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MORTIFICATO
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MORTIFICATO.
Definiz: Partic. pass. di Mortificare.
Lat. mortificatus. −
Esempio: Giamb. Oros. 154: E così il gloriosissimo corpo delle genti in qua dietro della fiorita Grecia in molte parti divise; mortificata in prima la loro libertade, e fattoli servi.
Definiz: § I. In forma d'Add. Reso come morto. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. 286: Nullo è ardito d'andarci, se non in due mesi dell'anno, quando per lo freddo e altre cagioni sono quasi mortificati (certi serpenti).
Esempio: E Fr. Giord. Pred. S. 16: I santi fanno distinzione dalla cosa morta alla mortificata.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. S. appr.: Queste opere son dette mortificate, non morte, chè possono rivivere.
Esempio: Rim. Ant. S. Giann. Lap. 74: Mia labbia sì mortificata Divenne allora, oi me, ch'i' ec.
Definiz: § II. Per similit. detto di pianta o di sua parte, vale Intristito. −
Esempio: Lastr. Agric. 2, 42: Quella parte di tralcio così mortificata può probabilmente seccarsi.
Definiz: § III. Detto di colore, vale Poco vivace, Smorto. −
Esempio: Baldin. Lez. 31: Tale usanza (ch'è di pochi) non è per supplire al mancamento della pittura a olio, cioè, per render più profondi gli scuri e i chiari più mortificati e più carnosi..., ma ec.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 174, 1: Velare val tignere con poco colore e molta tempera.... il colorito in una tela o tavola, in modo che questo non si perda di veduta, ma rimanga alquanto mortificato e piacevolmente oscurato.
Definiz: § IV. E detto di movimento, forza, e simili, vale Attenuato, Smorzato. −
Esempio: Viv. Disc. Arn. 48: Subito vi si vede mortificato l'impeto della corrente.
Esempio: E Viv. Disc. Arn. 66: Se questa caduta discretamente si moderasse.... si vedrebbe mortificata la rapidità di quell'acqua.
Definiz: § V. E per Represso, Domato; detto di passioni, e simili. −
Esempio: Imit. Crist. 172: Le cose temporali e le mie passioni, che non sono ancora mortificate, mi tirano al basso.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 179: La sodomia era spenta e mortificata assai.
Definiz: § VI. Detto così di persona, come di corpo o di carne, vale Reso insensibile alla concupiscenza. −
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 3: Nel freddo corpo o nella carne mortificata gl'incendj della lussuria rampollavano.
Esempio: Imit. Crist. 10: L'uomo che ancora non è perfettamente mortificato, presto è tentato e vinto in cose piccole e vili.
Esempio: E Imit. Crist. 75: Il nostro avversario non dorme e la carne non è mortificata.
Definiz: § VII. Detto di persona, e in costrutto con un compimento retto dalla prep. A, vale Reso insensibile a ciò ch'è espresso dal compimento, come un morto; e quindi Mortificato a se medesimo, vale Indifferente, Insensibile, alle passioni e ai sentimenti proprj dell'uomo. −
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 207: Stando in solitudine, era mortificato ad ogni consolazione mondana.
Esempio: Imit. Crist. 16: Se noi fossimo mortificati perfettamente a noi medesimi, e internamente fossimo liberi, allora potremmo agevolmente sentire e gustare le cose celestiali.
Definiz: § VIII. Usasi comunemente per Afflitto e avvilito per cosa che riesca contro il desiderio o l'aspettazione nostra e di altri. −
Esempio: Dat. Lett. ined. 38: Assolutamente resterei mortificato se io le recassi altro incomodo.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 637: Uscì Cortès ben mortificato di non aver saputo prevedere un tale inganno degl'Indiani.
Esempio: Fag. Comm. 1, 91: Credimi, che ne resto al sommo mortificata e scontenta.
Esempio: Crudel. Pros. 155: Non vi è figura più ridicola di un che non riesce nell'impegno, e rimane mortificato.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 215: Come un branco di segugi, dopo aver inseguita invano una lepre, tornano mortificati verso il padrone, co' musi bassi, e con le code ciondoloni, così ec. (qui per similit.).