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ESTREMITÀ, ESTREMITADE e ESTREMITATE.
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ESTREMITÀ, ESTREMITADE e ESTREMITATE.
Definiz: Sost. femm. La parte estrema di qualsivoglia luogo o cosa; La parte dove termina, ovvero La parte che limita, o circoscrive, checchessia.
Dal lat. extremitas. ‒
Esempio: Dant. Inf. 11: In su l'estremità d'un'alta ripa, Che facevan gran pietre rotte in cerchio, Venimmo sopra più crudele stipa.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 147: Ancora eran vermigli certi nuvoletti nell'occidente, essendo già quegli dell'oriente nelle loro estremità simili ad oro lucentissimi divenuti per li solari raggi.
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 193: La seconda condizione è questa, che quando, per grandezza della città, una sola piazza fusse a molti incommoda nelle estremità della terra abitanti, in questo caso devono più piazzette secondo il bisogno in essa essere ordinate in luoghi che alle dette estremità siano più che si può comuni e comodi.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 520: Fibro.... è detto per l'estremità de la bocca del fiume, destra e sinistra.
Esempio: Cellin. Pros. 189: Si debbe fare quattro sfiatatoj, compartiti nella volta della fornace, in su l'estremità della volta, dove la muove, ciascuno dei quattro.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 24: Mi suggerì un luogo assai bello d'Apuleio,... per prova che nell'estremità delle vesti si scrivessero i nomi a lettere d'oro.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 194: Di qui, come da centro ugualmente distante dalle estremità, si può ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 40, 1: Col quale (col cordone) si adornano e cingono per ordinario i bastioni e baluardi, facendolo posare sopra l'estremità della scarpa, quasi per divisa fra essa e 'l muro che le sorge sopra a piombo.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 379: Vivagno. Estremità della tela.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 258: Queste (le fimbrie) servivano per ornamento per tutte l'estremità di varj panni, ma particolarmente le mettevano alle maniche delle tuniche:... una cosa simile hanno osservato gli eruditi de' nostri collari e manichini non esser altro che ornamenti dell'estremità delle camice.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 263: Si ammostino lungamente [le vinacce] con bastoni armati nella loro estremità di tre o quattro coltelli falcati.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 150: Quel colle soprastava alla estremità del corno sinistro del nemico.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 329: Arrivò in pochi momenti all'estremità del piano, sull'orlo di una riva profonda.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 62: Sì come la estremità della allegrezza il dolore occupa, così le miserie da sopravvegnente letizia sono terminate.
Definiz: § II. Detto di monte, vale Cima, Vertice. ‒
Esempio: Firenz. Pros. 2, 118: Se ne salse sull'estremità del mostrato monte; e come prima ella fu sul giogo, ella cognobbe ec.
Definiz: § III. Parlandosi in particolare del corpo dell'uomo, Estremità diconsi i Piedi e le Mani, ma più comunemente i Piedi. ‒
Esempio: Sannazz. Arcad. 49: Per le raffreddate estremità mi si move un sudore angoscioso.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 329: Ma il cor poi con l'usura il foco rese Al volto, nè fu mai sì rosso unquanco; E dell'ira, che in lui si fe' perfetta, Rendè ogni estremità turbata e infetta.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 351: La freddezza dell'estremità internando il calore, introduce certa famigliarità ed usanza di febbre.
Esempio: Memor. Bell. Art. 4, 32: Ha seguito perciò il partito delle pieghe di quella [statuina], aggiungendovi di sua invenzione una testa di assai buon carattere, e le estremità disegnate con correzione e scolpite con buona pratica.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 161: Quindi alla bella prima provansi gli abbrividamenti, ed i rigori di freddo, in questo affaticarsi della natura, appunto perchè poca porzione di sangue caldo può giugnere alle vene capillari, ed alle estremità.
Definiz: § IV. E per Ciascuno dei due lati estremi, capi, punte, di alcuna cosa. ‒
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 3, 157: Si fece distendere in un lenzuolo, e, appeso dalle due estremità a' capi d'una stanga, portarlo alquanti di que' suoi pietosi cristiani su le spalle.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 117, 1: Palmo. Spazio della distenditura della mano dall'estremità del dito grosso a quella del mignolo.
Esempio: Targ. Viagg. 5, 341: Sopra d'una porta.... è un architrave.... pieno di figure.... Le figure sono queste: principiando dall'estremità destra, e andando verso la sinistra, un re barbuto ec.
Definiz: § V. Per similit., trovasi applicato al sillogismo, a denotare Ciascuno dei due termini, maggiore e minore, di esso: comunemente, Estremo o Termine estremo. ‒
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 83: Concorrono a fare il sillogismo tre termini, e due proposizioni con la conclusione, come si vedrà. De i termini, uno ve n'è maggiore, un minore, i quali sono nominati estremità, un mezano; e nel vero non può essere altrimenti; perchè essendo il sillogismo un certo discorso, nel quale noi intendiamo di fare conclusione, ed in quella unire l'una estremità con l'altra, non si potrebbe far questo, se noi non usassimo un mezo che con l'una e con l'altra estremità avesse qualche convenienza.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. appr.: Maggiore estremità adunque è quella, che essendo presa nella proposizione maggiore col mezano, si dice nella conclusione della minore estremità: minore estremità è quella che essendo presa nella minore proposizione col mezano, è soggetta nella conclusione della minore estremità.
Definiz: § VI. Detto di spazio determinato di tempo, vale Ultima parte di esso, Scorcio; e con relazione a vita, usato anche assolutam., vale Ultimi istanti, Fine: ma sono usi rari. ‒
Esempio: Cresc. Agric. volg. 215: Innestansi [i ciliegi] del mese di novembre, o se fosse di necessità, nell'estremità di gennaio.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 20: Ed essendo in estremità, levossi e inginocchiossi in terra, e congiunse le mani insieme, e con voce chiara e spedita disse, ec.
Definiz: § VII. Estremità, nel plur., e in senso figurato, usasi a denotare Due ordini di cose morali o razionali, Due stati, Due termini, e simili, contrarj, ma considerati in relazione fra loro. ‒
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 109: In tutte le cose lo mezzano è da lodare, e l'estremitadi sono da biasimare.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 89: Di tutte le età la virile è più temperata, chè già ha lasciato le male parti della gioventù, ed ancor non è pervenuta a quelle della vecchiezza. Questi adunque posti quasi nelle estremità, bisogna che con la ragion sappiano correggere i vizj che la natura porge.
Esempio: Segn. Agn. Lez. 66: L'istoria e la filosofia, che stanno nelle pure estremità, è tutta vera l'una e l'altra: la poesia, che congiugner le vuole, non essendo congiunte, è parte vera e parte falsa.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 170: Vi ricordo che Gesù vuole la strada del mezzo, e non l'estremità.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 301: In una società che veglia sopra sè stessa ed i reggitori suoi, nè l'intera servitù nè la dirotta licenza saprebbono allignare, avvegnachè gli uomini sieno fatti guardinghi sinanche delle passioni loro, nè a cosiffatte estremità si lascerebbono mai sedurre dalle immaginazioni, o trascinare dagli affetti.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., vale Estremo punto, Grado massimo, Colmo, e anche Eccesso, di checchessia. ‒
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 178: Per il che gli artefici stupiti ed ammirati restorono, vedendo l'estremità dell'arte in tal carta per Michelagnolo mostrata loro.
Esempio: Tass. Lett. 1, 259: Questa grazia non mi nieghi, o giustissimo principe, in questa estremità del mio umor melanconico.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 3, 530: Siccome quelli i quali non hanno che mangiare, son forzati a nutrirsi delle parti del proprio corpo contra natura, e questa è l'estremità della fame; così ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 56: Altresì i più deboli divenir preda de' più possenti, fino a quella estremità che avvisò David, il grasso, cioè lo straricco, divorarsi il povero magro e scarno.
Esempio: Segner. Pred. 140: Non posso rattemperarmi già io che.... non rappresenti ad essi e l'enormità del loro peccato, e l'estremità del loro pericolo, mentr'essi a bello studio si pongono ad oppugnare l'altrui bontà.
Definiz: § IX. Altresì figuratam., e assolutam., vale Estremo bisogno, Somma necessità, e specialmente delle cose occorrenti al vivere; ed altresì Condizione disperata di nome, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Lett. 278: Tolga Iddio che voi in sì fatta estremità venuto siate, che quello che coloro facevano colla vostra famiglia si convenga di fare.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 113: Dove fusse ultima estremità, tutto sia comune; e tutti tali reputa tuoi figliuoli.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 2, 487: Ello sperava vincere quegli, riducendogli ad estremitade senza combattere.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 111: Castruccio certamente dimostrò e apertamente disse ch'egli era rimasto pel vescovo, che Firenze condotta in tanta estremità non si pigliasse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 69: Parigi intanto avea l'assedio intorno Dal famoso figliuol del re troiano, E venne a tanta estremitade un giorno, Che n'andò quasi al suo nimico in mano.
Esempio: Bart. D. Vit. Bellarm. 3, 53: Un cherico del seminario di Capua, di famiglia onorata, ma.... venuto in tanta estremità, che ec.
Definiz: § X. E in costrutto con un compimento, vale semplicemente Grande penuria, Somma scarsezza; ma è maniera non comune. ‒
Esempio: Bart. D. Cin. 3, 385: Avvegnachè per l'estremità del danaio in che erano, non potessero mettere in fatti un salutevol consiglio de' dottori Paolo e Lione, di ristampar trentamila copie de' libri ec.
Esempio: E Bart. D. Vit. Caraff. 1, 10: E perchè le miserie de' poveri erano altrettanto che se fosser sue proprie, finchè quella estremità di vitto durò, ella non gustò mai altro pane che d'orzo.