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GEMELLO.
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GEMELLO.
Definiz: Add. Nato insieme con un altro, o con altri, nel medesimo parto; detto per estensione anche di animali.
Dal lat. gemellus. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 44: Quand'ebbero ciò fatto, i fratelli gemelli s'armaro, sì come era ordinato.
Definiz: § I. Quindi Prole, Stirpe, o simile, gemella, vale Prole, Stirpe, composta di due, o di più, nati, o che nascano, nel medesimo parto. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 442: Ilia regina.... D'un parto produrrà gemella prole.
Esempio: Salvin. Opp. 226: Che quando dalle doglie a luce vegna Gemella stirpe, tosto insieme fannosi [i delfini], Ed intorno alla lor partoritrice Saltan notando.
Definiz: § II. Per similit., detto di frutti, vale Nato insieme con altro sullo stesso gambo o picciuolo, Accoppiato. –
Esempio: Domen. Plin. 458: L'altre [mele] hanno preso il nome da diverse cagioni: alcune sono state chiamate gemelle, perchè nascono accoppiate.
Esempio: Magal. Relaz. 77: Questi cocchi nascono sempre gemelli, nè solamente gemelli, ma pe' due terzi de' loro corpi appiccati insieme.
Definiz: § III. E parlandosi di cose, usasi anche per Doppio, ed altresì per Che si accoppia, si congiunge, fa riscontro, e simili, con altra cosa della stessa natura e forma. E più spesso applicasi ai Bottoni da manichini; nel qual senso usasi anche in forza di Sost. –
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 175: L'asso era il suo punto, ed a fine che la sorte fosse pareggiata, non badava egli alle gemelle, nè all'ultima carta, che si vuole inoperosa.
Definiz: § IV. E per Simile in tutto, Compagno. –
Esempio: Salvin. Opp. 95: Altri sono maggiori,... e una gemella Sembianza in tutto vestono simile.