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1) Dizion. 5° Ed. .
BACIO
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BACIO.
Definiz: Sost. masc. Il baciare.
Dal lat. basium. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 332: Li baci di colui che odia sono morsi di serpenti venenosi.
Esempio: Ovid. Pist. 157: Quegli troppo ardito scherzando sì mi tolse alquanti baci; ma altro da me non ebbe.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 68: Ma baci ch'imitavan le colombe, Davan segno or di gire, or di fare alto.
Esempio: Tass. Amint. Prol.: Dar promettendo a chi m'insegna a lei O dolci baci o cosa altra più cara.
Esempio: Guar. Past. fid. 2, 1: Disse: De' nostri baci Meritamente sia giudice quella Che la bocca ha più bella.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 438: Son migliori le ferite dell'amico, che i baci dell'inimico.
Definiz: § I. Per similit. detto delle carezze che si fanno col becco le colombe. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 16: Raddoppian le colombe i baci loro, Ogni animal d'amar si riconsiglia.
Definiz: § II. Bacio alla franciosa, ossia alla francese, si disse Quel bacio che si dà stringendo lievemente le guance d'alcuno fra l'indice e il medio, e poi baciandole; e anche Bacio dato sopra l'una e l'altra gota con gran forza ed affetto. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 304: Che gli appiccò due baci alla franciosa, Ed ogni volta rimanea la rosa.
Esempio: Pulc. Luc. Giostr. 85: Credo ch'ogni giostrante poveretto Arà voluto un bacio alla franciosa, Che in ogni guancia lasciassi la rosa.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 174: Cortesemente salutandola, gli volse gettare le mani al collo per darle un bacio alla franciosa.
Definiz: § III. Bocca da baci, trovasi detto per vezzo di donna che abbia le labbra grossette e sporgenti, che quasi invitino ai baci. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 263: Grosse ha le labbra sue? bocca è da baci.
Definiz: § IV. Bacio di Giuda suol dirsi comunemente a significare Bacio finto, o anche altra Carezza che si fa altrui per ingannare. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 42: E' m'incresce, tu ciurmi Carlo Mano, Che non cognosce ancor di Giuda i baci.
Definiz: § V. Affiggere baci o Figger baci, modo poetico che vale Appiccar baci, ossia Baciare con grande affetto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 112: Ruggier si va volgendo, e mille baci Figge nel petto e negli occhi vivaci.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 5, 9: E figge baci all'onorata fronte.
Esempio: Marchett. Lucrez. 264: Ma di serti e di fior l'escluso amante Spesso piangendo orna la fredda soglia, E di soavi unguenti unge le imposte, Misero, e baci al superb'uscio affigge.
Esempio: Mont. Poes. 2, 88: Ecco la destra oimè che li descrisse, Venia sclamando un'altra, e baci ardenti Su la man fredda singhiozzando affisse.
Definiz: § VI. Appiccar baci, vale Dar baci con gran forza ed affetto. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 92: E appiccandoli certi confortevoli baci e saporiti,.... aggiunse queste così fatte carezze.
Esempio: Menz. Sat. 120: Ora a questi, ora a quelli il bacio appicca.
Definiz: § VII. Imprimer baci, vale Premere forte colle labbra baciando, che anche dicesi Stampar baci. –
Esempio: Menz. Poes. 1, 61: Quale il diremo allora Che 'l bacio imprime all'odorando piede?
Definiz: § VIII. Libar baci, modo poetico, che vale Baciare toccando lievemente colle labbra. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 19: S'inchina, e i dolci baci ella sovente Liba or dagli occhi, e dalle labbra or sugge.
Esempio: Salvin. Eneid. 1, 260: Sorrise il padre allor d'uomini e dei, E col volto onde 'l cielo e le tempeste Serena, libò baci alla figliuola.
Definiz: § IX. Riposare nel bacio del Signore, Addormentarsi nel bacio del Signore, e simili, nel bacio del Signore, modo biblico, usato spesso dagli scrittori ascetici a significare la tranquilla e felice morte del giusto.
Definiz: § X. Sugger baci, vale Baciare suggendo con le labbra. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 19: S'inchina, e i dolci baci ella sovente Liba or dagli occhi, e dalle labbra or sugge.
Definiz: § XI. A bacio, posto avverbialm., vale A contatto; e dicesi specialmente nel giuoco delle palle o bocce, quando si fa andare la palla gettata a toccarne un'altra o il pallino.
Definiz: § XII. Si disse in proverbio: Il perdono di Serumido, molti baci e pochi quattrini; che vale Molte carezze e poca sostanza, Grandi promesse e pochi fatti. (Serumido è una chiesa in Firenze, dove, quando davasi l'indulgenza o il perdono, soleva concorrere gran numero di gente a farvi le sue devozioni).