
Esempio: Maestruzz. 2. 41. Puote lo scudiere, ovvero il servidore, participare con quegli iscomunicati, co' quali participano i loro signori?
Definiz: §. III. Scudiere, fu detto ancora Quegli, che dovea passare all'ordine cavalleresco.
Esempio: G. V. 12. 92. 2. Il signore di Rasadirasi, e più altri cavalieri, e scudieri, che non sapemmo il nome.
Esempio: Teseid. 7. 67. Siccome forse in quel tempo era in uso A chi dovea fare mutazione D'abito scuderesco in cavaliere, Come dovea, però ch'era scudiere.