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1) Dizion. 5° Ed. .
ASSEDERE, ed anche ASSIEDERE.
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ASSEDERE, ed anche ASSIEDERE.
Definiz: Neutr. pass. assedersi Mettersi a sedere, Assidersi. Alcune uscite di questo verbo prendono la loro forma dall'inusitato Asseggere.
Dal lat. assidere. –
Esempio: Dant. Inf. 15: E se volete che con voi m'asseggia, Farol, se piace a costui, chè vo seco.
Esempio: Liv. Dec. 1, 165: I consoli.... s'asseggono in loro sedie, e fanno citare i giovani uomini per nome.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 92: Prenda 'l remo ciascun, percuota 'l mare, E con misura ugual s'assegga e levi.
Esempio: E Alam. L. Gir. 1, 250: Così lieto e ridendo a questa e quella, Da lor richiesto, a tavola si assiede.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 226: All'ombra santa.... s'assiede a tutte l'ore Orgoglio e Crudeltà tra gloria tanta.
Esempio: E Alam. L. Op. tosc. 2, 268: Deh! sentiss'ei come sovente torno Col pensier seco, e mi gli asseggo in seno.
Definiz: § II. In forma di Neutro per Sedere. –
Esempio: Alam. L. Avarch. 2, 64: Fatti assedere all'onorata mensa, Di prezïosi cibi intorno piena.
Definiz: § III. Per similit. –
Esempio: Alam. L. Gir. 2, 73: Ella [la serpe] si leva irata,.... e 'n su la coda assiede.
Definiz: § IV. Figuratam. –
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 71: L'arbor, che sovr'un colle o in piaggia assiede, Ben cerchi e guardi.
Esempio: E Alam. L. Avarch. 12, 48: Nè da lui lunge il fero Palamede.... era andato Ver le radici, dove il colle assiede.
Esempio: E Alam. L. Avarch. 18, 91: Per se medesmo elegge, ove la porta Del ben serrato campo in mezzo assiede.
Esempio: E Alam. L. Avarch. 19, 16: Non con altro romor nel fondo diede,.... Che scoglio alpestre, ch'alla riva assiede,.... Fa col suo rovinar.
Definiz: § V. E in forza d'Att. Adagiare, Collocare, Far sedere. –
Esempio: Alam. L. Avarch. 10, 114: Indi alla mensa di vivande piena Il suo caro Tristan, che non volea, Sopra la stessa sua dorata sede Con dolce forza e 'n belle lodi assiede.